5. Morbus

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Con il passare dei giorni, la paura di una nuova aggressione si affievolì man mano ed Harry si tranquillizzò.

Tuttavia, dopo circa tre mesi e mezzo dalla violenza subita, cominciò a svegliarsi la mattina con un forte senso di nausea accompagnato da vertigini e crampi addominali e, nemmeno quando mangiava, questi sintomi passavano.

Per molte ore dopo il risveglio un malessere generale lo colpiva e il ragazzo non riusciva a capire quale fosse la causa.

Per circa quindici giorni riuscì a nascondere a coloro che vivevano con lui questa strana malattia, poi, però, un pomeriggio venne scoperto.

Il praesul Lucio stava insegnando a tutti i sacerdoti una nuova coreografia di danze per la festa in onore del dio Louis, quando, nel bel mezzo di una giravolta, Harry fu colto da un forte giramento di testa e si accasciò a terra svenuto.

Quando si svegliò, ore dopo, era sdraiato in un letto.

Voltò lentamente la testa e si trovò di fronte lo sguardo severo e deluso di Lucio.

" Che cosa hai fatto, Harry? Io mi fidavo di te, ti volevo bene più che a tutti gli altri discepoli e tu hai tradito la mia fiducia e quella del Sacro collegio sacerdotale di cui fai parte..."

Harry fissò esterrefatto il maestro ed impallidì di colpo.

" Io non so, praesul, non so..." balbettò.

Lucio rispose arrabbiato:

" Aspetti un bambino, Harry...sai cosa significa?"

Il riccio spalancò gli occhi e si mise le mani sul volto disperato.

" No,no, no, no..." cominciò a dire scuotendo la testa.

" Sì, invece. E sai cosa implica questo, vero? Sai qual è la punizione che viene data a chi non rispetta la regola della verginità del nostro collegio sacerdotale? Sarai sepolto vivo, Harry, e la tua morte sarà terribile."

Harry afferrò le mani del maestro e, disperato, disse:

" Io non volevo, non volevo...lui mi ha preso con la forza la sera della festa del dio dopo il banchetto...non sono riuscito a ribellarmi...era troppo forte."

Lucio lo fissò intensamente e chiese:

" Chi è stato?"

" Non lo so, maestro, non lo so...ma non è stata colpa mia...io non volevo..."

Il praesul guardò con pietà il povero ragazzo che piangeva nel letto e, senza nemmeno pensare alle conseguenze di ciò che stava per fare, prese una decisione.

" Harry, ascoltami bene...cercherò di aiutarti per quanto mi è possibile. Solo io so che sei incinto, dato che ti ho visitato io e nessun altro ha visto la tua pancia che sta crescendo.
Io non posso fare molto, però, voglio evitare che tu muoia.
Appena riuscirai a muoverti ti farò andare via da qui senza che nessuno se ne accorga.
Dirò agli altri che sei tornato a casa per una non meglio imprecisata malattia.
Prova a rivolgerti ai tuoi genitori...magari loro potranno aiutarti più di me!"

Deus et mortalis  ( Larry Stylinson ) ( Saga di Cupido libro 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora