Durante il tragitto per tornare a casa,pensavo e ripensavo a quei occhi scuri quasi quanto i miei se non di più.
Ormai ero di fronte al portone del palazzo,perciò buttai a terra la sigaretta ormai terminata che però tenevo anche fra le labbra.
Da bambina ho sempre odiato il fumo,anche solo sentirne l'odore mi provocava la nausea ora invece non potevo farne a meno.Presi una gomma da masticare tanto per togliere il gusto di fumo,dato che i miei genitori non sanno che fumo, ma non se ne accorgerebbero mai,nemmeno se gli mettessi il mio pacchetto di Marlboro sotto agli occhi.
Aprii la porta di casa quando sentii delle risate oh dio,ora mi tocca anche la zia
-Tesoro,sei tornata- mi disse mia madre con un sorriso stampato sul volto.
Non potei fare a meno di fare una smorfia all'udire quel 'tesoro',perché fingeva ancora che le importasse qualcosa di me,quando in realtà non è vero?Perché fingeva difronte agli altri che noi fossimo una famiglia perfetta quando non lo eravamo affatto,perché fingere mi chiedo.
-Sì,ehm,vado a riposare sono stanca - le dissi cercando di liquidarla
-No tesoro asp..- non la lasciai finire che chiusi la porta del salotto e attraversai il corridoio.
Però c'era qualcosa di diverso,la porta della camera da letto di Leo era aperta..no,non lo ha fatto davvero.Aprii di scatto la porta vedendo la zia sistemare i suoi vestiti nei cassetti,e la roba di Leo dov'era? Dov'era la roba di mio fratello?!
-Che stai facendo?!- quasi urlai
La zia ovviamente non aveva notato la mia presenza in quella stanza,perciò al sentire la mia voce si spaventò.
-Che ci fai qui?- le risposi con un tono di voce ancora alto
-Jenna..- cercò di richiamarmi mia madre.
-Che ci fa nella stanza di Leo?-
-Pensavo che ti saresti arabbiata se l'avessi fatta dormire nella tua camera e..-
-Mi sarei arabbiata se l'avessi fatta dormire qui! Cosa.. dov'è la roba di Leo?-
-Jenna..-
-Dove cazzo è quella fottuta roba?!- urlai in preda al nervoso,stavo scoppiando. Non c'è la facevo più, come aveva potuto togliere la roba di mio fratello? Di suo figlio! Io..io non la capisco.
-Jenna calmati-
-No!no,no,no! Non dirmi di calmarmi okay?! Non ci provare.
-Tesoro..-
-No! Non chiamarmi tesoro! Perché io per te non sono niente e lo sai bene! Io per te sono solo una sconosciuta come tu lo sei per me! Quindi basta mentire basta chiamarmi tesoro,quando per te non sono nulla!- urlai ancora.
E non mi aspettai questa relazione da parte di mia madre.Stava piangendo,i suoi occhi scuri si erano riempiti di lacrime diventando rossi.
Ma anche se stavo vedendo mia madre piangere per quello che le dissi, quella situazione non mi scosse per niente. Non provai nulla,anzi forse un po' di piacere lo provavo.Presi dei soldi ed uscii, dalla camera di mio fratello.
-Jenna non andare..-
Non le risposi neanche. Presi le chiavi ed uscii di casa.
Sentivo i nervi a fior di pelle e sapevo che se non fossi uscita da quella casa sarei scoppiata.Dio,quanti pensieri avevo per la testa.
-Sta attenta!- mi urlò un uomo in macchina abbassando il finestrino.
Mancava solo questa oggi,l'esser quasi investita.-Jenna sali- a quella voce mi girai.
E no,non poteva succedere per davvero. Che cosa voleva adesso Tommaso?
-Ho da fare.-
-Ho detto di salire,ora.-
Devo ammettere che quel tono che ha utilizzato mi ha messo paura,e sapevo che fosse arabbiato perciò obbedii.
Salii dietro la sua moto,e mi passò il secondo casco di cui era a disposizione.-
Lo vidi fermarsi nel parco vicino alla nostra scuola. E non capivo nemmeno il motivo del perché mi avesse portata qui,sa che ci sono troppi ricordi che mi legano a questo posto,e se vuole farmi stare male ci sta riuscendo.
-perché siamo qua?- gli chiesi
Nessuna risposta. Tipico di Tommaso.
Lo vidi tirare fuori dalla tasca posteriore dei suoi jeans una scatolina in metallo..Flashback
-perché mi hai portata qui?-
-uhm,volevo stare un po' da solo con te ed i bagni della scuola sono sempre più affollati- mi disse estrando la sua scatolina di metallo.-Che cos'è?-
-Qui tengo le canne già pronte- mi rispose semplicemente
-Ah-
-Sai già che fumo le canne,perché ti stupisci?-
Dal tono che usò potei capire che oggi per lui non era giornata.
