CAPITOLO 7 Donna soldato?

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Quando la porta si aprì apparve una sagoma in divisa, lo scrutai dal basso verso l'alto e poi mi alzai.
Entrai nella stanza dopo di lui e mi fece segno di sedermi.
"È un piacere " disse.
"Il piacere è mio" mentii.
"Sapere che una ragazza voglia ambire così in alto mi fa sorridere ma anche essere fiero del mio paese e del Führer".
Iniziavo a preoccuparmi e a pensare cosa potesse aver detto quel generale di me, visto che fingere mi avrebbe aiutato ancora per poco.
Quindi sorrisi con fare deciso.
"Il punto di arruolamento più vicino, dive potrai fare l'adeguato addestramento si trova a Salisburgo.
Ma prima parlami di te, voglio sapere che tipo di persona aiuterà presto la grande Germania" fece con un pizzico di ironia.
"Certamente" e mantenni la calma a stento "Sedici anni come sa e pronta a tutto per il mio paese. La nostra razza, pura, è ormai pronta per espandersi e dominare definitivamente".
Sperai con tutta me stessa che fossero le parole che voleva sentirsi dire e lui fortunatamente si alzò, mi fece cenno di seguirlo e mi congedò al mio finto padre con un "Bene. Generale, ottima scelta per la sua prole".

Trovai un momento per portare in disparte il soldato e chiedere chiarmienti: io sarei presto stata portata a Salisburgo per un addestramento militare!
"Sei fuori di testa? che vuoi farmi fare?! Non sopravvivo un giorno a Salisburgo!" cercai di trattenere le urla e lui rispose "Aspetta, fammi finire! Non arriverai mai lì, ci serve solo che preparino un elicottero."
"Da qui a Salisburgo non si va in elicottero, è troppo vicino..."-"Ma tu sei mia figlia e io sono nella posizione di poterlo fare. Ah già, anche perchè ti sei appena infortunata." La sua ultima frase mi fece pensare e un secondo dopo rabbrividire, poi caddi improvvisamente dalle scale affianco.

Il braccio sinistro di HitlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora