18.Tu.Tu.Tu.
Quel rumore significava una sola cosa. Non ero morta.
Contro la mia volontà riaprii gli occhi.
Ero nuovamente in ospedale.
-Kim!-
I miei genitori erano in lacrime accanto a me.
Ormai io ero vuota.
Avevo anche paura di chiedere a loro come fossero andate le cose.
Ba-ba-ba.
Chiusi gli occhi per assaporare quel ricordo meraviglioso.
Ba-ba-ba.
Poi quel tocco.
Spalancai gli occhi.
Quello che avrei voluto vedere era davanti a me.
Il mio bellissimo angioletto, sorridente.
Doveva essere un sogno.
Allungai le mani, potevo toccarlo.
-Lo sparo.- sussurrai.
Incapace di credere che fosse così perfetto e sano davanti a me.
Poi vidi la mamma guardare il papà entrambi con occhi tristi.
-Brian?- chiesi d'impeto.
Strinsi il mio bambino come per proteggerlo da quello che stavano per dire.
-Dov'è Brian?- chiesi nuovamente.
-È in sala operatoria.- disse mio padre con i suo grandi occhi verdi lucidi.
Paul aveva sparato e Brian si era buttato davanti per impedire ai proiettili di raggiungerci.
Portai la mano alla bocca.
Piangevo senza riuscire a fermarmi.
-Voglio andare da lui.-
I miei stranamente non cercarono di fermarmi. Mi accompagnarono.
In sala d'attesa c'erano Ashley e Roland. Erano sconvolti.
Mi avvicinai a loro. Appena mi videro mi abbracciarono e baciarono Max.
Mi sedetti accanto a loro.
Devi farcela, non azzardarti ad abbandonarci. Siamo stati fin troppo lontani.
Poco dopo arrivarono Will e Gail.
Mi abbracciarono come non mai e si spupazzarono Max.
Poco dopo arrivò una dottoressa.
-Signorina Dufort, devo parlarle del piccolo Maxwell.-
Guardai mio figlio sereno tra le mie braccia.
-Gli abbiamo fatto delle analisi del sangue, a quanto pare gli sono state somministrate varie dosi di sonnifero. È leggermente malnutrito, quindi vorremo tenerlo sotto controllo. Ovviamente sappiamo lo stress al quale è stato sottoposto, lo abbiamo infatti sottoposto ad una visita psicologica. Potrebbe avere problemi del sonno e nel mangiare. Ma l'affetto dei suoi cari dovrebbe fargli dimenticare tutto in fretta.- annuii e ringraziai la dottoressa.
-Tutto bene- chiesero i miei genitori.
Annuii e feci un piccolo riassunto di quello che mi avevano comunicato.
Ashley e Roland si alzarono.
Mi voltai e vidi che un chirurgo era uscito dalla sala.
Mi avvicinai con il cuore in gola.

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Once upon a love: Back Down
ChickLitSecondo libro della serie skyline. Seguito di Once upon a dream. Sono passati mesi da quando Kim è andata via, i nostri newyorkesi hanno dovuto affrontare non poche difficoltà. Gail Ryce è sempre stata la migliore nel suo campo, la più bella e desid...