Un quartiere desolato, non l'avevo mai visto prima.
Osservai le mie minute manine dalla forma affusolata e la gonna a palloncino da cui si potevano scorgere le esili gambine dalle ginocchia sbucciate.
Mi sentivo sola, indifesa, mi guardai attorno:non lo ero.《Dai Andy, Corri!》Jhon mi prese per mano correndo velocemente; sembrava felice.
Mi guardai dietro le spalle e c'erano molti bambini, tutti della mia età. Riconobbi un volto: Savannah, la mia migliore amica d'infanzia.
Tutti si fermarono dando le spalle ad un muro di pietra ed io seguii la massa.
Savannah e Jhon si portarono avanti a noi facendo a tocca.
Notai il contrasto tra la pelle scura, gli occhioni neri, le labbra carnose di Jhon e la biondina pallida, dagli occhi azzurri ed i lineamenti sottili.《Tocca a me! Bene, io scelgo Andrea》pronunciò Savannah con la sua sottile vocina prendendomi per mano.
Jhon aggrottò la fronte.
《No lei è mia!》mi prese l'altra mano.《No, mia!》continuò a ribattere la bionda strattonandomi.
《Bene, allora io vado via.》
Jhon imbronciò il volto allontanandosi con passo pesante.
《No, Jhon!》lo chiamai ma non si voltò.
《Jhon!》chiamai ancora.
《Jhon.》
Mi svegliai di soprassalto con le lacrime agli occhi ed il batticuore, ancora scossa ed agitata.
Il grillo parlante nella mia testa avrebbe interpretato quel sogno in un solo modo:
conflitto interiore.
Mi guardai attorno e riuscii a riconoscere la camera d'albergo.
La porta cigolò e si aprì.
Sarah e Alex interruppero la loro conversazione quando notarono il mio aspetto sconvolto.
《Andrea, va tutto bene?》chiese Sarah allarmandosi, e mi raggiunse sedendosi accanto a me.
《Si, tranquilla, solo un brutto sogno.》
Si tranquillizzò.
《Dai alzati!》mi sollevò di peso da un braccio.
《Dove siete stati?》《Abbiamo chiuso il contratto dell'appartamento. È più carino di quanto ci aspettassimo》disse Alex accendendosi una sigaretta.
《Ci sarebbe servita una mano per comunicare, ci siamo espressi un po' a gesti, ma eri troppo carina mentre dormivi!》ridacchiò Sarah.
Nemmeno l'ascoltai, fissai Alex con un'espressione cagnesca.《Ti dispiace fumare all'aperto o in bagno, per cortesia?》
《Oh, si certo》mi fissò perplesso ritirandosi nel bagno.
Sarah scoppiò a ridere.
《La solita santarellina del cazzo. Non sei cambiata di una virgola.》《Non voglio cambiare di una virgola.》
《Non avevi detto di essere qui appunto per questo?》
《In che modo credi che rincitrullirmi possa aiutarmi a migliorare la qualità della mia vita?》
Sarah scrollò le spalle.
《Credo che se fossi più tollerante rispetto a certi argomenti, saresti più libera. Comprendo il fatto che vadano contro i tuoi ideali, ma provare a fumare una sigaretta non può ucciderti, no? Non è tempo di far nuove esperienze, Andy?》
La fissai basita, lei arricciò il volto,《era solo un consiglio.》
Si voltò in direzione del bagno per raggiungere Alex portandosi anche lei una sigaretta alle labbra."Che male può farmi? È solo per provare" pensai.
《Sarah! Ne hai una anche per me?》,Sarah sorrise e mi lanciò una sigaretta, la osservai disorientata. Sul filtro arancione si poteva leggere la scritta "Chesterfield".
La posai tra le labbra e Sarah la accese sulla punta. La osservai fumare per qualche istante.《Aspira poco e respira piano se non vuoi intossicarti, è un consiglio.》
Consiglio che decisi di seguire, ma non bastò. Accartocciai il viso a causa del cattivo sapore che sentivo nella gola, espirando via tutto il fumo e maledicendomi per aver voluto provare.
Nonostante questo non mi arresi, ci riprovai ancora ed ancora, fin quando quel sapore non iniziò a sembrarmi quasi piacevole.Flashback
Sonia rullò uno spinello e se lo portò alle labbra.
《A quanto pare oggi vuoi farmi davvero incazzare!》la fulminai con lo sguardo e lei tirò fuori la lingua sorridendo.
Gli era solito farlo quando non voleva dare il via ad un litigio.
《Perfetto, allora ci rivediamo.》
Mi sollevai dalla panchina di legno tentando di allontanarmi, ma lei mi agganciò dai fianchi.
《Mi lasci?》mi dimenai.
《No》mi strinse, io mi arresi ed ancora arrabbiata restai li in silenzio.
《Non dovresti essere così dura, è solo una canna!》
《Solo...》sbraitai.
《Senti, se ti da così fastidio farò in modo che questa sia l'ultima, però non arrabbiarti!》
Riuscii a sentire sul mio collo il contatto con il suo nasino gelato, la cosa mi intenerì.
《Promettimelo!》
《Promesso.》Se solo lei mi avesse vista in quel momento, chissà cosa avrebbe pensato.
STAI LEGGENDO
Infinity in a instant
Teen FictionDopo la rottura con la sua ragazza Sonia, Andrea Ellis si rende conto che tutto ciò che nella sua vita l'aveva resa felice, girava attorno alla sua relazione. Si accorge di aver dedicato così tanto tempo ad essa da dimenticarsi di se stessa, e sotto...