capitolo 5

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Erano passate 2 ore da quel biglietto, credevo ne arrivasse un altro ma non arrivò dalla porta, dalla finestra chiusa.
-O mio dio che sia lodato- Dissi guardandolo uscire dalla porta di camera di Elena.
C'era scritto:

Bene Bene Bene... Vediamo chi vedo qui... una bella famiglia... Oh aspetta... ti volevo dire che queste sono il numero di lettere del mio nome ********. Non mi manchi Sofia... NON TI HO MAI VOLUTO!

Sapevo chi era... non lo vedevo da 2 giorni e già confessa tutto... Che imbecille...
Elena mi abbracciò e iniziò a piangere. -NON VOGLIO VEDERTI MORTA SOFIA! NON VOGLIO RITROVARE MORTI I MIEI GENITORI! QUEL BRUTTO IMBECILLE, FIGURA DI CACCA VIVENTE!- disse Elena. -Figura di cacca? Vabbè... un po' faccia da escremento ce l'aveva... hehehe... Che stupido... Jonathan... non ti ho mai adorato... - Dissi guardando il cielo.
Risentimmo il dlin dlon della porta, così i bambini si armarono e io presi un pezzo di ferro (metallo molto pesante che fa venire i calli e le dita rosse) appena vidi questa figura nera davanti alla porta glielo ho sbattuto in testa e in faccia (era morto... credo) sembrava respirasse.... infatti. Venne su con sangue da un occhio, bocca e naso. Sembrava Jeff the killer versione "TI FACCIO MORIRE DAVVERO ANCHE SE SONO UN GIOCO" quindi chiusi la porta con i loro 5 lucchetti. Ma una come Jonathan non si arrende... Spaccò le finestra e entrò... Mi fece svenire e mi porto al muro tenendomi per la maglietta -Ti piace giocare vero Sofia?! Non ti ho mai voluto bene sai?! TI HO ODIATO DA QUANDO TI HO VISTA! IO HO UCCISO TUTTI QUELLI CHE SONO VENUTI SU QUELL'ISOLA E UNA COME TE NON PUO' DI CERTO BATT...- Un calcio gli arriva in bocca mettendolo al tappeto, ripresi il mio pezzo di ferro ancora sporco e un coltello....


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