Capitolo Terzo (seconda parte)

1.4K 144 7
                                    

Audrey premette invio con una certa titubanza. Quasi si sentì in colpa e timorosa per averlo fatto. E se era veramente uno squilibrato come sosteneva Emilian? Stava rischiando troppo.

L: - Mi amareggia molto questa richiesta. Denota scetticismo e poca fiducia in quello che le dico. Vuole vedere per credere, non è così? Mi dispiace ma non posso continuare a conversare con lei a queste condizioni. Adieu, ma chère –

A: - No, aspetti un secondo. Perché è così selettivo? Ha ragione, sono in parte scettica ma dall'altra voglio capire da dove arrivano queste emozioni e sensazioni così forti che senso in merito a tutto questo. Se lei non si fida di nessuno, come posso io fidarmi di lei? –

L: - Non può infatti. Lei non si può fidare perché non sa ... non ha visto quello che sono in grado di fare con la mia natura –

Sentì montare dentro di sé una rabbia che non sapeva da dove fosse generata.

A: - Queste sue fughe non sono altro che barriere. Lei ha solamente paura dei sentimenti. È per quello che non si vuole far vedere. Addio quindi-

Spense il computer, indispettita dal comportamento dell'uomo. Non capiva perché si fosse arrabbiato così tanto a quella richiesta. Doveva essere sicuramente un ciarlatano.

Nel pomeriggio si ritrovò un lungo messaggio in Skype.

Ma chère, la saluto con riverenza e rispetto. Lei, in così poco tempo è riuscita a capire la mia essenza. Certo, io temo le emozioni, che in passato mi hanno distrutto. Ma vede, io sto in tutti i modi, cercando di salvaguardare lei da una vita che la macchierebbe per sempre. Non è giusto imporle questo con la mia conoscenza. Quindi, se vorrà, potremmo continuare a sentirci, ma senza possibilità alcuna di vederci. Nemmeno remota. Altrimenti questo sarà un addio.

Son, J.


Passarono un paio di giorni prima che potesse nuovamente accedere al portatile. Non appena si collegò a Skype vide il "vampiro" in linea.

Il suo cuore fece un tuffo. Stava aspettando lei, se lo sentiva. Tuttavia non la cercò. Lui giocava con lei e lei avrebbe fatto altrettanto.

Sentiva l'impulso di scrivergli ma resistette fin quando non vide lampeggiare la finestra della chat. Era lui.

L: - Ma chère. Ha ricevuto la mia lettera virtuale? –

A: - Si, pensavo che fosse un addio ... -

L:- Lo credevo anch'io. Anzi, lo credo tutt'ora –

Audrey non sapeva come rispondere e perciò lo tenne sulle spine.

A: - Già ... -

L: - Quindi è un addio? Sa, sono stati due giorni colmi di un'emozione che non provavo da tanto tempo: l'ansia.

A: - Ansia per cosa? –

L: - Temevo di averla persa. Mi sono ritrovato piacevolmente colpito nel sentirmi compreso da qualcuno dopo così tanto tempo. Mi è mancata –

Audrey rimase spiazzata da quanto lesse. Non se l'aspettava quella confessione a brucia pelo.

L: - Le devo dire un'altra cosa importante. Io non mi chiamo Lestat. Il mio nome è Jilian -

A: - Non le chiederò perché mi ha mentito. Voglio tenere il dubbio per non incorrere in qualche suo gesto d'ira –

Parlarono ancora per ore ed ore. Audrey decise che quello non sarebbe stato un addio. Entrambi lo decisero. 




Sine Anima [disponibile Formato Ebook E Cartaceo] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora