Capitolo 19

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Lo sento sussurrare e mi devo avvicinare per sentirlo <<Perché mercoledì ti ho visto in giro per la città con un ragazzo che ci scherzavi, non so cosa mi sia preso e alla fine mi sono ritrovato sotto casa di Josh a sfogarmi>>
Cosa ha appena detto? È geloso?
Cerco di trattenere una risata per quello che ha detto.
<<Ero con Mike, un mio migliore amico>> lo informo con noncuranza
<<Ah>>
<<Sei geloso?>> chiedo sorridendo sfacciatamente come fa lui di solito con me.
<<Cosa? Certo che no>> dice di corsa
Io mi metto a ridere mentre lui mi guarda squadrandomi dalla testa ai piedi.
<<Invece lo sei>>
<<Ti ho detto di no cazzo! Non so cosa mi sia preso>>
<<E allora perché sei andato a fare a botte con loro dopo che mi hai visto con Mike>> il mio sorriso cresce ancora di più sul mio viso mentre spiego quello che lui mi ha appena detto.
<<Non sono fottutamente affari tuoi! E non sono geloso di nessuno, per me puoi uscire con chi ti pare, Niall, quello li Mike e se vuoi con tutto il campus, non me ne frega un cazzo>>
<<Come no, me lo hai detto un minuto fa che sei andato per me e Mike, quindi l unica ragione è perché sei geloso>>
<<Mad, Ma che cazzo ne sai! Ti ripeto che non sono affari tuoi >> farfuglia difendendosi iniziando a scaldarsi.
<<Scusa stavo scherzando dai, calmati>>
Non so veramente cosa pensare di quello che mi ha detto, è geloso sul serio?

Sabato mattina lo passo semplicemente studiando.
Mi scoppia la testa, devo portare troppe materie per lunedì, guardo l'ora e noto che è quasi ora di pranzo, decido di continuare ancora per un po', poi prendo la mia borsa ed esco per stuzzicare qualcosa.
Non ci sono tante persone dentro alla caffetteria del campus di fronte al mio dormitorio, prendo un toast e una coca cola e mi siedo in un tavolino vicino alla grande vetrata del bar.
Sono assorta nei miei pensieri e nei miei problemi quando sento da dietro due braccia magroline stringermi, quando mi giro scopro che si tratta di Hope, lei mi sorride e le faccio segno di sedersi con me al tavolo.
<<Come stai?>> mi chiede posando la sua borsa sull altra sedia libera.

<<Bene tu?>>
<<Diciamo>>
<<Che succede?>>
<<Ho avuto qualche problemino con il tuo amico Liam>>
<<Ti volevo giusto parlare di lui>> la informo mentre in testa mi ritornano gli occhi lucidi di Liam.
<<Allora eccomi qua, dimmi>> dice sospirando mettendosi le mani sotto il mento a conca per ascoltarmi attentamente.
<<Ho parlato con Liam>>
<<Ah>> dice subito rabbuiandosi, il suo sorriso adesso si è spento del tutto.
<<Mi ha detto tutto a partire dal bacio che vi siete dati quel sabato sera, fino a ieri che ti ha chiesto di uscire,ma che tu non hai accettato>>
<<Sembro davvero una stronza poi dopo che abbiamo passato quel sabato a coccolarci e che ci siamo baciati e adesso rifiutandolo, ma ho un motivo valido, giuro>>
<<Lo so>>

<<Lo sai?>>
<<Cioè si so che hai un motivo sotto, non so quale, ma so che c'è ed è quello che ho detto anche a lui>>
<<Non possiamo uscire insieme io e lui>>
<<Perché no?>>
<<Perché siamo così diversi...non potrebbe funzionare>>
<<Invece si, non bisogna essere uguali per stare insieme, anzi bisogna essere tutt'altro che uguali, la diversità completa due persone>>
<<Ma non posso, ci faremo solo del male e io voglio evitare di fare del male a Liam, quindi tanto meglio non iniziare proprio, io sono diversa caratterialmente da lui, poi passo sabati in discoteca bevendo e fumando, lui non è così anche se si è ambientato bene con tutti noi e se succederà qualcosa tra di noi, lui alla fine ci rimarrà male e ferito e non voglio>>
<<Non è così, lo dici perché non vuoi che alla fine sia tu che lui ci rimaniate male, vuoi proteggerlo da quello che succederà, ma questo potete anche impedirlo, potrebbe non succedere nulla e provare a conoscervi, non per forza stare insieme, provate a uscire qualche volta e vedete come va, non deve per forza succedere qualcosa, poi lui non è un bambino, capisce bene cosa fare>>

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