15. CHANGE

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[LUCY'S POV]

«Tu VERRAI a quella festa Lucy, chiaro?»

«Lasciami in pace Joy, ti ho già detto che non mi va.»

«Ma ci saranno tutti, ci sarà anche Derek!»

«Un motivo in più per restare in camera mia a mangiare cibo spazzatura.» Joy sospirò esasperata.

«Maledizione Lucinda, devi smetterla di estraniarti dal mondo esterno in questo modo perché non ti aiuterà.» ridacchiai.

«Ah e da quando la ragazza che si fa chiamare "death" la pensa in questo modo? E non chiamarmi col nome per intero, è odioso.»

«Da quando una tizia alta quanto il mio comodino mi hai aperto gli occhi.»

«Io?»

«Ricordi cosa mi hai detto alla festa in piscina? Quando mi avevi convinta che Smilzo non mi meritasse e che non dovevo piangermi addosso? Be', quel giorno mi hai illuminata davvero, è da un po' che ci penso e ho preso la mia decisione: voglio cambiare.»

«Cosa?!»

«Esatto. Sono stanca di correre dietro alle persone, soprattutto dietro ad un insulso ragazzo che mi fa star male e nemmeno se ne accorge. Addio depressione, addio solitudine e addio sfigataggine estrema. E tu mia cara Lucy, seguirai le mie orme.»

Verso le 17:00 ci dirigemmo in quella che era stata la casa di Joy prima che si trasferisse all'università, non sapevo perché mi avesse praticamente trascinata lì, mi anticipò solo che saremmo andate a casa sua per vedere una persona e che dovevo portare un borsone con alcuni dei miei vestiti. Joyce suonò il campanello e dopo pochi secondi la porta si aprì rivelando una ragazza alta, dai lunghi capelli rossi e vestita in modo impeccabile, e a meno che non l'avesse concepita a dieci anni, quella non poteva di certo essere sua madre.

«Finalmente siete arrivate, vi stavo aspettando! Tu devi essere Lucy, Joy mi ha parlato tanto di te.»

«Ehm, s-sì. Piacere di conoscerla.» ero imbarazzata e mi sentivo fuori posto.

«Ho ventisette anni, dammi del tu!» sorrise mostrando i suoi denti bianchi e perfetti.

«Claire, lei è Lucy, di cui ti ho già abbondantemente parlato. Lucy, lei è Claire, mia sorella maggiore, nonché proprietaria del più grosso guardaroba che tu avrai mai la possibilità di vedere. Compra vestiti ogni giorno.»

«Oh, capisco. Ma cosa centra lei con la fest...» Claire ci trascinò dentro.

«Oh non perdiamo tempo in chiacchiere, forza entrate!»

Entrammo in casa ed era davvero splendida.
Era abbastanza grande e con un arredamento moderno, aveva delle scale che portavano al piano di sopra e di fronte a me c'era una porta scorrevole in vetro dove si poteva vedere il giardino.

«Voi cominciate a salire in camera, io prendo qualcosa da bere.» seguii Joy mentre Claire si dileguò in cucina e entrammo in camera sua.

Rimasi senza fiato quando notai l'enorme armadio spalancato con tanti di quei vestiti che, se non c'era la città di Narnia dentro per tenerli tutti, non poteva esserci altra spiegazione. Mentre su uno scaffale, aveva un'infinita collezione di trousse di tutti i tipi, sembrava essere esplosa una boutique mobile lì dentro.

«Che ti dicevo? È super attrezzata, è la persona che farà al caso nostro.»

«Sì ha tantissime cose ma...non capisco come possa aiutarci.»

«Oh, sveglia Lucy! Ci sistemerà per la festa di questa sera e ci darà qualche dritta generale. Stasera farai mangiare a Krista quelle sue arie di superiorità che tanto si da, vedrai!»

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