KimScarlett era nata alle 24.08,
con quasi tre mesi di anticipo, sconvolgendo gli zii e prima di tutto i suoi genitori.Essendo cosí piccola e prematura era ancora in pericolo di vita, ma era davvero una piccola guerriera.
Da quando era nata aveva giá fatto un piccolo miracolo, considerando che sia Gail che Will, avevano messo da parte i loro battibecchi per dedicarsi completamente a quella minuscola vita.-Ma anche Max era un tale sgorbio e poi cosí rosso?- chiese Brian mentre eravamo ai distribuitori di caffé.
Sorrisi.
-Max no non era cosí prematuro, però fidati che é nato con la tua stessa espressione, quella che hai ora con queste due belle rughette proprio qui.- dissi indicandogli la fronte prima baciarlo.
Mi strinse a se.
-Questo caffé fa davvero schifo, se non ti amassi cosí tanto mi rifiuterei di baciarti dopo che hai bevuto questa schifezza!- disse prima di afferrare il telefono.
-che fai?- chiesi.
-Sto ordinando del caffé e del cibo, cose di qualitá, non questa schifezza-
Il mio arrogante uomo. Rinunciai a fargli cambiare idea sull'ordinare qualcosa al ristorante lí fuori.
-Visto che ci sei prendi qualcosa anche per Will e per Gail, quando se la sentirà-Era quasi un giorno ormai che eravamo lí con i nostri amici.
I genitori di Brian erano passati per fare gli auguri ad i neo genitori, per poi tornare alla casa sul lago, per permettere a noi di stare lí. In quel momento avrei voluto abbracciare il mio frugoletto, mi sentivo fortunata che nel mio caso fosse andato tutto bene.-Amore stanno arrivando Philipp, e i genitori di Will- disse Brian dopo aver dato una rapida occhiata al telefono.
Mi specchiai nei suoi occhi.
-Credi che Gail permetterá almeno a suo padre di vedere la bambina?- chiesiSua madre aveva il divieto assoluto di avvicinarsi, e ne capivo il motivo.
-Dopo la sfilza mi medici che ha inviato per Scarlett direi di sì-Tornammo dai nostri amici.
Gail era ancora ferma nel letto, nonostante avesse subito un cesareo, e in quanto Gail, non aveva ancora fatto una piega.
Will era con la bambina.
Su questo Gail era stata inamovibile, non voleva restasse sola.-Ei - dissi
Gail aprí gli occhi, sapevo che non stesse dormendo, ci ero passata anche io e sapevo quanto fosse impossibile.
-Non ti azzardare- la fulminai.
Sapevo anche quanto si sentisse in colpa, quanto in quei momenti ci si sente responsabili.
- Non é colpa di nessuno, poi con due genitori cosí ha la lotta nel DNA-
Lei sorrise lievemente.-Potrebbe avere dei danni Kim, potrebbe oh Dio!- sospirò prima di continuare a singhiozzare.
-Gail, anche io e Max dovevamo essere difettati e guardaci, siamo qui, un po' ammaccata io ma ci sono-
Brian mi strinse a se.
-Qualunque cosa accada la ameremo cosí com'é- conclusi.
Lei mi prese la mano e me la strinse.-Ti va di andare a vederla? Ti accompagnamo con la sedia- le dissi.
Lei si asciugò le lacrime e annuí.

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Once upon a love: Back Down
Literatura FemininaSecondo libro della serie skyline. Seguito di Once upon a dream. Sono passati mesi da quando Kim è andata via, i nostri newyorkesi hanno dovuto affrontare non poche difficoltà. Gail Ryce è sempre stata la migliore nel suo campo, la più bella e desid...