Before your eyes

Imprevisti

Capitolo 13

Apro gli occhi sentendoli incredibilmente appannati, come se fossero stati chiusi per cento anni o anche più, ho la testa che gira e lo stomaco sottosopra. Cavolo, mi sento così pensante neanche fossi fatto di piombo, penso che se mi gettassero ora in una piscina andrei sicuramente a fondo e non proverei neanche a nuotare, sarei troppo stanco; sbadiglio in maniera indecente e provo a stiracchiarmi, strusciando il viso in qualcosa che non è esattamente comodissimo. Strano, il mio cuscino è sempre stato comodo e invitante, adesso perché non lo è? Mi tiro su e guardo meglio dove mi trovo, ed anche dove avevo la faccia, ma ho ancora la vista appannata e ci vedo meno di niente, beh andiamo bene. Abbasso gli occhi e tasto il cuscino, è nero e... sono per caso tasti quelli? Mi metto a sedere e allungo le braccia sentendo le ossa di ogni parte del mio corpo scrocchiare e urlare pietà, neanche fossi passato sotto uno schiacciasassi. «Ahi...» mi lamento massaggiando la nuca, sentendo un principio di torcicollo.

Mi stropiccio gli occhi per bene e cerco di mettere a fuoco almeno un po' di quello che mi circonda, riconoscendo subito una serie di pacchetti di snack vuoti, qualche bottiglia e una ciotola di pop corn mezzi per terra, insieme a vari dischi sparpagliati e alla televisione ancora accesa. Come ho fatto ad addormentarmi in una serata dedicata ai videogiochi?! Accidenti, stavo anche vincendo da quel che ricordo, potevo senza dubbio scegliermi un cuscino migliore di un telecomando... e in caso di canali scombinati, io non centro niente!! Scott poteva anche mettermi sul divan- «Oh...» ...anche no, è decisamente occupato. Mi stropiccio ancora gli occhi per sicurezza, nel caso abbia o stia vedendo effettivamente male, ma l'immagine rimane ancora lì. Sì, decisamente lì.

Non resisto e inizio a cercare velocemente il cellulare nella tasca, trovandolo poco lontano da me con un segnale di notifica lampeggiante, ma non ci bado andando a cercare invece ciò che mi serve e... ecco qua una, due, ma anche quattro o cinque foto, non si sa mai. Ridacchio pregustando già la faccia di Scotty quando gli dirò: "Te l'avevo detto io" ...oh, sarà stupendo! Continuo a ridere e non mi accorgo che il mio soggetto ha aperto gli occhi, rovinando il mio bel capolavoro artistico, ci avevo anche messo una cornice con le nuvolette, accidenti. «C-chorno...» biascica in maniera incomprensibile, per poi accennare ad uno sbadiglio. «...che fai?» mi chiede articolando meglio le parole, guardandomi ancora completamente nel mondo dei sogni, il che è un bene. Per me.

«Stavo guardando e testimoniando quanto siete carini» sogghigno divertito, appoggiandomi contro il divano, mostrandogli una delle mie foto meglio riuscite in assoluto. «Che ne dici fratello?» chiedo ancora sorridendo come un maledetto. Lo so, l'influenza di Peter e Lydia nella mia vita si sta facendo decisamente sentire ...e non vedo l'ora di fargliela vedere, è questo il punto! Lo sapevo che sarei passato al lato oscuro prima o poi.

«Ma che cos-...? Oh mio Dio!» esclama guardando verso se stesso e la figura del biondo lupo tutto abbracciato a lui, con il viso ancora immerso nel suo collo e il resto in un sonno profondo. Alla faccia dell'istinto da lupo sempre all'erta. «Stiles, dammi quel cellulare!» mi implora allungando le braccia per arrivare a me, ma quando si rende conto che così facendo rischia di svegliare Isaac si blocca. E poi dice a me che non sono una coppia, ma scherziamo?!

«Aspetta, fammelo dire ti prego!» mi allontano dalla sua possibile presa e mi schiarisco la voce. «Te l'avevo detto!!» esclamo, sentendomi in un certo senso realizzato. Ora posso dire che la mia vita è completa, decisamente.

«Stiles, non è il momento di scherzare! Aiutami e cancella quella foto, per favore» mi dice guardando completamente nel panico sia me che Isaac, che si è mosso con un sospiro stringendo la presa intorno al suo petto, mentre io trattengo a stento una risata.