Ricordi

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In questo capitolo si parlerà del passato, questo capitolo è basato sulla storia di Jenna e Tommaso
Spero che vi piaccia,un bacio
-stef.xx

Aprii la porta, ed eccoci entrati nella mia villa
-Rimango sempre spiazzata alla vista della tua immensa casa,o per meglio dire 'villa'- disse Jenna facendo le virgolette alla parola villa
Che poi aveva ragione,il fidanzato di mia madre aveva comprato questa villa che si trova sulle collinette vicina alla mia scuola,beh vicina non tanto, da casa a scuola o viceversa ci impiego almeno un'ora. Comunque,la casa ha due piani, una casetta nel giardino per i domestici,una casetta per i cani perciò dato che abbiamo 5 cani,di cui 3 labrador e 2 pastori tedeschi, possediamo un giardino abbastanza grande nella quale loro possano giocare e gironzolare indisturbati.

-Oh non esagerare- le dissi chiudendo la porta a chiave e dirigendomi in cucina per bere un bicchiere di acqua ghiacciata
-Non esagerare? Mi vuoi dire che questa non è una villa? E poi mi piace,è spaziosa,grande..e se stiamo in una stanza da soli nessuno ci sente- mi sussurrò all'orecchio mordendomi poi il lobo.

Mi girai e la vidi sorridere.
Dio, quanto amavo quel sorriso, amavo quella ragazza.
Amavo quel suo modo di essere impacciata e timida, amavo quando sorrideva. Amavo i suoi occhi scuri che coi miei creavano un contrasto pazzesco. Amavo il suo corpo,il suo carattere. Io amavo lei.

La presi per i fianchi e la feci appoggiare all'isola della cucina.
-Uhm,la situazione mi piace- disse sorridendo,per poi avvicinarsi a me e mettere le sue piccole e delicate mani sulla mia nuca affinché potessi avvicinarmi a lei.
Mi baciò,fece combaciare perfettamente le nostre labbra,e nessuno sa quanto siano perfette le sue.

Jenna ha le labbra né troppo piccole né troppo grandi,al punto giusto,carnose e rosee. Picchiettai la mia lingua sul suo labbro inferiore e lei schiuse le labbra così da potermi far esplorare la sua bocca con la mia lingua.

Ed ecco che iniziò la danza delle nostre lingue di cui solo noi conoscevamo i passi, io rincorrevo la sua e lei lo stesso.
Mi staccai per riprendere fiato,e intanto portai le mia mani sotto la sua maglietta.

Iniziai a baciarle il collo,all'inizio le lasciai dei baci umidi,poi inizia a mordere la pelle per poi succhiare.
Un piccolo gemito uscì dalle sue labbra,e mi sussurrò 'sarà meglio andare in camera tua' perciò annuì

La presi in braccio a modo di sposa,e la sentii ridere. La sua risata per me era come una droga. Sublime,ti faceva stare bene,sempre. E senza non potevi farne a meno.

Ecco che cos'era per me Jenna.
Una droga,una droga di cui io ne avevo assunto abbastanza,abbastanza da farmi diventare dipendente dal suo modo di parlare,dalla sua risata,dai suoi occhi,dai suoi baci,dai suoi sorrisi,da lei.
Perché lei per me era tutto.

Tirai un calcio alla porta in modo che si aprisse per poterci entrare
-Come sei..uhm fammi pensare ad un aggettivo adatto eh- mi disse prendendomi in giro
-zitta antipatica,e magari invece di pensare all'aggettivo pensa a baciarmi- le dissi scherzando
Sì avvicinò a me,e posò una mano sul mio petto,al suo tocco il mio corpo si riempì di brividi.

-Come sei impaziente..- e detto quello iniziò a baciarmi il collo.
Riportai come prima le mie mani sui suoi fianchi e la feci stendere sul letto.
Dopo avermi lasciato un succhiotto sul collo, afferrò fra i suoi denti il mio labbro inferiore

-E tu come sei aggressiva- le dissi ridendo e passandomi una mano tra i capelli arancio scuro
-Però ti piaccio lo stesso- si morse il labbro inferiore e sapeva che io andavo di matto quando faceva così.
Era incredibilmente ecitante
Sì mise in ginocchio per poi mettersi seduta sulle mie gambe, facendo scontrare le nostre intimità.

-uhm può darsi- le risposi
La vidi farmi un sorriso malizioso,per poi posare le sue mani all'estremità della mia maglia per sfilarmela.
Tolta la maglia iniziò a fare dei cerchi concentrici sui miei pettorali per poi lasciarvici sopra dei soffici baci.

Riprese a baciarmi,le mie mani si posarono sui suoi jeans che tolsi molto facilmente per poi infilarsi sotto la sua maglia, dove le sfilai il gancetto del suo reggiseno.

Fece scivolare le bretelle fino ai gomiti, e la mia mano andò a massaggiare il suo seno prosperoso.
Un altro gemito uscì dalle sue labbra.
Le tolsi la maglia e la feci sdraiare sotto di me.

Mi allungai al cassetto e tirai fuori una bustina argentata.
Mi tolsi i jeans abbassando anche i boxer e mi infulai il preservativo.
Aprii maggiormente le gambe di Jenna e mi vi posizionai.

Entrai in lei dolcemente. Non era la prima volta che io e Jenna facevamo l'amore,anzi credo che sia la terza o la quarta.

Le mie spinte aumentarono poco alla volta,e l'eccitazione cresceva maggiormente a sentire Jenna gemere

-Ah..Tom- la sua voce era strozzata segno che era quasi al limite.
Anche io ero al suo stesso punto.
Diedi qualche altra spinta ma queste volta più decise, sentivo che ero al limite. Feci ancora due spinte e venimmo tutte e due dicendo i rispettivi nomi dell'altro.

Mi accasciai al suo petto dalla stanchezza,e lei posò una mano sui miei capelli.
Alzai lo sguardo mi avvicinai al suo viso e dopo averle lasciato un bacio a stampo sulle labbra le sussurrai un 'ti amo' a cui lei rispose arrossendo e dicendo 'anche io'.
Uscii dolcemente da lei e mi misi al suo fianco,la attirai a me affinché posasse la sua testa sul mio petto e potesse riposare.

E non ci volle molto prima che lei si addormentò dalla stanchezza.
Era così bella, la sua pelle pallida, le sue guance così morbide,il suo naso all'insù e le sue labbra rosee e perfette.

Questa ragazza non ci aveva impiegato molto a prendere un posto importante nel mio cuore,e sentivo di amarla davvero. Sentivo di amare quella ragazza così innocente che ora riposava sul mio petto. Sentivo di amarla come mai avevo amata nessuna.

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