capitolo 24

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Marlù

Finalmente siamo a casa, Thomas ha insistito a salire con noi e mi fa piacere. Ho bisogno urgente di una doccia e di mangiare qualcosa. Dopo la doccia sono riuscita ad osservarmi bene allo specchio, sembra che abbia perso qualche chilo, e il livido sulle costole non è tanto viola, ora. Chissà com'era qualche giorno fa. Anche il viso non sta male tranne per qualche cicatrice, tornerà tutto come prima. Esco dalla doccia con indosso un paio di pantaloni e una maglia di Thomas che mi ha ordinato di mettere. Raggiungo i miei amici nel soggiorno dove sono entrambi seduti sul divano. Mi siedo anch'io e subito Thomas mi prende tra le braccia facendo posare la testa sul suo petto

"ragazzi ho fame" dico rilassandomi al suo tocco sul mio ventre, mi sfiora leggermente la pancia e fa piccoli cerchi intorno all'ombellico

"Tony sta arrivando con le pizze" mi risponde Step intenta a cambiare canale

"puoi chiedere anche a Federico di venire?" esordisco.

Neanche avessi gridato 'bomba' mi guardano entrambi male e urlano

"cooosa?"

"si ho bisogno di parlargli" rispondo in tono calmo, non voglio dire loro che in realtà li sentivo, che sentivo quando mi parlavano

"perché?" chiede Thomas spalancando gli occhi

"perché ho bisogno di dirgli una cosa"

"no Mar io quello qui non ce lo voglio" dice Step

"io neanche"

"e va bene esco io"

"peggio, non ti farei stare da sola con lui"

Si certo come no. Penso.

"è venuto in ospedale?" chiedo

"si"

"no" rispondono in coro questi 2 e poi di nuovo

"no"

"si"

"andiamo almeno decidetevi" ribatto sarcastica

"io voglio vederlo e lo vedrò, se non volete me ne farò una ragione" dico infine

"e va bene, lo faccio venire qui almeno posso sbatterlo fuori di casa se fa qualcosa" parla furiosa Step componendo il numero sul telefono

"tra noi va tutto bene?" chiede sempre più preoccupato Thomas

"certo, mai andato meglio" rispondo dandogli un bacio sulle labbra

"Mar ti prego non puoi continuare a darmi questi bacetti così, mi stai facendo impazzire" dice Thomas

" va bene vieni qui allora e chiudi gli occhi" gli prendo il mento tra le mani e avvicino le nostre labbra. Subito si schiudono e le nostre lingue si incontrano, si intrecciano. Gli prendo il labbro inferiore tra i denti e mi stacco da lui e dalle sue labbra che mi aprono le porte del paradiso. Mi sembra quasi di sentire gli angeli cantare 'paradise city' con tanto di chitarra elettrica e batteria!

"mi stai torturando..." ribadisce Thomas

"spera che almeno ne valga la pena dopo" gli sussurro all'orecchio e poi gli prendo il lobo tra i denti

"oddio... i-io ehm.. vado un attimo di là, ho bisogno di qualcosa di freddo molto freddo" balbetta e uscendo di corsa dalla stanza.

Stephanie mi guarda come per dire 'ma perché?'

"stanno arrivando. E oggi Tony resta a dormire qui" dice passandosi tra le mani il telefono

"certo" sorrido.

I Will Try To Fix YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora