CAPITOLO 12 Le chiavi

113 6 0
                                    

Non avrei più saputo cosa avrebbe atteso il generale, ma forse un giorno lo avrei reso fiero di me come lo ero io di lui.

Vedevo piedi sfilare davanti a me con stivali diversi in base al grado dei militari, ma ecco passarne un paio diverso da tutti... c'erano degli intarsi d'oro.

Come una gazzella circondata da leoni, piano piano sgattaiolai fuori dalla stanza. Appena giunsi nuovamente nello scantinato, notai che il buco da cui ero entrata era chiuso da mattoni e l'uomo prima a terra non c'era più. Mi stavano cercando, e se la notizia fosse divagata, avrebbero potuto sospendere l'incontro.

Sentii dei passi avvicinarsi. Mi chiusi fulmineamente dentro un armadio pregando che a nessuno sarebbe venuta l'idea di aprirlo, e così mi salvai per un pelo.
Dentro quelle ante c'erano divise da cameriera, mi sentii in un film, come quelli che ero solita vedere con mia madre... in quei ricordi ambientati in un'altra epoca.

Uscii dalla stanza con una scopa in mano, iniziai a pulire per terra cercando un'uscita con la coda dell'occhio. Sembrava funzionare, i soldati non badavano a me, e intanto mi allontanavo verso una porta laterale.

Misi piede fuori e il mio cuore tornò a battere, i minuti più lunghi della mia vita, e non erano nemmeno finiti.
A lato del palazzo ci saranno state almeno venti auto! Come diavolo potevo sapere quale aprissero le mie chiavi?!

Sembrava ci fosse tumulto tra i militari, urlavano cose che non distinguevo, ma sentivo che la situazione stava destabilizzandosi.
Corsi vicino all'auto più lontana e mi ci nascosi dietro. Ecco fiumane di generali e tenenti uscire dal portone e dirigersi alle macchine, sarei dovuta essere dentro un bagagliaio in quel momento, ma non lo ero!

Fu un grande shock vedere in faccia il Führer per la prima volta, era decisamente brutto come nei libri di storia.
Notai che degli uomini a fianco a lui cercavano qualcosa, frugavano nelle tasche, nei borselli...
LE CHIAVI!
Le mie chiavi! Ecco qual era la macchina, ma certo, ne avevano solo una di chiave!
Alcune auto erano già partite, dovevo solo avvicinarmi a quella di Hitler per il mio passaggio.

Il braccio sinistro di HitlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora