CAPITOLO 1-LA MIA SOLITA VITA..

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Era una mattina come le altre e Alex svegliato dal suono della sua sveglia si alzò. Era stanchissimo perché ieri sera aiutò suo padre a portare la legna per accendere il fuoco a casa loro. Fece la colazione con le solite uova che facevono le loro galline e una volta finito, andò in bagno a farsi la doccia. Subito dopo prese lo zaino e andò a scuola. Era bravissimo a scuola, e non per caso era il migliore e dai bulli veniva chiamato "il secchione". Alex aveva promesso al padre che si sarebbe impegnato moltissimo a scuola solo per rendere suo padre orgoglioso e di riuscire a risolvere la povertà che loro avevano. Alex una volta che arrivò a scuola si sedette e aspettò il professore. Intanto nella classe di Alex c'era molta confusione, c'erano le ragazze più belle che parlavano di ragazzi e c'erano i bulli, in particolare Mark, che minacciavano e picchiavano i secchioni come me. A me gli altri bulli non mi davano tanto fastidio ma purtroppo c'era Mark. Mi picchiava per ogni motivo, sia perché non l'aiutavo per i compiti sia perché in educazione fisica mi rifiutavo a giocare con lui, in due parole era il bambino più spregevole che c'è nella faccia della terra. Ritornavo a casa sempre con i lividi sulla faccia e schiena e con il viso avvolto dalle mie lacrime. Quando glielo facevo vedere a mio padre, lui si arrabbia sempre ma purtroppo non poteva farci nulla perché il padre di Mark era il sindaco della città e dato che avevamo la casa affittata da lui, rischiavamo di perderla. Era una situazione bruttissima.

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