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Quella domenica ero andata a casa dei Montgomery.
Il pranzo sembrava più un tentativo non riuscito di riunire me e Brian nella speranza di una famigliola felice.

Lisa non era stata invitata.

Brian però era tornato lo stronzo di sempre.
Aveva passato la maggior parte del tempo ad insinuare che avessi fatto tutto per soldi. Che ora che mi ero sbarazzata di Banks volevo fregare lui per essere mantenuta a vita.

   

- Senti non strilliamo davanti a lui! Poi ho una mia attività che a quanto pare rende parecchio quindi a livello economico non ci sono problemi. Poi non parlare male di Baks non immagini neanche quanto ha fatto per noi.-

  Grugnì   qualcosa.

  -Ne riparleremo.- sentenzió.

Il pranzo domenicale si svolse normalmente se così si poteva definire. Ashley aveva   preparato un sacco di portate, e io ne approfittai, l'allattamento mi metteva   una gran fame.

  Le bimbe invece non avevano lasciato neanche un secondo il loro nipotino.

  Erano ormai   le quattro e sarei ritornata a casa.

  Stavo per chiamare il taxi quando Brian prese l'ovetto con dentro Max.

-Mamma  papà credo sia ora di andare, accompagno io mio figlio e sua madre a casa.-   disse quasi come fosse un ordine.

Salutai   quella che avevo sempre sperato diventasse la mia famiglia. E seguii Brian.  

Mi sistemai sul sedile posteriore con l'angioletto.

Brian nonostante   la potenza del suo nuovo giocattolino un Aston Martin guidó con prudenza.

Il  pensiero di quella macchina mi  fece sorridere, e pensare che avevo speso una cifra esorbitante per regalare a mio  figlio un passeggino della stessa marca.

 

Una volta arrivati, non mi stupii nel vedere che sapeva già dove abitassimo.

  Mi   accompagnó fino a sopra.

  -Prego.-   dissi prima di entrare sforzandomi di essere gentile.

 
-Se non   chiedo troppo vorrei una copia delle chiavi di questa casa, appena Max sarà  abbastanza grande da passare del tempo con me te le restituiró. Quando vorrai  portarlo da me le porte di casa mia saranno sempre aperte.-

 

Annuii. 
Approfittai della sua presenza per andare a prendere le mie medicine e per  fare qualche telefonata di lavoro.

  -Brian...-

 

Catturai la   sua attenzione.

 

-Non so tra quando ma bene presto torneremo in Francia.- dissi abbassando lo sguardo.

 

Lui si  grattó il mento.

 

- Non mi  separerò da mio figlio, se non vuoi che metta in mezzo gli avvocati vedi di  trovare una soluzione.-

 

Questo era troppo, non riuscivo più a sopportare tutta quella tensione.

 

Scoppiai a piangere.

 

Rimasi in silenzio tutto il tempo mentre Brian stringeva tra le sue braccia Max.

Once upon a love:  Back DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora