11.

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-Brian's PoV

Il mio viaggio in Francia, procedeva piuttosto bene. Avevo chiuso un accordo per sei milioni di dollari, eppure avevo deciso di prolungare la mia permanenza di qualche altro giorno. Qualcosa aveva destato la mia curiosità, qualcosa che avrei provato ad avere a tutti i costi. Una piccola tenuta nella costa azzurra. Il delizioso nettare che produceva inebriava i miei sensi. Non male per un'azienda appena nata. Mi ritrovai così davanti alla tenuta "Val Moore" nel bel mezzo della campagna.

Mi ero documentato, cercando di scoprire qualsiasi appiglio valido per estirpare quel piccolo gioiellino al suo proprietario un certo Alex Val Moore. Non avevo trovato molto su di lui.

Mi avvicinai con passo felpato alla reception. Due giovani ragazze mi fissavano. Ero consapevole dell'effetto che facevo al gentil sesso. Ora però ero concentrato sui miei affari. Dovevo avere quel posto, primo perché era in concorrenza con la mia tenuta a pochi passi di li e poi perché sentivo che ne avrei ricavato qualcosa di positivo.

-Salve, cerco il signor Val Moore.- dissi

Le due ragazze arrossirono, prima di rispondere all'unisono.

-Aveva un appuntamento, signore?-

Mi appoggiai al bancone.

-Vengo dall'altra parte del mondo, tra qualche giorno riparto vi sarei grato se potesse contattare il proprietario e dirgli che Brian Montgomery ha urgenza di incontrarlo.- dissi piano.

La ragazza biondina deglutì prima di afferrare il telefono e comporre il numero

Dopo aver comunicato a telefono quello che le avevo detto mi accompagno in una sala d'attesa.

-Si accomodi.-

La stanza era luminosa e ben arredata. Mi accomodai su un divanetto in pelle.

Avevo studiato ogni singolo dettaglio di quella tenuta in poco meno di 24 ore. Era un'azienda nuova aveva qualche mese, il proprietario non aveva alcuna esperienza. Gli avrei offerto molti soldi in cambio, avrei fatto risplendere questo posto.

Una figura minuta era davanti a me. Mi scrutava. Mi alzai in piedi.

-Lei deve essere il signor Montgomery.- allungò una mano.

Che io strinsi.

-In persona.- risposi cordialmente.

Ero talmente preso dai miei pensieri che non mi ero accorta del fagottino che aveva in braccio.

-Sono Luise non ché vicedirettore, la prego di seguirmi.-

Aveva un abbigliamento poco consono ad un vicedirettore. Nonostante fossimo in campagna, se fosse stato un mio dipendente avrei preteso un look più appropriato.

Mi accompagnò in un'altra stanza, più grande. Era molto accogliente, i dipinti appesi alle pareti la rendevano vitale. Sentii un brivido lungo la schiena. Osservai meglio i dipinti, ritraevano una donna, il cui volto era sempre coperto. Guardando meglio mi accorsi che c'era un dettaglio non indifferente, era incinta. Quei dipinti ritraevano i vari mesi della gravidanza.

-Prego si accomodi.-

La figura minuta mi riportò alla realtà.

Aspettai che si accomodasse prima di sedermi a mia volta.

-La informo che non riceviamo mai con così poco preavviso. Abbiamo fatto un'eccezione soltanto perché ha fatto un viaggio così lungo.- disse pacata.

-La ringrazio.-

-Prego Mister Mongomery per quale motivo si trova nella nostra piccola azienda?-

Once upon a love:  Back DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora