capitolo 20

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Quando entro nel salone della casa con indosso i suoi vestiti un po troppo larghi, Thomas mi dà le spalle, è intento a preparare qualcosa con dell'olio che frigge, a giudicare dal rumore. Mi avvicino e dico

"che prepari?", si sposta velocemente tanto da far schizzare l'olio sulla sua mano

"ah maledizione, mi hai spaventato non ti ho sentito arrivare" dice guardandosi la mano

"scusa".

Gli prendo la mano per vedere che si è fatto, tenere la sua mano nella mia è come fonderci, mentre la esamino sento il suo sguardo su di me e il suo respiro che accelera e anche il mio, mi sento avvampare. Alzo lo sguardo su di lui, le sue labbra è come se mi chiamino, vedere quelle labbra lì così simmetriche e perfette e non poterle baciare è una tortura. I suoi occhi mi scrutano con un'intensità pazzesca. Non riesco a staccargli gli occhi da dosso, lo sto fissando. Praticamente il tempo si è bloccato qui, non sento nient'altro se non il suo respiro.

"la ma-mano sta bene" balbetto pur di cercare altro su cui concentrarmi. Federico mi faceva sentire eccitata, ma mai così persa. Mi faceva battere il cuore, ma mai così forte. Che mi succede???

"g-grazie" risponde imbarazzato

"senti per prima.." diciamo insieme, scoppiamo a ridere. Poi con un gesto della mano gli do la parola

"dicevo, quello che è successo prima è stato un errore." Dice

"si hai ragione" mentre dico quelle parole la mia voce si spezza e lui si avvicina

"un grande errore" si avvicina di più

"direi che è qualcosa da non fare più" abbiamo entrambi il fiatone e ad ogni frase lui si avvicina sempre più, mi sento pulsare il cuore in gola

"perché sarebbe...sbagliato" ormai mi è di fronte, mi posa una mano sulla guancia

"come il cioccolato fondente e il limone" i nostri nasi si toccano, le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza

"e il formaggio e le ciliegie" continua lui

"sarebbe..." non finisco la frase che le sue labbra si posano sulle mie, il mio cuore vorrebbe uscire dal mio petto per quanto sta battendo forte, penso che anche lui riesca a sentirlo. Thomas va ad approfondire il bacio, la sua lingua cerca la mia, si uniscono in una danza perfetta. Ha un sapore buonissimo, mi cedono le gambe. Se un suo solo bacio mi fa questo effetto, se mi tocca muoio. Mi accarezza la schiena con l'altra mano, ogni tocco è una scossa di elettricità sulla pelle, come se bruciasse. Si stacca dalle mie labbra per lasciarmi una scia di baci dalla mascella fino al collo. Mi bacia il collo e mi lascio sfuggire un gemito. Mi alzo in punta di piedi per andargli più incontro, gli metto le braccia intorno al collo e infilo le mani nei capelli, sono morbidi. Questa volta è lui che si lascia sfuggire un gemito. Sento una calore nel basso ventre, sto completamente perdendo la testa. Ad un certo punto risale dal mio collo e torna sulle mie labbra. Ci baciamo come prima, sempre più intensamente, lo voglio come non ho mai voluto nessuno, che Stephanie avesse ragione? Provo qualcosa per lui? Più di quanto provavo per Federico? Pur stando con Federico mi stavo innamorando di Thomas? Gli passo le mai sulla schiena e gliela accarezzo, lui le afferra e se le porta sul petto, sento il suo cuore che batte accelerato come il mio. Ad un certo punto mi tocca la mano ferita e sussulto, a quel punto ci stacchiamo

"scusa" dice timidamente

"cosa abbiamo appena fatto?" dico portandomi una mano sulle labbra imbarazzatissima

"credo che ci stavamo baciando tu che dici?" mi sorride

"ehm.. si credo anch'io. Ma perché?"

"perché lo volevamo" dice semplicemente e mi accarezza le braccia con le mani. Ha un tocco così delicato, ribadisco se mi sta più vicino muoio.

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