9 Captitolo

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L'attesa è la cosa più brutta che esista. Sento ancora il pianto del mio bambino di tempo fa esattamente non ricordo quando. Ricordo ancora i suoi occhi che si sono scontrati con i miei. Ricordo ancora le sue lacrime scendere sulla sua faccia sporca. Ricordo ancora che avevo paura. Ricordo ancora la mano i Alex che stringeva la mia forte.
Ricordo ancora la dottoressa che sorrideva.
Ricordo ancora che non dovevo addormentarmi.
E come posso dimenticarlo se è l'ultimo ricordo che ho.
Oscillo tra la vita e la morte o almeno credo.
Arrivati ad un certo punto ci si stanca di aspettare, ed è così. Vedo il mio corpo dormire da tempo non so esattamente quanto ma Alex...

Alex non potrebbe entrare qui dentro e tutte le sere alla stessa ora s'intrufola di nascosto.
Lui continua a parlare con me non sapendo se io lo ascolto o no, lo fa e basta.
Lui continua a pensare che io potrei svegliarmi.
Non ho forze, non ho lacrime.
So solo che se dovrei morire il mio piccolo bambino non avrà una mamma al suo fianco.
Dio potrebbe fare un eccezione?
Un eccezione di far crescere mio figlio con la madre.
È mai possibile che nessuno mi capisce? Oh, Aspetta. Chi dovrebbe capirmi?
Sono quasi morta.
Eccolo il mio magico momento.
La porta si apre ed entra Alex illuminato dalla luce del telefono. Chiude la porta dietro di lui silenziosamente e si siede sulla sedia che è alla destra del mio letto. Mi guarda e fa un sospiro pesante. Poi si alza sorridendo e apre la finestra facendo entrare il freddo vento ma anche la luce delle stelle e della luna.
Si siede di nuovo sulla sedia e si stringe le mani nel giubbotto per il freddo. Guarda le stelle come se l'unico particolare sia il mio coma.
"Sai.." La sua voce riecheggia nella stanza. "Il bambino è una vera peste" dice ridendo e scuotendo la testa. "Tutti i ragazzi mi stanno vicino, e anche i tuoi genitori, sì, proprio loro. Chi l'avrebbe detto" dice ridendo nervoso torturandosi le mani. I miei genitori? Assolutamente no.
"Oggi ha fatto tre mesi e tu hai fatto tre mesi del tuo coma." Dice ingoiando la sua saliva forzato. "È molto sorridente ed è l'unico a farmi sorridere quando non ci riesco" dice ridendo nervosamente, di nuovo. Mi alzo e mi avvicino a lui sapendo già che non può vedermi. "Mi manchi, manchi a tutti. Ti amo, più di prima" Dice sbuffando mentre una lacrima scende dal suo viso. "Non so se potrò convivere con  questa mancanza, attraversa tutta la pelle e mi punge il cuore in una maniera assurda" dice mentre un altra lacrima le scende sul viso. "La dottoressa vuole staccare la spina, non glie lo permetterò. Tu ti sveglierai per me e per il bambino."dice mentre altre lacrime rigano il suo volto e cadono sui suo jeans bagnandoli di poco. "Sai, avevi ragione. Ha i miei occhi ma in lui vedo troppo te." Dice tirando col naso mentre altre lacrime rigano il suo volto. "Ho una sorpresa per te" dice alzandosi e aprendo la porta silenziosamente. Un prete entra e resto shoccata. Il prete si fa la croce avvicinandosi a me mentre Alex chiude la porta cercando di non far rumore. "Alex lo faccio solo perché ti conosco da tempo" lo ammonisce il prete. "Cara, spero tanto che tu guarisca" sussurra al mio orecchio. Alex caccia una scatola dalla tasca e sorride nervoso, di nuovo. Il prete scrive su un foglio e dopo minuti di preghiere Alex mi mette un anello oro, con un brillantino al centro e poi lo mette anche a lui stesso. "Vi dichiaro marito e moglie" dice il prete e quasi non credo alle mie orecchie.


COSA?

"Puoi baciare la sposa" dice il Prete sorridendo. Alex si avvicina alle mie labbra e ci lascia un bacio. L'ho sentito, dolce, morbido e salato.
Lacrime rigano il mio volto quando pensavo di non averne più.
Alex sembra irrefrenabile con le lacrime e io peggio di lui. Il prete esce dalla stanza e tra i singhiozzi Alex dice "a-adesso s-sei m-mia m-moglie" dice piangendo più di prima.


Tin-tin-tin-tin-tin-tin-tin-tin-tin-

Alex sembra confuso, agitato, nervoso, deluso.
Io sento un dolore al petto quasi leggero. No, quella fottuta macchina non può farlo.



"Ti amo"


Vuoto totale.


SCUSATE L'ATTESA MA IN QUESTO CAPITOLO HO PIANTO TANTO IO STESSA. SPERO VI PIACCIA PERCHÈ IL PROSSIMO SARÀ L'ULTIMO CAPITOLO

"Confermo che sei la droga più bella"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora