Sto da tre ore ad aspettare fuori da questo orfanotrofio, quando cazzo esce sto bambino che dovrebbe essere mio fratello? Ma poi io non lo conosco, come faccio a capire che ho preso il marmocchio giusto?
Era meglio se me ne stavo a casa a fumare con Liam, o magari in solitudine nel mio posto speciale. Mentre penso appoggiato alla portiera della mia auto, si avvicina un ragazzo, piuttosto alto, diciamo una figura slanciata, indossa un jeans nero strappato sulle ginocchia e una felpa grigia, ai piedi indossa degli stivaletti bassi ed ha i capello raccolti in una bandana. Cammina a passo deciso, con una sicurezza disarmante e una valigia impugnata nella mano destra.
-Ciao - dice con una voce che, a differenza della camminata che aveva prima, mostra indecisione ed imbarazzo.
-Ciao, come ti chiami? - chiedo con un un sopracciglio alzato, non può mica essere lui mio fratello, insomma avrà la mia età.
-sono Harry, tu dovresti essere mio fratello, la descrizione che mi è stata data mi parla di alcuni tratti che hai tu. Insomma, sicuramente non potresti essere mio padre.- disse con un sorriso che lasciava spuntare delle fossette sulle guancie, segno che forse il sorriso sia sincero.
-E se invece fossi tuo padre? - risposi cercando di trattenere una risata, e cercando di mantenere un'aria seria e indispettita.
-Beh, allora posso dire di avere un gran pezzo di padre-disse facendomi l'occhiolino e provocandomi, con un sorrisino sulle labbra.
-Dai muoviti, sali in macchina. Ah e non giocare con il fuoco, soprattutto se di mezzo ci sono io, sai a giocare a lungo con il fuoco poi ci si scotta.- dissi cercando di mantenere un'aria indifferente, e da cattivo ragazzo, giusto per tenerlo distante.
-Guarda caro, che io a te più che Badboy ti vedo Bedboy- disse ridendomi in faccia e salendo in macchina.
-Ride bene chi ride ultimo, fratellino- dissi a quello che dovrebbe essere mio fratello.
Aveva deciso di giocare con me, e ben presto si sarebbe fatto male.