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Dopo una lunga camminata sentivo i miei polmoni gridare pietà.
Beh,sì,per tutto il tragitto terminata una sigaretta ne prendevo un'altra e così via.
Potrei dire di aver quasi finito il mio pacchetto di malboro,ma per fortuna era arrivata a scuola, mi mancava poco per arrivare all'entrata perciò decisi di riposarmi nel pacchetto lì vicino, sentivo le gambe a pezzi,forse non era stata una buona idea farmi il tragitto da casa a scuola a piedi,anzi direi che era stata una pessima idea,tutto sommato camminare fa bene. A ma chi prendiamo in giro?

Guardai l'ora nel mio telefono erano le 7:39 mancava ancora un po' di tempo all'inizio delle lezioni perciò decisi di andarmi a comprare un altro pacchetto delle mie fidate malboro.
Mi alzai,attraversai la strada,quando il mio sguardo si puntò su due ragazzi che parlavano.

Quella chioma arancione scuro,quelle lentiggini spruzzate su quelle delicate guancia così pallide,quegli occhi verdi da far invidia. Quella voce così soave e così bella a sentirla,era ovvio che fosse lui.
Era ovvio che fosse Tom.

Ho sentito voci che sia stato bocciato due o tre volte. Sono passati due anni dalla morte di Leo. Da lì non l'ho più visto.
Dopo che mio fratello morì,ho sentito che Tommaso aveva iniziato a drogarsi pesantemente,il che lo fece allontanare per un anno, causando così la sua prima bocciatura,la seconda volta per scarso interesse verso lo studio. Quindi eccolo qua, a rifare la quarta.

-

Stavo salendo le scale dirigendomi in classe.
Dopo aver visto Tommaso da lontano non avevo pensato minimamente ad andarlo a salutare,perciò ero andata a prendere il mio pacchetto di Malboro.
Stavo salendo le scale e se la memoria mi era ancora buona alla prima ora avevo matematica.

Ho sempre amato la matematica,fin da bambina era una passione presente sia da parte mia sia da parte di Leo.
Lui era un fenomeno. Frequentava anche lui l'Avogadro,per questo decisi di andare in quella scuola,mio fratello me ne aveva parlato così bene descrivendone ogni minimo dettaglio,iniziò col parlarmi delle aule immense alla palestra magnifica e spaziosa ricca di spalti, per finire di parlarmi del bar della scuola.

Ricordo che Leo,mi portava qualche brioche da lì,quei dolci preparati li erano un qualcosa di sublime.
Mio fratello però,bastardo qual era me ne portava uno ogni tanto,ed ogni giorno si vantava di quanti triangolini mangiasse e di quanto fossero sublimi.

Leo però,si era lasciato trasportare il primo anno di superiore,trasportare dagli amici come Tommaso.
Tommaso aveva una qualche influenza su mio fratello,nel senso positivo era lui che gli faceva provare le sigarette elettroniche, o faceva le feste nella sua villa.

Una cosa che apprezzavo di quel ragazzo era che non avesse coinvolto mio fratello nel circo della droga, perché Tommaso fumava qualche canna e forse prendeva sostanze anche più forti di quelle.

Senza accorgermene ero entrata nell'aula,tutti erano già al loro posto,il che non mi stupì,dato che erano le 8:03 e la professoressa era sempre in orario.

La professoressa era in piedi e mi guardava con un'espressione maligna
Avrei tanto voluto riempirla di schiaffi,da quanto mi stesse sul culo quella professoressa.

Feci finta di niente ed andai a sedermi sul fondo della classe,ma nell'esatto momento in cui stavo per sedermi la professoressa Maddox iniziò a dire:
-È possibile,che lei non può mai arrivare puntuale? Sono tre anni che aspetto il giorno in cui lei non arrivi in ritardo,ma sto perdendo le speranze- mi fissò,con quel suo viso da prendere a schiaffi.

Tutti gli occhi della classe erano puntati su di me,e stavo perdendo la pazienza.
-Beh? Non dice niente?- la sua voce aveva un timbro troppo acuto per i miei gusti
-Ha ragione lei,credo che faccia bene a perdere le speranze- le dissi senza degnarla di uno sguardo prendendo il mio libro ed il mio quaderno dallo zaino
-Ora basta! Mi ha scocciato questo suo comportamento da scolaretta ribelle,non ne posso più. Siamo in una scuola superiore e qui ci mandano la gente adulta! Non capisco come lei possa essere infantile e sfacciata,sono davvero stufa del suo comportamento! E se non si impegnerà quest'anno le assicuro che sarà bocciata!- urlò quell'ultima frase,rossa in volto.

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