Sentimenti

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Mi pietrificai quando percepii Bella.

Era arrivata.

Era normale che sarebbe arrivata,non potevo di certo illudermi che sarei riuscito a non fare ciò che stavo per fare.

Mi concentrai sulla scenetta che dovevo allestire.

"Non siamo sicuri che i volturi interverranno Edward.Alice non vede niente di chiaro,tutto potrebbe cambiare da un momento all'altro.Ho già avvisato la sede aereoportuale di Rio de Janeiro,l'aereo è pronto per partire."

La voce di Jasper era un tormento.Un uragano nel mio cervello.

Aprii l'email per la centesima volta scrivendo una lettera ad un indirizzo falso dato proprio da Jasper stesso.Anzi..non proprio falso.Era stato creato mesi e mesi fa da Alice e per un breve periodo era stata la sua email:li si spezzava il cuore leggere le lunghe suppliche di Bella quando all'epoca eravamo andati via da Forks.

Ora avrebbe avuto lo stesso scopo.Ingannare Bella.

La vidi precipitarsi in casa sorridente e nella stessa velocità il suo sguardo vacillare.Notai la sua solita ruga a "v"apparire sulla fronte,tipico di quando era confusa o immersa in pensieri non positivi.

B-Vendita di una casa?Non dirmi che è questa perchè non può...

-No Bella.-le dissi continuando a scrivere la mia fasulla email al portatile.Non osavo guardarla negli occhi.

B-Allora quale?-mi chiese avvicinandosi e toccandomi una spalla.

In quel momento ebbi un sussulto nella mia mente.Una breve e fantastica visione immaginaria di me e lei umani,mortali.Io che lavoravo indaffarato in affari mentre Bella si sarebbe sicuramente presa cura di me.L'immaginavo mentre abbracciava i nostri figli.

Niente problemi,di alcun genere.Tutto liscio come l'olio...e non sarei costretto a fare quello che stavo facendo.

-Intendo..quella casa.Quella nel cuore più degradato di Rio.e nella parte più degradata di me. pensai inevitabilmente.

b-Oh.-Sapevo cosa le stava frullando per la testa.Era stato sempre un taboo quel periodo.Non amavo ricordarlo e da una parte neanche lei ne sarebbe stata entusiasta.La casa,o più precisamnete degrado di mattoni fatiscenti,mobili marci e vecchie tegole,era stato venduto per pochissimi dollari ad una famiglia dello stesso stabile.Dopo le mie arrabbiature con me stesso e l'auto distruzione avevo partecipato involontariamente a distruggere casa.

Crepe,del più maggiore spessore,avevano colpito perfino i muri comunicanti e le altre abitazioni.I danni erano ingenti,anzi peggio:l'unico modo per non sfollare intere famiglie era sistemare quel tabernacolo fatiscente in modo che reggesse tutti gli altri muri.E chi meglio poteva essere interessato a ciò se non qualcuno che ci abitasse?

Carlisle si era occupato del contratto quasi regalandola.

Percepii la sensazione di disagio di Bella.Molto probabilmente non sapeva se chiedermi qualcosa su ciò o lasciarmi solo a digerire il boccone amaro.

Ovviamente scelse la prima.

b-Stai rispondendo al compratore?-mi chiese retoricamente e in maniera innocente.Un modo semplice per iniziare conversazione

Vedovo i suoi occhi sguizzare nel desktop repentinamente,seguendo perfettamente ciò che scrivevo.

-Sì-maledii me stesso per il tono che stavo usando:freddo,distaccato,perfino duro.E non lo meritava.

-Stiamo concordando sul giorno per contrattare.Visto che ci troviamo nelle vicinanze cercherò di farlo entro pochi giorni,domani se ha la possibilità.Prima è,prima sarò libero.-Libero di scappare da qua,di uccidere Victoria,libero per poterti salvare così l'esistenza e di renderti serena per sempre.

b-Oh.Non è una brutta idea.

Volò nell'altra stanza e prese una sedia sedendosi poi al mio fianco.Per la velocità provocò uno spostamento d'aria e un ciuffo ribelle di capelli mi si piazzò sulla fronte.Prima ancora che potessi accorgermi Bella l'aveva delicatamente spostato all'indietro.Le sue dita però non si erano ritratte:continuavano la loro lenta tortura fino ad arrivare al collo,dove Bella si attorcigliava i miei capelli alle dita come di consueta abitudine.

La mia palese agitazione e tensione,si era sciolta definitivamente come neve al sole.

b-Non sentirti in colpa Edward.-esclamò all'improvviso mentre digitavo "invio"a quella email fasulla.Ora Jasper e tutta la nostra famiglia,compresi anche i licantropi,sapevano che Bella era arrivata e la"missione"era appena iniziata.

La guardai in quell'istante negli occhi,pieni di confusione e tristezza nei miei confronti.Si stava sentendo così per colpa mia.Strinsi i pugni per contenere la rabbia verso me stesso.Non potevo,non riuscivo a sopportare l'idea di farle sentire anche solo un'accenno di quel sentimento che a Forks la stava distruggendo pian piano,che si era appropriato della mia piccola Bella.

b-Quella casa si venderà.E se ci sarà la possibilità,torneremo a Forks senza quel ricordo.Sarà una svolta,una nuova vita:da marito e moglie,da universitari e con il passato buttato alle spalle.Solo due giorni e potremo vivere questa realtà,se tutto va bene.O al massimo pochi giorni.Pensa a questo e che niente ci potrà mai più separare.-

Non mi accorsi neanche della nostra distanza man mano sempre più ristretta fino a quando Bella non sfiorò il mio naso con il suo.Le accarezzai gentilmente la guancia sorridendo per le sue parole.Forse,chissà,i suoi discorsi sarebbero andati bene anche per quel problema.O forse era solo una mia illusione.Ma non ci pensai;ormai la mia mente era completamente invasa dalla sua vicinanza.

-Non dimenticarti che ti devo parlare.-le dissi a voce calma riferendomi al prima della sua "battuta di caccia".

Sorrise.

b-Non l'ho dimenticato.

-Fine della scommessa?-le chiesi sperando vivamente in un accenno positivo.

b-Sì.-disse ridendo e donandomi un bacio a fior di labbra.

-Molto bene...-dissi sospirando cambiando inevitabilmente il tono di voce.

Notata la natura dei miei pensieri vidi Bella sussultare e nello stesso tempo ridere finquando la colsi di sorpresa e la presi in braccio in direzione della nostra camera.

In quei pochi secondi di velocità la sentii urlare per lo spavento.

Con la stessa forza l'appoggiai a terra e la spinsi verso il muro ingabbiandola con la mia presenza.Sentii una crepa interna al muro passare per tutta la lunghezza come un fulmine,Le ristrutturazioni di Emmett erano state troppo superficiali.

-Puoi urlare quando vuoi ma non scappi.-li dissi in tono malizioso e con questo passammo a tutt'altri sentimenti.

 


Forever.Bella and Edward'storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora