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POV.EMILY

Presi il caricatore del cellulare dalla macchina, e rientrai in casa, sotto lo sguardo vigile di Zayn.  Non sapevo il motivo, ma credevo di aver fatto colpo su di lui, ma cercai di non illudermi come le altre volte, in passato, con altri ragazzi.
Entrai in casa, attaccai il telefono alla presa e mi guardai intorno, cercando qualcosa da fare per far passare il tempo mentre mia madre portava la spesa in casa per riempire il frigo.
Mi misi sul divano, e cercai il telecomando del televisore, e non trovandolo sbuffai.

-Che hai tesoro?- chiese mia madre guardandomi.

-Dov'è il telecomando?

-Sul televisore.- mi disse mentre metteva le buste della spesa sulla sedia.

-Ah.

Mi avvicinai piano piano al televisore senza oltrepassare con le gambe il tavolino di vetro.
Schiacciai il botto di accensione sul telecomando, ma la televisione ormai aveva deciso di non accendersi dopo la trentesima volta che fu schiacciato.

-Mamma! Non va la tele!- urlai con voce stridula.

-Non urlare, il contatore è staccato. Quando finisco di sistemare e devo cucinare, vado ad attaccarlo.- mi disse senza problemi mia madre.

-Quindi... Il mio cellulare non sta nemmeno caricando?- chiesi nel pallone.

-No, sopravvivi anche senza di esso.- disse spiritosamente mia madre, e per concludere mi disse:
-Al massimo vai da Zayn e chiedo gentilmente di fartelo caricare.

La guardai male, cercando di trattenere  un urlo isterico.
Salì in camera, buttandomi a capofitto sul letto, cercando di non incazzarmi.
Ero sul punto di una crisi isterica:
Il mio cellulare non poteva caricare ed era ormai spento;
La televisione non andava per niente.

Pensai:
-Come cazzo facevano nel novanta a stare con poca tecnologia rispetto a questi tempi?

E mentre cercavo un modo per non morire di noia, sentì delle voci fuori.
Curiosa spostai la tenda, e cercai di capire, enza farmi vedere, chi fosse e cosa stesse succedendo.
Vidi Zayn che stava parlando animatamente con un ragazzo alto, magro e dai capelli biondi. Passarono dalle parole ai fatti, si presero a pugni.
Presa dall'ansia, andai fuori e trovai solo Zayn che si teneva il labbro sanguinante, appoggiato con le ginocchia a terra.
Mi avvicinai timida e rossa, e mormorai  un "stai bene?"

-Oh, sei te. Tranquilla, non è niente.- mi confortò Zayn alzandosi.

-Ma stai sanguinando.- mi avvicinai più a lui.

-Tranquilla.- disse senza guardarmi, e se ne andò dentro.

-Scusami se voglio aiutarti.- dissi tra me e me, poi rientrai con rammarico.

POV.ZAYN

-Com'è possibile? Prima mi fa il broncio e non mi calcola, e poi ? Cerchi di aiutarmi? Che cazzo ti frulla nella testa sciura? - pensai, la gente era proprio strana.

Mi vergognai molto quando mi feci vedere a terra con il sangue sul mio viso, mi era dispiaciuto che avesse visto tutto. Le si leggeva in faccia che fosse terrorizzata da quello che fosse successo. Mi diedi una sistemata e andai dalla signora Ander, per parlare con sua figlia.

-Oh, ciao Zayn. Hai bisogno di qualcosa? - mi chiese gentilmente.

-Dovrei parlare con sua figlia, posso? - le chiesi.

-Si certo, Emily è in camera sua proprio davanti alle scale in cima. Quei graffi? E quei lividi chi te li ha procurati?- mi chiese.

-Nulla, non è nulla stavo solo giocando con un mio amico ed è finita male.- inventai.

-Va bene.

La sorpassai e andai nella camera di Emily. Me la ritrovai davanti con le lacrime agli occhi e non si era accorta  della mia presenza nella stanza, dato che aveva le cuffie nelle orecchie e che la musica si sentisse lo stesso.
Mi sedetti su una sedia e la fissai in tutto il suo splendore.





Buon Natale! Scusatemi molto se ieri non ho aggiornato, il cellulare non aveva voglia di collegarsi al modem.
Spero solo che vi sia piaciuto, se si lasciate un voto. A 2 voti pubblico l'atto ve lo prometto ❤️🌺
Un bacione, Vero.🌺

Killer game. ||Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora