POV.EMILY
Mi offrì un gelato, poi mi riaccompagnò a casa.
-Mi sono divertito oggi, domani usciamo a pranzo? Così parliamo della nostra vita, per conoscerci meglio...
Ero felicissima che Zayn si fosse fatto avanti.
-Certo.- risposi.
Gli diedi un bacio a stampo ed entrai in casa.
Mi appoggiai alla porta sospirando felice, come una deficiente.
-Tutto apposto tesoro? - chiese mia madre vedendomi imbambolata sulla porta.
-Certo. Sai, incomincio ad amare questa città.- dissi facendola rimanere di stucco.
Salì in camera, e pensai e ripensai a tutto quello che fosse successo quella sera. Zayn era stato davvero molto gentile, e cercò in tutti i modi di non creare casini o di non mettermi a disagio.
Tra mille pensieri mi addormentai in un sonno profondo.
POV.ZAYN
Sapevo benissimo che quella ragazza mi avrebbe fatto impazzire, mi piaceva un sacco, non riuscivo a levarmi di dosso il suo sguardo, il suo viso, e soprattuto lei.
Non mi piaceva affatto quella sensazione, e se fossimo andati oltre saremmo finiti in un mare di guai. Perché esiste la legge? Perché l'età è così importante?
Mi sdraiai sul letto, avevo ancora il suo odore addosso.
Mi girai su un fianco e me la immaginai lì, accanto a me, sorridente più che mai.Chiusi forte gli occhi, e cercai di non far andare oltre la mia mente, chissà cosa avrei immaginato se fossi andato avanti.
Chiusi gli occhi e cercai di dormire.
GIORNO SEGUENTE
POV.EMILY
Mi svegliai verso le undici. Guardai la sveglia e saltai in piedi, ero tremendamente in ritardo, Zayn sicuramente mi stava aspettando fuori.
Mi feci una doccia veloce, mi truccai e cercai di scendere il prima possibile.
Non appena fui giù, in salotto udì delle voci famigliari infatti, erano Zayn e mia madre.
Stavano parlando di qualcosa, ma non sapevo bene che cosa.-Buongiorno Emily.- mi salutò Zayn.
-Giorno.
Mi sedetti accanto a Zayn che si alzò dicendo:
-Oh no, adesso noi dobbiamo andare.
Vidi mia madre ridere. Ci salutò, per poi andare in cucina. Non appena fummo fuori, gli chiesi di che cosa stessero parlando lui e mia madre.
-Nulla di che, cose che si dicono tra vicini.- rispose semplicemente.
lo guardai male, e in un secondo istante, mi accorsi che Zayn mi aveva preso la mano. Cercai di nascondere il mio sorrisino da deficiente, anche se il rossore sulle mie guance era evidente.
Mi girai a guardare alla mia destra e notai che il biondino, quello che aveva picchiato Zayn davanti casa, mi stava mandando dei messaggi con la bocca come se stesse flertando con me. Guardai Zayn, con la speranza che non lo avesse visto.
-Che vuole adesso.- disse sbuffando.
-Cosa?
Mi girai, e notai che il ragazzo stava avanzando verso la nostra direzione. Sperai che non succedesse nulla.
-Guarda un pò chi si rivede.- disse con tono di sfida.
-Che vuoi?- rispose arrogante Zayn.
-Nulla, apparte la bambola che sta qui con te, a sprecare il suo prezioso tempo con te quando ci sono io a completa disposizione.
-Come ti permetti!
Zayn cercò di avvicinarsi a lui, ma lo fermai.
-Non lo vedi? Sta solo cercando di provocarti.- risposi facendoli zittire tutte e due. -Andiamo a sprecare il nostro tempo Zayn.- risposi avanzando verso l'altra parte della strada.
-Come hai fatto a mantenere tutta quella calma? Io a quest'ora ero a menarmi con lui, e la mia ex sarebbe stata li a incitarmi di menare di più.
-Primo non sono la tua ex, secondo la violenza genera altra violenza.
-E hai ragione pure te.- disse per poi mettersi a ridere.
Entrammo in un ristorante, non era male.
Guardai il ragazzo dietro il bancone, e sembrava fosse triste.-Ciao Mark, come va oggi? - chiese Zayn sorridente al ragazzo.
-Vorrei morire.- rispose.
-Felicità mia portami via.- disse Zayn a voce bassa.
Mi misi la mano davanti alla bocca e cercai di nascondere la mia risatina irritante.
-Andiamo, sediamoci lì.
Indicò un posticino vicino alla vetrata enorme con qualche disegnino attaccato.-Questo posto esiste da prima che io nascessi.- incominciò a spiegarmi Zayn.- Il titolare è il padre di un mio amico.
-Davvero? Chi è questo tuo amico?
-Louis, è quasi come un fratello per me.
-Zayn! - una voce maschile da dietro di me attirò la mia attenzione.
Mi girai e vidi un ragazzo farsi largo tra i tavolini, per venire verso di noi.
-Come stai? E quei lividi?- chiese Louis dopo averlo abbracciato.
-Niall, ha accettato i soldi e mi ha riempito di botte.- rispose lui.
-Che bastardo. E lei? Come ti chiami?
-Emily.- risposi quasi timida.
-Che bel nome, piacere Louis.- disse parandomi la mano.
Gliela strinsi e poi si sedette al tavolo con noi.
-Vi dispiace se sto qui con voi? Se no mio padre rompe, non vuole che vado in giro per il ristorante senza far nulla.
-Stai pure.- risposi prima di Zayn, magari lo avrebbe mandato via.
Incominciammo a parlare.
-Quanti anni hai?- chiese Louis di punto in bianco.
Guardai Zayn che mi stava facendo segno di sì con la testa.
-Eh va bene, quindici...
Boom! Che ne pensate? Spero che vi sia piaciuto il capitolo, credo che aggiornerò stasera o al massimo pomeriggio. Che cosa dirà Louis? Se ne fregherà o rimarrà sbalordito dall'età di Emily? Lo scoprite stasera ahahah ditemi tutto quello che pensate del capitolo, orribile , schifoso, noioso o è proprio da cancellare.
Volevo ringraziarvi dei voti e delle visualizzazione che salgono sempre più, grazie di cuore. ❤️
A stasera.
Un bacione, Vero.🌺
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Killer game. ||Zayn Malik||
RomanceCome potrebbe essere un amore tra un ventiseienne e una quindicenne? Ovviamente problemi con la legge, all'oscuro da tutto e da tutti. Funzionerà? Forse si o forse no, soltanto il tempo potrà stabilirlo.