Capitolo 4 - Quello che non faccio la domenica

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- Madeline's POV -

"Vieni con me, voglio mostrarti una cosa." Haley mi guida per i corridoi del dormitorio, salutando qualche persona durante il tragitto. Il dormitorio è pieno di confusione che irrita i miei timpani. Haley non ha detto niente su cosa sta facendo o dove mi sta portando.

"Dove stiamo andando?" Chiedo confusa. Il mio stomaco gorgoglia di nuovo e grugnisco per la frustrazione. Stai zitto, stomaco! Sinceramente, Madeline.

"Silenzio!" Mi zittisce velocemente. Gliela do vinta. Non la conosco da molto tempo, ma posso già dire che è molto indipendente e che le piace che le cose vadano come vuole lei. Io sono uguale per un certo verso. Haley si ferma improvvisamente alla fine del corridoio, dove la luce attraversa una grande finestra.

"Okay, come tua mentore - "

"Mentore?" Sorrido leggermente e rido allo stesso tempo. Per qualche ragione credo che diventeremo davvero buone amiche. Le ragazze del mio paese erano molto... esclusive, si può dire. I miei amici e io stavamo tra di noi, parlavo con qualche ragazza popolare principalmente per essere gentile. Spero che questa cosa dell'esclusività non ci sia anche qui. Anche perché è uno dei motivi per cui ero stanca di casa mia, se devo essere onesta.

"Sì, mentore." Mi sorride essendo fiera di se stessa. "Quindi, vedi quell'edificio laggiù" indica fuori dalla finestra l'edificio dal quale la guida del tour ha detto di stare lontani. Lo stesso edificio di cui ha parlato Martin. Il mio stomaco fa un salto al pensiero di lui. Immagino cosa direbbe Haley se sapesse della nostra conversazione.

"Sì, il tipo ne ha parlato durante il tour." Voglio davvero sapere cos'ha da dire al riguardo. Martin ha detto che la guida stava mentendo, ma come so che non stesse mentendo anche lui? Ecco perché voglio l'opinione di Haley.

"Cosa ha detto?" Il suo sopracciglio destro si alza per la curiosità. Mamma mia, è così minuta! Non mentirei dicendo che ho paura che qualcuno la tocchi facendola spezzare a metà. Noto anche quanto sia fatto bene il suo trucco. La linea di eye-liner nero e le lunghe ciglia, che potrebbero essere finte, incorniciano perfettamente i suoi occhi. Non come me, che sono autorizzata a mettere un po' di correttore e poco lucidalabbra una volta ogni tanto.

"Be', un ragazzo ha nominato il palazzo e la guida ha fatto un discorso su quanto esso sia off-limits e roba del genere." Scrollo le mie spalle. Mantengo lo sguardo sull'edificio immaginando cosa succedeva veramente a queste feste che Martin ha menzionato. Sentivo parlare di alcune feste a casa, ma non mi hanno mai interessato. Ovviamente non ero neanche autorizzata ad andarci, ma qualcosa nel divertirsi e poi non essere capaci di ricordarsi niente il mattino seguente mi disgusta. Quando voglio divertirmi, voglio anche ricordarmelo.

"Sì aveva ragione a meno che tu non voglia essere stuprata o qualcos'altro." Haley guarda attorno a dove siamo accertandosi che non ci sia nessuno.

"Aspetta, cosa?" I miei occhi si spalancano per lo shock. Per favore Dio, dimmi che non ci sono state ragazze stuprate.

"Okay, forse sto esagerando un po', ma hai afferrato il punto." Gesticola con le mani in modo strano. Devo trattenermi dalle risate. Wow, vorrei dire qualsiasi cosa e fregarmene. Però i miei genitori mi ucciderebbero subito.

"Fanno ancora delle feste là?" Dico e poi mi rendo conto di cos'ho detto quando Haley mi guarda di traverso.

"Chi ha detto qualcosa sulle feste?" Mi guarda, le sopracciglia aggrottate, una scintilla negli occhi. O cavolo. Non posso parlare di Martin. Non adesso, non oggi, no e basta.

Resto con la bocca mezza aperta mentre cerco di inventare una bugia. Mento raramente e quando lo faccio, è solo per cose molto importanti. "H-ho sentito una coppia di ragazzi sussurrarne. Dicevano di aver sentito di queste feste..." Mi blocco prima di iniziare a farneticare.

Changed (by LindzK12)||Martin Garrix (Traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora