Capitolo 55: Il loro problema.

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COCO'S POV.

Dopo due giorni di viaggio, riusciamo ad arrivare in America. La temperatura del mare è simile a quella a cui siamo abituate, quindi non ci creiamo molti problemi.

Io, Rina, Taro e Mashairo siamo partiti per riportare Noelle e Rhiito a casa, ma nel profondo del nostro cuore sappiamo bene che discuteremo.

Usciamo dall'acqua, nascondendoci in una piccola grotta. Il tempo di cambiarci e assumere la nostra forma umana.

Data la stagione, ovvero primavera inoltrata, indosso dei jeans blu, stretti, una camicia bianca e un golfino in tinta coi pantaloni.

Rina ha dei jeans scuri e una maglietta maniche lunghe dello stesso colore, quasi quanto i ragazzi.

Ci prepariamo ad uscire e guardandoci attorno cerchiamo di capire dove siamo.
Dopo una ventina di minuti ci arriviamo: siamo in Florida, a Miami.

È esattamente dove vivono loro, così ci muoviamo velocemente nella città, alla ricerca del loro appartamento.

Ci vuole tutta la mattina per trovarlo, ma, conoscendo i gusti di Noelle, sappiamo come orientarci.

Noelle e Rhiito vivono in una villetta sul mare. Da fuori, è bellissima: è costruita in legno d'acero bianco e le finestre sono bordeaux.
Ci avviciniamo lentamente e notiamo che sul campanello c'è scritto: Anshey Nina e Riley, e sono esattamente i nomi e il cognome che avevano scelto.

Suoniamo il campanello e dopo qualche secondo qualcuno apre la porta.
Noelle sbianca di colpo. Ha i capelli più lunghi e indossa un vestito blu. Ci guarda senza parole, come se non sapesse cosa dire.

«Possiamo entrare?», chiedo io, deglutendo pesantemente.
«Ce-certo», risponde lei, facendoci passare.

Rhiito è in cucina. Ci guarda senza fiato e balbettando ci chiede se vogliamo un caffè.
Ci sediamo così nel salotto e appena il marito di Noelle porta il caffè a tutti, comincio a raccontare ciò che ci ha spinti lì.

«Vuoi dire che Drake è evaso?», domanda allarmata Noelle, «aiuto, è un gravissimo problema. Pensate che sia stato lui ad uccidere Mary?».

«Lo supponiamo», dice Rina, posando la tazzina vuota sul tavolo.

«Be', quindi il vostro intento sarebbe quello di trovarlo e sconfiggerlo?», domanda Rhiito.

Io e Rina ci scambiamo un'occhiata ansiosa.
«Non esattamente», sussurra lei, «solo di... farvi tornare a casa e... aiutarci a trovare Mary. Abbiamo delle tracce che ci ha lasciato e nel caso in cui Drake non l'avesse incontrata, potrebbe ancora viva».

Rhiito guarda Noelle e subito Taro accorre in soccorso.
«Potete pensarci e dirci domattina cosa intendete fare», mormora agitando le braccia in aria.
«Oppure... venire voi in Giappone appena avete deciso», propone Mashairo, non ritrovando consensi da parte degli sposi.

Rhiito prende a scuotere la testa desolato.
«Noi... noi non possiamo», sussurra, «abbiamo preso un impegno».

Mi alzo in piedi quasi furiosa. «Cioé? Allontanarvi dai vostri migliori amici perché non potevate superare la perdita di un'amica? Mi sembra un po' stupido, non credete?».
«Non è affatto per questo», replica tranquillo Rhiito, «il problema riguarda lei».

Proprio in quel momento nella stanza fa irruzione una bambina di circa cinque anni con i capelli simili a quelli di Noelle e uno sguardo curioso. Si pone dinnanzi a me e dice:«Ciao, io sono Melody!».

Alzo la testa confusa e cerco risposte negli occhi di Noelle e di Rhiito. Mentre Melody scompare nel fondo della stanza con una bambola, la mia amica prende parola.

«I suoi genitori sono morti qualche anno fa. Come regalo di compleanno, Rhiito mi ha dato il permesso di adottarla. Ora siamo i suoi genitori».

«Okay, e quindi? Melody può restare con qualcun altro? Insomma, avrete qualche possibilità di affidarla a qualcuno, no?», chiedo io rabbiosa.

Noelle si alza in piedi spazientita.
«Siamo tutto ciò che ha, Coco! Mi ricordavo bene che tu non fossi molto empatica, ma ora mi rendo conto che tu sei cambiata tantissimo! Non so come ho fatto ad essere tua amica per tutto questo tempo!».

Rina si alza. «Smettila, Noelle. Ti stiamo solo chiedendo di ritrovare un'amica che probabilmente non è morta!».

«Be', io ho chiuso con Mary. È morta, e me ne sono fatta una ragione. Adesso uscite da casa mia e non tornate mai più!».

Ci alziamo e usciamo indignati, maledicendo la nostra partenza.

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nella foto: Taro Mitsuki (Hanon non guardatela hihi)

bacini e augurissimii

Mermaid Melody - Amor Vincit Omnia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora