24. A presto Ivonne.

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Era passato un anno ed io mi sentivo profondamente cambiata.

I saluti mi fecero rendere conto che Londra mi sarebbe mancata quel poco tempo che le sarei stata lontana.

《Nonno sai, non so se mi capirai davvero, ma ho bisogno di te.》
La fronte rugosa del nonno si corrugò in un'espressione incuriosita mentre si sfilava i guanti da giardinaggio.
《Devi sapere che, fin da quando ero una ragazzina mi sono resa conto di voler passare la vita con una persona del mio stesso sesso. Sono gay, nonno.》
Lui sembrò tirare un sospiro di sollievo e sedendosi a tavola mi porse una pirofila di biscotti per poi versarmi del thè in una tazzina.
《Io sono un tradizionalista e sono precisamente le diciassette, Andy, ma non m'importa chi tu voglia sposare a patto che i miei pronipoti nascano in una famiglia felice ed accogliente; quella che io non ho potuto mai offrire ai miei figli.》Sorrisi sorpresa dalla reazione e ringraziai leggermente imbarazzata.
《Mi piace una ragazza, mi piace molto e questo mi consuma tante, tante energie.》《Amare richiede molte energie Andrea, meglio che tu ci faccia l'abitudine! Ora bevi, prima che si raffreddi.》
...

Il Far Away aveva sempre la solita atmosfera rilassante e quel mercoledì mattina privo di clienti mi diede l'opportunità di rilassarmi e di passare del tempo con Ivonne. Più tempo passavamo assieme più mi rendevo conto di che persona fragile fosse e di quanto si nascondesse sotto il fitto strato di apparente superficialità. Di tanto in tanto sollevavo lo sguardo dalla lettura del terzo libro di Harry Potter per osservarla e rimanevo ogni volta incantata. Era meravigliosa come la prima volta che l'avevo vista mettere piede li dentro; magari un po' meno impacciata però. Ci aveva messo l'anima pur di tenersi quel lavoro e anche continuando ad odiarlo con tutta se stessa, si impegnava al massimo. Lo apprezavo molto.
Dal piano superiore vidi frettolosamente Beth scendere ticchettando sulle scale.
《Mio Dio devo scappare! Ho un appuntamento dal medico e mi era completamente passato per la testa! Pensateci voi a chiudere ragazze, ed attente a non battere la testa contro la serranda》pronunciò velocemente lasciando le chiavi sul bancone.《Oh, Andrea! Ricordati di confermare gli ultimi ordini ed a rivederci tra un paio di settimane!》mi scoccò un rumoroso bacio sulla tempia e si dileguò più in fretta di quanto avesse mai fatto. Ivonne mi raggiunse sfilandosi dalle orecchie le solite cuffiette.《Due settimane senza di te in questo posto. Se tutti i giorni saranno come questa mattina, certo sverrò dalla fatica!》 scherzò sarcastica rivolgendomi un sorrisino illuminato da i due occhietti castani.《Buona fortuna!》 risposi al gioco.《Non puoi lasciarmi qui senza una risposta.》Mi accarezzò i capelli e si sporse delicatamente nella mia direzione lasciando un leggero bacio sul mio labbro inferiore.Lo fece diverse volte senza prendere mai le distanze.《Cosa vorresti sapere?》sussurrai. 《Voglio sapere cosa pensi di me》rispose allo stesso modo. Si allontanò chiudendo bene a chiave la porta d'entrata ed oscurando le porte, poi tornò su di me che la guadavo divertita, incastrandomi i fianchi tra le gambe. Fissai il suo corpo perdere man mano ogni tipo di distanza con il mio《Penso che tu sia molto bella.》
《Solamente questo?》mi sollevò il volto, fino a far scontrare
i nostri occhi, ma non mi lasciai intimidire.《Attraente, sexy...》
《Iniziamo a ragionare》 lasciò una lenta ed esasperante scia di baci sul mio collo.
《Ma tu sai che, nei miei pensieri c'è un altra persona.》
Non si stupì affatto,anzi annuì. Quello non era sesso, non era fare l'amore e neppure uno scambio di favori; era solo un modo per colmare per un po' i vuoti reciproci che ci portavamo dentro. Io le volevo bene come ne avevo voluto a pochi in vita mia.
La lasciai adagiare sulla poltroncina nera di pelle e mi portai su di lei. Le nostre labbra si inseguivano , i nostri respiri cambiavano il loro ritmo e la sentivo addosso, sentivo il desiderio che provava. Baciai il suo petto lasciando scorrere una mano sotto la maglietta. La sollevai senza sfilarla del tutto e afferrai uno dei suoi seni, stimolandolo prima di prenderlo tra le labbra. Le sue reazioni mi suggerivano che stessi facendo un buon lavoro. con una mano sbottonai la lampo dei jeans e mi intrufolai sotto di essi con una mano, massaggiando prima al di sopra degli slip bagnati e passando sotto di essi una volta contenta del risultato. Affondai delicatamente nella sua apertura, soddisfando una volta per tutte il suo bisogno. Quando raggiunse l'orgasmo mi ringarziò, gesto che mi parve più buffo che cortese. Io l'abbracciai, e nient'altro.《Mi è piaciuto, è stato bello per davvero!》
《Ora diciamo che hai un'accenno del come funzioni tra donne》,risi. 《Fai buon viaggio, io ti aspetto qui.》

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