Tutto si complica.

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17 marzo 2012.
Sabato, il giorno più faticoso per me.
Non riesco a sopportare il fatto che il sabato devo andare a scuola. Dio.
L'unica cosa bella è che sto con Matteo anche la mattina. Aww *-*
Fortunatamente il sabato entro alle 8 e esco alle 12 quindi sono pochissime ore.
Alla ricreazione scesi in cortile e c'era Matteo con i suoi amici, mi avvicinai e lo salutai "possiamo parlare?" gli dissi.
"Un attimo" mi rispose e riprese a parlare con i suoi amici.
Io mi allontanai e lo aspettai al muretto.
Dopo poco arrivò.
"Ma ieri poi? Che è successo? Sta bene tua mamma?"
"Sisi tranquilla..." rispose guardando altrove.
"C'è qualcosa che mi devi dire? Ti vedo strano" chiesi io...
"Nono tranquilla"
Io tutto ero tranne che tranquilla...
Non mi fece rispondere che subito ricominciò a parlare...
"Senti, stasera usciamo okay?! Andiamo in piazza. Fatti trovare in piazza alle 20.30, prendiamo un pezzo alla pizzeria in piazza se hai fame. Adesso vado a stasera amore." mi baciò e se ne andò.
È impossibile capire quel ragazzo.
Sono sicura che stasera qualcosa non va, sono sicura che finisce che litighiamo.
Non lo racconto neanche a Marta che sennò finisce che litigo anche con lei.
Tornai a casa, decisi di uscire il pomeriggio con Marta, Elena ed altre e poi la sera con Matteo.
Il sabato a casa non riesco a starci.
Si erano fatte le 20 e cominciai ad andare verso la piazza principale, salutai Marta, Elena e le altre e andai in piazza.
Arrivata lì vidi gli amici di Matteo, li salutai e chiesi "ma Matteo?" e loro " Matteo oggi non usciva, ha detto che non si sentiva bene"
Ci rimasi di merda.
Davide, un amico stretto di Matteo mi disse "ma perché lui ti aveva detto di farti trovare qui?"
"Eh si. Io quel ragazzo non lo capisco. L'urto ti giuro. Me ne vado a casa che è meglio" risposi io incazzata.
"No aspetta adesso lo chiamo io, se davvero non viene stai con me"
Lo chiamò "pronto? Matteo sono Davide, ma dove stai? Io sto qui in piazza ad aspettarti" Matteo dall'altra parte rispose " ah devi stare a casa? Qua c'è Francesca,le avevi detto di farsi trovare qui. Me la tengo io fra. Non ci si comporta così, poverina."
Rimasi a bocca aperta, preferiva litigare con Matteo e rimanere con me? Oookay.
Riattaccò.
"Mi dispiace Matteo non esce... Ma te non te ne andare, stai con noi, vedrai che ti diverti"
Rimasi e siamo stati tutta la serata a ridere, non stavo così bene da tanto tempo.
Sono amici fantastici e Davide è davvero dolce.
*-*
Matteo stavolta me la paga.
Non si accorgerà neanche di quando andrò via.
Buonanotte.

19 marzo 2012
Domenica non ho scritto per niente a Matteo e neanche lui si è fatto sentire.
Non so cosa gli prende, non so che succede, non ci capisco più nulla.
Mi sento una merda perché tanto quella presa per il culo sono sempre io, quella che si fa i problemi sono io.
Voglio andarmene da qui.
Andai a scuola e mi misi vicino a Marta, le raccontai di sabato e lei si incazzó "te l'avevo detto che te l'avrei detto"
Annuí.
Non avevo neanche più le parole.
Alle 11 come sempre c'è la ricreazione, siamo scese giù in cortile e c'era Matteo con i suoi amici sulla scala a sinistra.
Scesi sulla scala a destra, non volevo farmi vedere.
Mi aveva vista ma non mi aveva salutata.
Non me ne importa più nulla. Di stare male per tutti questi pezzi di merda ne ero davvero stufa.
Mi misi sul muretto insieme a tutta la mia classe.
Ad un certo punto io ero girata di spalle ad accendere una sigaretta e mi sentì toccare la spalla.
Mi girai e trovai Matteo.
Appena mi vede con un sigaretta me la prese e se la mise in bocca.
La ripresi girandomi di nuovo di spalle.
"Che hai fatto? Che novità è che fumi?" mi chiese Matteo ridendo.
Non risposi e continuai a fumare.
" Francè perché non rispondi? Che è successo?"
Continuai a non rispondere.
"Ma vaffanculo." urlò Matteo andandose.
Tutta la mia classe rimase in silenzio e subito dopo "che è successo? Che succede Francè? Avete litigato? Che succede?"
L'urto.
Mi limitai a dire "niente piccoli litigi normali ahaha" e riprendemmo a fumare tranquillamente come se nulla fosse.

---
Per la prima volta vidi Francesca decisa e ferma.
Non si era girata e non aveva risposto a Matteo.
Aveva cominciato a fumare, non so neanche per quale motivo ma lo faceva.
Mi dava fastidio perché so benissimo che fumare non porta a nulla, a cosa serve?!
Bha.
Contenta lei.
Io l'avevo avvertita.

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