Capitolo 11

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<<Pronto?>>
Non sento nessuna voce parlare dall'altra parte, così penso che abbiano sbagliato, quando sto per richiudere la chiamata sento esclamare
<<Oh Mad!>> è come se si sforzasse a cambiare voce, ma è sicuramente un ragazzo si sente benissimo lo stesso.
<<Chi sei?>> dico aggrottando la fronte
<<Oh tranquillizzati>> sento dire da una voce femminile in sotto fondo e ride.
Resto in silenzio aspettando che dicano qualcos'altro.
<<Stai attenta!>>
Attenta? Ma a che cosa? E perché?
<<Non ti fidare di Louis!>> sento dire sempre dalla ragazza, è ubriaca marcia.
<<Cogliona!!>> sento sussurrare il ragazzo alla ragazza che mi ha appena detto di non fidarmi di Louis.
<<cos..>> dico ma in quel momento cade la linea.

Angelica mi guarda perplessa, ma io le dico che hanno semplicemente sbagliato numero.
Però hanno detto Mad e poi parlavano di Louis di certo non è una coincidenza.
Perché mi hanno detto di non fidarmi di Louis?  Cosa c'entra quel ragazzo!?
Lascio stare quella telefonata di certo non mi rovino la serata con la mia migliore amica per dei cretini che fanno scherzi telefonici.

Io e Angelica ci mettiamo a guardare un po' di televisione nel lettone insieme come quando eravamo piccole.
<<Stai attenta a quel ragazzo comunque, Louis per quanto me ne hai raccontato è un cazzone>> pure lei, bene...
<<Hai ragione>>
Dopo qualche minuto ci infiliamo sotto le coperte e ci mettiamo a dormire, la sua abitudine è sempre la stessa quella di dormire addosso a me, le cose non cambiano mai.

Domani è già lunedì e sta sera devo rientrare al college.
Io e mia mamma decidiamo di passare la domenica a fare un po' di compere in un centro commerciale qui vicino a casa nostra.

<<Andiamo da Jennyfer, ci sono delle nuove felpe>> mi informa mia madre, è più ragazza lei di me davvero.

Uscendo dal negozio ho comprato dei nuovi jeans e molte felpe tra poco è novembre e inizia a fare freddo.
Andiamo a mangiare in una pizzeria e ci raccontiamo le ultime novità.

<<Tesoro, dovrei parlarti di una cosa>> mi dice mia mamma  guardandomi negli occhi.
<<Dimmi>>
<<Si ecco>>
Okay non so se preoccuparmi.
La guardo per incoraggiarla a iniziare a parlare, di solito ci diciamo le cose con la più naturalezza e adesso sembra tesa.

<<Bhe qualche giorno fa sono andata in banca per chiedere un prestito per pagarti in anticipo altri mesi per il tuo college, sono entrata in ufficio e me l hanno concesso, la signora poi mi ha invitata ad andare dal direttore per farmi firmare la clausola, bhe ho spiegato al direttore la causa dell' anticipo, mi ha detto che anche suo figlio studia li, poi abbiamo iniziato a parlare un po'>> si ferma per riprendere fiato poi continua
<<Ormai sono 7 anni che io non frequento più nessuno da tuo padre, quindi lui mi ha invitata a prendere un caffè e ho accettato, sono più o meno due settimane che ci sentiamo e frequentiamo>>

Non ci posso credere, pensavo a tutto ma non a questo, non me l aspettavo!
Bhe si sono contenta, però pensavo che dopo mio padre lei non avrebbe frequentato più nessuno.
Sono sinceramente sorpresa
<<Ah>> dico solamente.
<<È un bel uomo e sembra molto simpatico, lo sto conoscendo>>
Non so proprio cosa dire
<<Sono contenta>> accenno un sorriso
<<Era giusto che lo sapessi>>
<<Già, ci manca>> borbotto
<<Tesoro ti prego, poi se continua ad andare bene, vorrei che tu lo conosca>>
<<Certo>>

Al mio ritorno al college continuo a pensare al possibile compagno di mia madre e se la farà soffrire come ha fatto papà?
No! Non tutti sono delle merde mi sorprendo ancora di chiamarlo padre.
Se lei è felice lo sarò anche io, almeno ci provo.

