20.
Ormai non ci avevo sperato più invece eccomi qui a meno di un mese dal mio matrimonio con l'unico uomo che avessi mai amato.
Il nostro bimbo di sedici mesi cresceva a vista d'occhio e somigliava sempre di più al suo papà.
-Max piano, il bimbo dorme!- lo ripresi dolcemente.
Eravamo sul divano della nuova casa, insieme a Gail e al suo pancione di quasi sette mesi.
-Questa casa è meravigliosa, e poi non c'è quel gorilla di William in giro.- si lamentò.
-Zietta Will si preoccupa per te com'è giusto che sia.- le dissi.
Max continuava ad accarezzare il pancione di Gail.
-Bi-bo!- era così allegro e batteva le manine.
Gli passai una mano tra i capelli.
-Comunque mi piace come hai arredato la nostra casa, ha tutto quello che ti avevo chiesto, moderna, accogliente e ci rappresenta a pieno.-
Era perfetta.
-Domani ho l'ultima prova dell'abito. Speriamo sia perfetto.- le confessai.
Lei mi lanciò un'occhiataccia.
-Sono io la balena non te. Se continua a crescere così non troverò niente da mettermi per quel giorno.-
Le afferrai una mano.
Stavo per parlare ma sentii la porta aprirsi.
-Papii!- disse il mio ometto prima di correre tra le sue braccia.
Era così tenero con quei ricciolini che ballavano mentre correva per buttarsi tra le braccia di Brian.
-Eccola la mia mammina!- entrò anche Will.
Gail scosse la testa.
-Come va oggi? Ricordati che tra due giorni abbiamo l'ecografia.- aggiunse.
Gail si tenne al bracciolo del divano.
-Non ti sopporto più esci da questa casa.- gli sbraitò contro.
Io e Brian ci guardammo.
Alzai le spalle.
-Ei Will ho una cosa in macchina per questo ometto che dici di accompagnarmi a prenderla?-
disse Brian per lasciarmi sola con la mia migliore amica.
-Che succede?- le chiesi.
Lei iniziò a singhiozzare.
Le accarezzai una spalla per farla calmare.
-Mi tradisce!- disse tra una lacrima e un'altra.
-Ma dai ma che storia è questa.- continuai.
Gli ormoni della gravidanza le stavano dando alla testa.
-Sono più di due mesi che non mi tocca minimamente, perché ha paura di far male al bambino. La sua unica preoccupazione è questo bambino. Non ce la faccio più. È sempre a lavoro ed ho trovato delle mutandine nel suo cassetto e non sono le mie.- urlò.
Non sapevo cosa dirle, Will l'amava di questo ero certa.
-Calma non ti fa bene essere stressata, vedrai che non è come sembra devi parlarne con lui.- tentai di rassicurarla.
Lei mi abbracciò.
-Non voglio tornare a casa con lui. Preferirei stare qualche altro giorno qui.- mi confessò.
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Once upon a love: Back Down
ChickLitSecondo libro della serie skyline. Seguito di Once upon a dream. Sono passati mesi da quando Kim è andata via, i nostri newyorkesi hanno dovuto affrontare non poche difficoltà. Gail Ryce è sempre stata la migliore nel suo campo, la più bella e desid...