Capitolo 01
Quando sono stato invitato a casa sua perché aveva un problema non immaginavo questo, quando mi ha detto per cellulare che era indispensabile che andassi da lei io ero sinceramente preoccupato, ma non avevo capito che era per me e che dovevo preoccuparmi. E quando poi ho capito che le cose si sarebbero messe male per me, ho deciso di non scappare da questa assurda follia, così adesso sono io a essere rimasto fregato dal desiderio di una Banshee di sperimentare i suoi poteri. Ma partiamo con ordine...
***
Scendo dalla macchina nervoso, agitato, non so cosa sia successo e perché, ma so per certo che Lydia Martin non ti chiamerebbe mai solo per fare una telefonata a vuoto. Ecco perché della mia agitazione e non che sia il massimo della calma anche in condizioni normali, sono pur sempre un adolescente in piena crisi e tempesta ormonale, con un iperattività clinica alle spalle. No, la calma non so neanche dove stia di casa.
Busso all'ampio e lussuosissimo portone di colei che una volta era la mia piccola ossessione, mentre adesso è diventata la mia migliore amica e confidente, che conosce ormai quasi tutti i miei segreti, molti li ha addirittura indovinati, altri le ho risparmiato fatica dicendoglieli direttamente. Sarà che quando parlo con lei mi sembra diverso, il suo sguardo almeno lo è, non mi giudica come fa Scott e mi sta ad ascoltare fino infondo senza interrompermi prima di esprimere uno schiettissimo parere. Non fraintendiamoci, lo adoro ed è come un fratello per me, ma il ruolo del confidente gli va stretto e spesso parla prima che gli altri finiscano o si distrae; un motivo per cui io sono il suo, ma non lui il mio, è tutta una questione di dono naturale e lui non ce l'ha.
Dato comunque che nessuno viene ad aprirmi decido di suonare il campanello, per nulla scoraggiato, questa casa è così grande da poter ospitare quasi tutta la scuola. E l'ha fatto! Due volte e forse anche più.
Dopo nemmeno un minuto ho il primo un segno di vita, quando la porta si spalanca e Lydia, che io pensavo fosse in grave difficoltà, preferisce sorridermi come se fossi passato per caso.
«Stiles, finalmente sei qui. Entra!» e mi afferra per un polso trascinandomi fino in camera sua, che negli ultimi mesi ho imparato a conoscere bene.
«Che cosa succede?» chiedo guardandomi intorno alla ricerca di indizi su pericoli imminenti di vario genere, dopotutto abitiamo a Beacon Hills e se c'è una cosa che ho imparato è che non c'è da fidarsi di questa città. Peccato che qui non ci sia niente che catturi la mia vista.
«Ieri sono passata da Deaton per un consulto e gli ho chiesto come fare per controllare meglio i miei poteri» inizia sedendosi sul letto, picchiettando sulla coperta perché la raggiunga. Obbedisco notando solo ora un grosso librone tranquillamente poggiato sopra la trapunta.
«E ti ha dato questo?» chiedo appunto indicandolo.
«Esatto, ma non è questo il punto, qui ci sono elencati vari incantesimi che potrei riuscire a fare e...» non la lascio finire scattando in piedi, sentendo già un brivido partirmi lungo la schiena.
«Non farò da cavia! Sono troppo giovane per morire e ci sono andato fin troppo vicino, più di una volta e lo sai!!» esclamo pronto a guadagnarmi l'uscita.
«Aspetta, guarda questo prima di giungere a conclusioni affrettate. Se poi non ti interessa me lo dici e non ci torniamo più, anche se sarebbe un vero peccato» mi guarda con occhi da cerbiatta, quelli a cui non puoi sottrarti e che fanno capitolare chiunque, nessuno escluso e quindi chi sono io per resisterle?
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Before your eyes
Hayran KurguStiles convinto di non avere alcuna speranza con Derek si è ormai rassegnato a guardare il lupo da lontano, finché non gli viene offerta una possibilità con un metodo però "poco convenzionale", che spingerebbe finalmente il giovane Hale ad accorgers...