Durante il viaggio mi rilasso un po' e ricevo un messaggio da Mike
<<Buon viaggio, mi raccomando aspettami che tra qualche mese arrivo al college>>
<<Grazie, non vedo l ora, è bello vedere una faccia che conosco da tanto al college:) >>

Appena arrivo in camera mia, disfo la borsa e mi metto a leggere un po'
<<Hei Madison, sei arrivata>> salta sopra il mio letto Danielle.
<<Si, da non molto>>
<<Allora com'è andata?>>
<<Bene, finalmente ho visto e passato un po' di tempo con i miei amici e ho passato del tempo con mia madre, te cos'hai fatto?>>
<<Sabato sera sono stata un po' alla festa e poi tutti insieme dopo siamo scesi giù in paese e abbiamo dormito in un albergo, tutti nella stessa stanza, dovevi vederci>> si mette a ridere.
<<Domenica eravamo ancora tutti sbronzi e ci siamo fatti solo un giro>> continua a spiegarmi
<<Oh, wow>> commento
<<Penso che sabato prossimo riscendiamo giù in città e dormiamo di nuovo tutti insieme, vieni con noi?>>
<<Non lo so...>>
<<Eh dai>>
<<Va bene verrò>>
<<Visto che non siamo più andate a mangiare fuori parliamo un po' adesso?>>
<<Oh già, si certo>>
<<Devo raccontarti un po' di cose>>
<<Bene inizia>> mi incoraggia.

Le racconto quando ero al parco cercando di studiare e poi ho visto Louis e che gli dovevo parlare del fatto di smetterla di giocare con me e che alla fine mi ha baciata di nuovo, ottenendo il risultato contrario.
<<Allora erano di Louis i succhiotti e non di Niall>> sghignazza.
<<Si>> abbasso lo sguardo per terra
<<Ecco perché ti tormentava così al bar>>
Gli racconto che l'ho visto fuori dal negozio in cui ero io, praticamente racconto la stessa bugia che ho raccontato ad Angelica.
Non so perché mi sforzo tanto a tenere "un segreto" di un ragazzo che detesto, solo che io quello che prometto faccio.

<<Non ci credo ti ha dato un passaggio in moto, per quanto ne so io non ha mai fatto salire nessuno sulla sua moto>>
<<Si me lo ha detto>>
<<E ti ha dato anche la sua giacca, wow>>
<<Cosa gli hai fatto?L hai mica drogato? È impossibile che sia stato gentile con qualcuno>> ride
<<Si ma penso che adesso sia lo stesso stronzo di sempre tranquilla>> la rassicuro
<<Non ho dubbi>>ride e mi aggiungo anche io
<<Non so cosa fare con quel ragazzo>>
<<Quando gli ridarai la giacca?>>
<<Non gli e la ridarò mai più, è così figa e tiene caldo, sembro una cattiva ragazza con quella giacca>> mi metto a ridere
<<Si va bene ti chiamerò Bad Girl>> ride anche lei
<<Appena lo vedo gli e la ridò>>
Ordiniamo dal Michael café del cibo ad asporto.
Nel frattempo mi preparo la cartella per le lezioni di domani.
Mangiamo e ci guardiamo un po' di tv
Sinceramente adesso sono più sollevata dopo averne parlato con lei e con Angelica anche se non ho detto proprio tutta la verità e mi sento un po' in colpa, però mi sento bene, mi ha fatto bene parlarne un po'.

Quando ho pausa tra una lezione e l'altra decido di approfittarne per andare a prendere il borsone per ginnastica
Quando sono nel corridoio per raggiungere la mia stanza, sento tirarmi bruscamente da un braccio e attapparmi la bocca fino a che non entriamo in uno sgabuzzino.
Gli mordo il palmo della mano che ha ancora sopra la mia bocca
<<Che cazzo vuoi!>> cerco di tirargli dei calci e pugni per farmi lasciare.
Lui mi afferra i polsi per farmi stare ferma.
<<Lasciami stare!>> urlo
Sono nel panico, chi è e che cosa vuole da me?
Sento attapparmi la bocca di nuovo momentaneamente e sento sussurrarmi nell orecchio <<Stai un attimo zitta>> mi percorre per tutta la schiena un brivido.
Quella fottuta voce, di nuovo.

 || Blue Dark - Louis Tomlinson ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora