capitolo 1

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Era un giorno come altri, la sveglia delle 6.30 mi rimbomba nelle orecchie, era il segnale che devo aprire gli occhi e iniziare una nuova giornata di scuola. Dopo aver spento la sveglia mi trascino fino in bagno e accendendo la luce mi acceco , un bagliore mi trafigge gli occhi ancora stanchi e assonnati per la notte precedente passata a leggere, il risultato? Occhiaie e occhi gonfi , uno splendore insomma.
Mi faccio una doccia sperando di poter lavare via anche al stanchezza. Quando esco prendo un asciugamano e me lo avvolgo intorno è parecchio corto copre a malapena il sedere,ma tanto non mi vede nessuno , Stephanie, la mia coinquilina, dorme ancora.
Entro in stanza e inizio a vestirmi , mi metto un paio di jeans aderenti non sono esattamente una modella ma i jeans mi stanno bene, su una camicetta bianca a mezze maniche e per finire le mie solite converse consumate.
Mi sistemo i capelli ricci all'indietro in modo che il ciuffo non mi sia di intralcio e mi trucco, non troppo, una passata di cipria, terra per un po di colore vista la mia carnagione chiara , un po di matita sotto gli occhi per farli risaltare e mascara, ecco sono pronta.
Dopo questa grande preparazione sono già le 7.15 devo svegliare la mia amica e trascinarla a scuola, le lezioni iniziano alle 8 e la scuola è vicina, così apro la porta della sua camera e la sveglio mi accoglie con un
«vaffanculo Mar, non mi alzo oggi» nascondendo la faccia sotto il cuscino.
E va bene, al primo tentativo niente, perciò si passa al piano B che lei stessa mi ha suggerito, scivolo vicino il grande stereo accanto al comodino e infilo il cd dei Fall Out Boy a tutto volume, poi dopo che il primo brano è partito, vado alla finestra e apro le tende così la luce mattutina entra nella stanza.
Stephanie incomincia a dimenarsi tra le lenzuola e tenta di tapparsi le orecchie, per evitare un altro ritardo inizio anch'io a cantare a squarciagola e finalmente dopo 10 minuti si alza. Devo dire che i suoi capelli che di solito sono perfettamente lisci ora sono un ammasso di grovigli, il trucco di ieri e tutto sbavato ed è finito sotto gli occhi, lo sguardo di chi ti potrebbe uccidere da un momento all'altro.
Vedendola in quello stato scoppio a ridere e corro in cucina ,preparo caffè per me, latte e biscotti per Step e apparecchio la tavola, per 2 ragazze universitarie che vivono sole non siamo poi così disordinate. Forse un po di casino qua e là c'è , ma non aspettiamo mai ospiti. La nostra casa è vicino l'università, un appartamentino di poche stanze : 2 da letto, un soggiorno, una specie di sgabuzzino, un bagno e una cucina; piccola ma è tutta nostra , ecco un vantaggio di andare a studiare fuori , finalmente un posto nostro dove stare insieme. Fin da quando eravamo piccole avevamo sempre sognato di andare a vivere insieme, Stephanie ed io ci conosciamo da ben 15 anni. Il nostro primo incontro è stato abbastanza strano, alle elementari la maestra ci aveva messo vicino e appena sedute l'una guardava male l'altra, poi poco dopo siamo diventate inseparabili , siamo praticamente cresciute insieme.
Prendiamo zaino,chiavi e cellulare e usciamo. Mentre scendiamo le scale mando un messaggio ai nostri amici per vederci fuori l'università.
Quando scendiamo passo dal bar sotto casa per salutare gli altri baristi, eh si lavoro al bar per pagare l'affitto, non è il massimo ma è quello che ho trovato.
Faccio il turno serale dalle dieci all'una, non è poi così male le altre persone che ci lavorano sono carine e gentili, soprattutto Ed , è l'altro barista del mio turno, è simpatico sa far girare i cocktail mentre balla, io invece fingo di ascoltare i clienti e gli preparo quello che chiedono semplicemente.
Entriamo nel piccolo bar, ci poggiamo al bancone e salutiamo le bariste della mattina sono anche loro simpatiche, sono Lucy e Mona , due ragazze bellissime anche se l'opposto. Lucy è bassina, con dei capelli lisci e nerissimi, occhi verdi, un vitino da vespa, labbra piccole e sottili per completare il tutto è piena di lentigini sulle guance.
Mona invece è alta, capelli ricci e cortissimi , ha gli occhi marroni e labbra carnose, sono diversissime ma a quanto pare gli opposti si attraggono e infatti stanno insieme da ben 1 anno.
«Buongiorno ragazze, come va?»chiedi rivolgendo un sorriso ad entrambe, «Bene anche oggi il capo ha proprio un diavolo per capello, è insopportabile» mi avverte Mona.
«Ragazze mi dareste un cappuccino per favore?» chiede timidamente Stephanie, Lucy glielo prepara e lo posa sul bancone. Step si arrampica su uno sgabello e inizia a bere con grande gusto, non per vantarmi ma nel mio bar si fa il miglior cappuccino della città.
Finito di bere pago io e usciamo , salutiamo ancora una volta Lucy e Mona e proseguiamo verso dell'enorme struttura bianca di mattoni che chiamiamo università.

I Will Try To Fix YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora