Capitolo 4

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Alle 16:30 incomincio a chiudere i libri e inizio a vestirmi,mi pettino i capelli e inizio a mettere dentro la borsa i libri necessari per la ricerca.
Alle 17:00 sono già davanti alla porta della casa di Vanessa,busso e mi apre una donna,che penso sia sua madre,è alta con gli occhi azzurri e i capelli castano chiaro.

"Oh,tu dovresti essere Lucy giusto?"sorride.

"Si"rispondo ricambiando il suo sorriso.

"Entra"dice sorridendomi,sua madre mi da le indicazioni per la camera di Vanessa,e quando arrivo alla sua porta busso e sento dire un avanti.
Apro la porta ed entro,la sua stanza è molto bella con poster di tutti i personaggi possibili attaccati alle pareti azzurro cielo. Raggiungo Vanessa alla scrivania e mi siedo accanto a lei e la saluto.
Il pomeriggio passa in fretta e mia madre viene a prendermi alle 19:30,abbiamo già raccolto un sacco d'informazioni io e Vanessa per la ricerca e adesso sono esausta.
Sprofondo sul sedile del passeggero e mi riposo chiudendo gli occhi.
Quando arriviamo a casa salgo in camera mia e mi butto a peso morto sul letto senza neanche togliermi la borsa di dosso.
Ma ad un tratto sobbalzo a sedere ricordandomi di non aver finito ancora i compiti,e vado subito alla scrivania a completarli.

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Sento mia madre urlare,apro gli occhi e mi accorgo, guardandomi intorno dopo un pò,di essermi addormentata sulla scrivania mentre facevo ieri notte i compiti.

"Lucy alzati o farai tardi a scuola"urla mia madre dal piano di sotto per l'ennesima volta,guardo l'orologio e sono le 07:40,mi alzo di scatto e vado a farmi una doccia rilassante ma veloce.Ormai è troppo tardi per prendere l'autobus così mi accompagna a scuola mia madre.
Mentre sono in macchina mi maledico per non essermi messa un giacco più pesante.Osservo fuori dal finestrino gli alberi e le case che superiamo.Non mi piace molto l'Ottobre,qui a New York quando inizia Ottobre,a mio parere significa l'inizio di 4 lunghe settimame a vedere sempre la gente con i volti spenti che cammina sulla strada quasi a sembrare zombie.
Quando arrivo a scuola saluto mia madre e mi dirigo velocemente in classe.
Fortunatamente ancora il professore non è entrato in classe,mi siedo e saluto Cameron che ricambia con un sorriso che gli fa spuntare due fossette sulle guance.Le ore passano in fretta finquando arriva l'ora di letteratura.

"Buongiorno ragazzi,oggi dovete scrivere sul vostro quaderno cos'è l'odio per voi"

Odio...ci rifletto su per tutta l'ora,e alla fine della lezione ho ancora il quaderno bianco e non essendo l'unica il professore decide di darci questo compito per casa.
Le ore passano e finalmente suona la campana per annunciare la fine dell'ultima ora.Esco dalla classe e cammino sul lungo corridoio che sta per riempirsi di adolescenti felici di uscire da questa "prigione"come la descrivono loro,ad un tratto sbatto contro un corpo solido,alto,robusto...alzo gli occhi e incontro due occhi azzurri,freddi,che non vogliono e non mostrano nessuna emozione.

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