Stavamo vedendo l'ennesimo album di foto con le ragazze e i due bimbi. Anche Scarlett si era svegliata.
Gail aveva chiamato, stavano tornando ma c'era molto traffico. Mi chiese di preparare alla piccola un biberon con il latte in polvere che aveva lasciato per sicurezza. Preferivo aspettare lei, non ero molto favorevole al latte artificiale. Ma gli ululati della bambina e tutto quello che era accaduto in quella giornata mi fecero trovare in quel latte un alleato.
Contavo i secondi che mi separavano dalla verità.
Con Ashley avevamo deciso che avrei dovuto dire subito la verità soprattutto ai miei e a Brian.
Quell'attesa fu devastante.
Non mi importava più neanche di Gail, di Will e del passato che era rispuntato.Ero super tesa e avevo il cuore a mille.
Ma Ashley mi aveva aiutato molto, avevamo pianto insieme prima che le ragazze si svegliassero. Sentivo la sua vicinanza e ciò mi dava forza.Sentii una portiera sbattere.
-3,2,1- Avevamo puntato su chi avesse varcato per primo la porta.
E avevo vinto, Brian. L'altra favorita era Gail. Ma sapevo che aveva ancora qualche dolore dal parto di certo non era un'atleta.
Mi fissò così intensamente che per poco non pensai che avesse capito tutto.
Avevo strategicamente Max in braccio. Sapevo che avrebbe aspettato che fosse andato via per dirmene quattro.-Donna, grazie per non avermi fatto stare in pensiero. Sei perdonata per i tuoi non messaggi. Ah mamma ricordami di mandare dei fiori alla tua amica, è stata così cara, ad accompagnarla in ospedale- se non lo conoscessi bene avrei detto che stava recitando, invece ci era cascato in pieno.
I baciò, prima di passare a Max.
-Quando saranno rientrati tutti abbiamo dei fatti su cui rendervi partecipe.- continuò.
L'unica cosa bella di quella giornata fu vedere Gail entrare tra le braccia di Will, come se questi mesi fossero ormai un lontano ricordo.
-Phill?- chiesi io dopo che Roland chiuse la porta.
Roland guardò Will e poi Brian.
-È ancora fuori- mi disse Gail che si era rimpossessata della sua bimba.
Mi si chiuse lo stomaco.
Ashley mi guardò.
Ora o mai più. Dovevo parlare con Brian.Presi la sua mano.
-Ei dovremmo parlare- dissi in punta di piedi al suo orecchio.Luì mi guardo prima di depositare un bacio sulla mia fronte.
-Senti quello che devono dirti e poi mi dici tutto quello che vuoi-
Io annuii non potendo fare altro.
I ragazzi iniziarono a raccontare ma io ero immersa in un altro mondo captai giusto qualche parola.
Fratello di William. Vivo. Stato Vegetativo. Grande amore di Phill.
Una parte di me voleva davvero essere felice per tutti loro, ma non ci riuscivo avevo paura.
Quindi quando iniziò un accesa discussione sul passato, suo loro ricordi di cui non potevo saperne niente, scoppiai a piangere.
Non volevo perdere di nuovo tutti loro,
semza Phill e Vincent a fianco mi sentii persa.Per non dare nell'occhio me ne andai sopra.
O almeno ci provai, muoversi con le stampelle restava ancora complicato.Quando tentai di liberarmene tutti se ne accorsero.
STAI LEGGENDO
Once upon a love: Back Down
ChickLitSecondo libro della serie skyline. Seguito di Once upon a dream. Sono passati mesi da quando Kim è andata via, i nostri newyorkesi hanno dovuto affrontare non poche difficoltà. Gail Ryce è sempre stata la migliore nel suo campo, la più bella e desid...