Capitolo 5

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Ho aggiornato la ff sui 5sos, passate a dare un'occhiata.
Ah, ho anche iniziato una nuova storia secondo me molto carina, si chiama "Dear Grace", fatemi sapere cosa ne pensate😘

"Mi dispiace davvero tanto, Alana." Lucky sospirò e abbassò lo sguardo,poi improvvisamente ripuntò gli occhi azzurri sui miei e iniziò ad avvicinarsi,fino a quando posò le sue perfette labbra sulle mie.

Inutile dire che gli stavo collassando d'avanti.

Mi allontanai delicatamente da lui e lo vidi arrossire,stessa cosa feci io subito dopo.

"Ti ho incontrato solo due giorni fa Lucky e onestamente sono davvero felice che tu mi abbia buttato quel caffè addosso."

Lui rise "In mia difesa, tu saresti dovuta essere più attenta".

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Mio padre stava tornando a casa per un viaggio d'affari, non lo vedevo da circa tre settimane e mi mancava davvero tanto.

Lucky aveva davvero tanta voglia di incontrarlo ma io, presa da un attacco di follia, gli risi in faccia. Forse sarebbe stato troppo presto presentarlo a mio padre.

Stavamo camminando su alcuni scogli, prendendo una piccola scorciatoia per arrivare nel mio posto preferito.

"Puoi dirmi dove stiamo per lo meno?" Chiese piagnucolando Lucky cercando di afferrare la mia mano. Io ovviamente non gli risposi, adoravo vederlo confuso, con quei occhi azzurri come il mare alzati al cielo.

"Eccoci qua." alzai le mani al cielo appena arrivammo nella piccola spiaggetta nascosta dentro una grotta "amo questo posto.." scandii bene ogni parola.

"Whoa.." spalancò la bocca come un bambino, a quanto pareva piaceva anche a lui quel posto.

"Già, vengo qui per scappare dai miei problemi, e di notte è ancora più spettacolare questo posto.. con la luna, le stelle e altre cose sdolcinate.. " ridacchiai guardandomi intorno "è un posto alquanto mio, sai tempo fa ho anche portato delle candele.." indicai gli oggetti poggiati su una roccia

Lucky si avvicinò ad esse e le accese. Quella fu una giornata fantastica. Ci sedemmo su una coperta e mangiammo degli hamburger, erano buoni, d'altronde ogni cosa in quel giorno mi sembrava buona, anzi perfetta.

Adoravo la sensazione che provavo nell'odorare la brezza dell'oceano e nell'ascoltare le onde mentre ero in compagnia della persona più carina del pianeta.

Indossavo il mio costume da bagno sotto gli short e il maglioncino di flanella. Lucky tirò su una manica della sua camicia.

"Quindi adesso potrai vedere la mia pelle super abbronzata" si pavoneggiò togliendosi l'indumento

"Uh già, non vedevo l'ora che arrivasse questo momento" risi e alzai gli occhi al cielo.

"Lucky?"

"Dimmi piccola.." mi sorrise

"Ehm, potremmo fare un pisolino sono davvero stanca.." sorrisi imbarazzata, ero davvero davvero stanca, la notte precedente infatti non chiusi nemmeno un occhio.

Lui annuì e io mi sistemai sul suo petto, che profumo paradisiaco che aveva.

Mi svegliai e la prima cosa che vidi fu Lucky; stava dormendo in un modo così pacifico, sembrava un angelo in quel momento, poi per non svegliarlo mi scostai delicatamente dalle sue braccia e mi avvicinai alla riva, l'acqua era così calda, la sabbia era morbida e chiara. Tolsi i vestiti che avevo addosso e mi immersi, rimasi un po di tempo a galleggiare, fissando il cielo limpido.

Poi sentii due mani soffermarsi sulle mie braccia. Lucky. Mi voltai verso di lui che come al solito aveva quel sorriso che mi faceva sentire i fuochi d'artificio nello stomaco. Lentamente si avvicinò a me e mi sussurrò "trattieni il respiro"

Folle, eppure lo stavo trattenendo sin dal momento in cui lui mi si avvicinò.

All'improvviso fui tirata verso il basso e mi ritrovai davanti il volto di Lucky, era una visione quel ragazzo.

Mi baciò sott'acqua, quello fu il nostro secondo bacio.

Ci conoscevamo da così poco tempo, eppure per me Lucky era diventato il centro del mondo, eravamo in auto e nell'aria c'era serenità, amavo quella sensazione.

Quando arrivammo di fronte casa mia lo salutai con un forte abbraccio "Ciao anche a te piccola.." mi rispose appena mi staccai.

Entrai in silenzio dentro casa e buttai la borsa sul pavimento più piano possibile, questo però non funzionò perché mi feci sentire ugualmente.

"è ritornata!" urlò mia madre dalla cucina

"Alana, tesoro mio! Mi sei mancata così tanto! Ti ho portato un regalo.." mi disse accompagnandomi verso il salotto.

"Com'è stata New York?" gli chiesi. Mio padre era un amministratore delegato di una compagnia molto famosa in America.

"è stato carino. Sono anche andato ad uno show di moda o qualcosa del genere, la figlia di un mio amico era una delle organizzatrici. James Scott? Mi sembra si chiamasse così, comunque ti ho portato una grande t-shirt perché so che ami tutta quella roba oversize e questa.." mi passò un sacchetto di sabbia.

So che è una cosa folle, ma da quando mio padre iniziò a viaggiare gli chiesi di portarmi un po di sabbia, ogni volta,  poi la mettevo dentro un barattolo di vetro, facevo una specie di collezione.

Mi raccontò del Jeremy Scott Show e io realizzai che anche Lucky era lì.

"Sembri diversa. Sbaglio o l'hai messo al contrario?" indicò il mio maglione.

"Oh già caro, Alana è uscita poco fa con un ragazzo.." disse tutta emozionata mia madre.

Dio, tempismo perfetto.

"Stai vedendo qualcuno, Alana?" mio padre mi folgorò con lo sguardo.

"Ecco, ho incontrato questo ragazzo da Starbucks che mi ha accidentalmente fatto cadere il caffè addosso, così me ne ha ricomprato un altro e ci siamo messi a chiacchierare.." mi dondolavo sui piedi per l'agitazione.

Mio padre mi fissava serio. "Quanti anni ha? Ha un lavoro? Quando è stato il tuo primo appuntamento con lui?" mi chiese di raffica.

"Whoa papà, vacci piano! è un tipo apposto, è dolce, ha 16 anni come me si, ha un lavoro, fa il modello. Settimana scorsa era anche lui a New York, ha sfilato per Jeremy Scott.." ridacchiai nervosa "..e come primo appuntamento, mi ha portata al Moonshadows il giorno dopo esserci incontrati".

"Quindi state insieme?"

"immagino di si.." distolsi lo sguardo, era abbastanza imbarazzante quella situazione.

"Bene" mi sorrise "è una cosa buona vederti uscire di casa ogni tanto.."

Annuì e poi salii in camera per mandare un messaggio a Lucky, avevo bisogno di lui.

Io: Sai ho detto a mio padre di te..

Lucky: Oh merda. Davvero? Cosa ha detto?

Io: All'inizio non ne era molto convinto poi però gli ho detto che eri al Jeremy Scott la scorsa settimana ed è sembrato impressionato..

PROSSIMO AGGIORNAMENTO:
7 VOTI E 7 COMMENTI
Scusatemi davvero tanto per la mia assenza, ma la scuola mi sta distruggendo.
Spero che il capitolo vi piaccia, lasciate qualche commento e votate magari, un bacio.

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