-Niente,senti..ho freddo io entro- gli dissi.
-Fai come ti pare-
E quella frase mi fece più male di un pugno tirato in faccia.Flashback
Questa volta però non erano semplici canne.
Lo vidi mettersi un po' di polverina nella mano,dato che non c'era una superficie pulita dove posarne un po'
Lo vidi sniffare un po' per poi rivolgermi uno sguardo veloce-Non guardarmi così.- mi rimproverò
-Come ti starei guardando?-
-Come se fossi uno schifo.- e quando sollevò lo sguardo,per far incontrare i nostri occhi,potei vedere nei suoi occhi un luccichio.
Non capii bene di cosa si trattasse prima che si avvicinò a me
-Anche tu eri come me,adesso. Ora capisci perché l'altro giorno te ne ho negato un po'. Si vede nel tuo sguardo che sei arabbiata perché ti ho portato qui,e perché mi drogo anche ora.-Aveva fatto centro.
Mi dava fastidio che Tommaso si drogasse ancora.-Credi a quello che vuoi- eppure non avrei mai potuto dirglielo che mi faceva male vederlo drogarsi. Ancora
-Andiamo-
-Dove?-
-A casa- prese una pausa per poi dire -mia-.-
-Se vuoi farti una doccia..o non so,comunque fai come vuoi - mi disse.
Ignorai quello che mi disse per chiedergli se c'era qualcuno a casa.
Per fortuna mi disse di no,o forse non era tanto una fortuna.
Passare una notte insieme con Tommaso mi mancava,ma a ripensare a quei ricordi non potei fare meno che sentirmi male.-Sì,avrei bisogno di una doccia-
Lo vidi annuire per poi salire le scale.
Lo seguii fino alla camera di sua sorella Anna. Mi mancava parlare con lei.
Forse mi mancava la mia vita precedente.-Tieni,tu e Anna avete la stessa taglia,da quel che ricordo credo che ti vadano bene questi- e mi porse una canottiera e dei pantaloncini.
Stiamo scherzando? Siamo in inverno e mi da questi vestiti?.
-Siamo a dicembre non a giugno.-
-La roba invernale è in soffitta e non ho voglia di andarci o metti questi o dormi nuda- disse con un ghigno sul volto.
E per quanto quella frase potesse essere presa come uno scherzo,so che a Tommaso avrebbe fatto più che piacere che io dormissi in intimo.Gli presi la roba dalle mani e mi diressi nel bagno,che era nella stanza di Tom.
Mi spogliai dei miei vestiti buttandoli in un angolo remoto del bagno stavo per mettermi sotto la doccia quando sentii bussare.
-Jenna devo andare in bagno.-sbuffai.
-Tom non hai un altro bagno? - risposi frustrata
-Cazzo Jenna se gli altri bagni fossero aperti andrei in quelli no? Ma hanno chiuso tutto,ora se non ti spiace vorrei venire in bagno quindi apri la porta.-Presi un asciugamano e lo avvolsi attorno al mio minuto corpo e poi aprii la porta.
-Grazie-
Rimasi impalata a guardarlo.
-Devo pisciare,esci o mi guardi? A me non cambia- ed eccolo la il suo ghigno stampato sul suo bel faccino.-Non è niente che io non abbia mai visto-
-Allora puoi toglierti l'asciugamano,anche io ho visto tutto di te.-
Dopo quella frase, andai verso la doccia,aprii l'acqua mi tolsi l'asciugamano di dosso ed andai sotto l'acqua.Sentivo il suo sguardo bruciarmi la schiena.
Sentivo,da come mi fissava che mi desiderava, tanto come io in quel momento desideravo lui.
Poi due mani si posarono sui miei fianchi.Anche se l'acqua calda attraversava il mio corpo, potei sentire i brividi quando Tommy posò le sue mani sui miei fianchi.
Mi girai verso di lui e non potei fare a meno di fissargli le labbra.
E non ci volle molto prima che esse si unissero alle mie,come sempre,alla perfezione.-
SALVEE,
oggi doppio aggiornamento eheh
Vorrei tanto che voi commentaste affinché io possa capire se la storia vi piaccia, se avete qualche dubbio potete farmi delle domande nei commenti ed io sarò più che felice di rispondervi.
-stef.xx
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Sister
RomanceJenna è cambiata dopo la morte di suo fratello. Sono passati ormai due anni ma lui le manca,troppo. Si sente vuota senza suo fratello. Forse qualcuno riuscirà a cambiarla,a starle a fianco. Dedico questa storia alla mia migliore amica,che è sempre r...