Alone.

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Alexy's pov

" Perdo il controllo della macchina, la luce si avvicina sempre di più insieme a quell'orribile rumore, sto per cadere, mi lascio andare senza problemi, ma una voce mi riporta alla realtà -Alexy!!!- mi volto di scatto e lo vedo poi...il buio... -Jamie...-"

Mi sveglio di soprassalto dopo l'ennesima notte passata a fare incubi. Ormai li faccio sempre più spesso, in particolare quest'ultimo, tuttavia non riesco a capirne il significato...-Non ce la faccio più...-sospiro mentre entro sotto la doccia dove l'acqua mi avvolge nel suo abbraccio rilassante, facendo scivolare via insieme al sapone tutti i pensieri che mi affollano la mente. Nonostante questo non riesco a togliermi dalla testa il sogno di questa notte, sembrava così reale, come se non ci fossi solo io e poi lui...perché era lì? Perché, nonostante io abbia detto che non volevo più pensarci e ci provi con tutte le mie forze alla fine finisco col farlo? Mi guardo allo specchio, davanti a me appare la figura di una ragazza che mi somiglia, ma che non sono io...c'è qualcosa dentro me che mi sta cambiando, cambiando fino al punto di non riconoscermi più...è come nel sogno: sto cadendo e non faccio nulla per fermarmi, semplicemente mi lascio andare e questa volta non c'è nessuna voce che mi fa svegliare.

Fuori scuola la situazione è sempre la stessa : i ragazzi popolari ci provano con le troiette, le classi sono riunite in gruppi che a loro volta sono riuniti in sottogruppi, è come stare nella giungla "prevale la legge del più forte" e dove non c'è il più forte c'è il gruppo...fantastico no? Io sono come immune a questa cosa, non mi interessa prevalere sugli altri e agli altri non interessa prevalere su di me, però un po' li invidio...il loro stare in gruppo, come un banco di pesci, non gli permette di stare da soli come me in questo momento. Dopo l'ultima uscita Elisa ed io ci siamo allontanate, un po' perché non volevo preoccuparla con il mio stato d'animo e poi ultimamente era scostante, pensierosa perciò le ho lasciato spazio, Marco...bhè Marco non l'ho più sentito da quando mi ha riportato a casa, non una chiamata, un messaggio, niente... lo vedo qualche volta che gira per scuola, oppure quando sono in classe sua, ma è distante, freddo ed evita sempre il mio sguardo, non so davvero cosa posso avergli fatto... Continuo a camminare presa dai miei pensieri quando vado a sbattere contro qualcuno, sto per cadere, ma una forte presa al braccio mi fa riprendere l'equilibrio, le immagini del primo incontro con Jamie si susseguono una dopo l'altra nella mia testa tanto da farmi sussultare dalla paura di trovarmelo davanti.qui.ora. -Ehi tutto ok? Non volevo farti cadere scusami...-,alzo la testa verso il ragazzo che si sta scusando e rimango sorpresa della persona con cui mi sono scontrata, non è Jamie, ma Simone il suo amico, un ragazzo carino e gentile, somiglia abbastanza a Jamie, tranne per gli occhi, inoltre non ha né pearcing né tatuaggi che io sappia...-Sì, tutto ok è che sono un po' distratta scusami se ti sono venuta addosso così...sicuro di non esserti fatto male tu?- rispondo timida spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio, Simone sta per parlare,ma la campanella della della prima ora lo blocca -Senti, che ne dici di riparlarne davanti ad un caffè, domani ci ritroviamo a scuola e poi andiamo a prenderlo così io mi prendo le mie scuse e  tu ti sfoghi ok?- dice allontanandosi verso classe sua senza lasciarmi il tempo di rispondere...in genere rifiuterei un'offerta così, ma se fosse proprio questo quello che mi servisse? Se facessi uscire i miei sentimenti con persone diverse dalle solite forse mi sentirei meglio...tornerei quella di prima. Presa da questi pensieri grido -A che ore?-, Simone si gira e mi sorride -Alle 16.00 davanti a scuola- poi entra in classe, stessa cosa faccio io, ma con un sorriso smagliante.

Jamie's pov

"-Alexy!!!-" scuoto la testa liberandomi dal sogno di stasera, lo sentivo come diverso dal solito...ormai le ombre del mio passato vanno sempre insieme a quelle del mio presente, ovvero Alexy, dio solo sa quanto la vorrei qui accanto a me, solo per sentirla parlare, ridere.."Non rinuncio a te..." a cosa servono quelle parole se poi alla fine non faccio niente, è come se fossi diviso in due parti: quella più razionale mi dice che è meglio così che con me non sarebbe mai stata veramente felice e quella più possessiva, selvaggia dice che devo farla tornare da me, che ne ho bisogno e che non ne posso fare a meno... il fatto è che non sopporto di vederla con qualcun altro che non sia io, il solo pensiero che un altro ragazzo possa toccarla, baciarla, farla ridere mi manda in bestia, già oggi c'é mancato poco che saltassi addosso a Simone...loro non se n'erano accorti ma io sì, io avevo visto tutto, quando lei gli era andata addosso, quando lui le aveva afferrato il braccio , come io prima di lui, per non farla cadere, il modo in lei gli aveva sorriso, le scuse di lui ed infine il suo invito, mi avevano scatenato dentro una serie di emozioni come gelosia, delusione, rabbia e prima fra tutte tristezza, ero così arrabbiato che per calmarmi ho dovuto dare un pugno al muro nei bagni... cosa ho risolto?! Ho una mano fasciata, le nocche mi fanno male e voglio sapere cosa ha intenzione di fare Simone, perché giuro che se ha intenzione di toccarla...amico o non amico io lo ammazzo! -Ehi amico come va? Ma che cazzo ha fatto alla mano?- dice il coglione, guardo la mia mano immaginandomela spiaccicata alla sua mandibola tanto da rompergliela -Niente le solite merdate..- rispondo freddo reprimendo l'istinto di prenderlo a pugni, -Mmh ok...Ah ho incontrato Alexy qua fuori, o meglio mi sono scontrato con Alexy...- dice per poi ridacchiare, stringo i pugni -E allora? Cosa è successo?- domando con finta indifferenza,-Niente l'ho invitata a prendere una caffè.-,-Ah e lei che ti ha detto?- domando sperando in una risposta negativa, -Ha accettato, ci vediamo domani davanti scuola alle 16.00.- dice tranquillo, il mondo mi crolla addosso e ho di nuovo voglia di tirare un pugno a qualcosa, ma con l'altra mano visto che quella di prima fa ancora male, potrei tirarlo a Simone, bella idea!! Lo afferro per la maglietta così velocemente da spaventarlo -Ohh stai calmo, non ho intenzione di stuprarla o altro voglio solo parlare con lei...magari si aprirà con un estraneo e così potrei capire perché fa così e potrei aiutarti deficiente!- quasi grida, lo guardo stordito per poi lasciargli la maglietta -Scusa e che quando si parla di lei io...-,-Diventi un completo coglione,? Sì, me n'ero accorto grazie...- dice aggiustandosi la maglietta, abbasso la testa e rido -Tranquillo ci penso io..- continua, sorrido -Grazie amico..-, -Nhaa non è niente di che.. ora se vuoi scusarmi esco a fumarmi una sigaretta tanto abbiamo buco.- annuisco dopodiché esce dalla classe.

Stranger's pov

*Squilla il telefono*-Pronto?-.......-Perfetto è ora di iniziare con la seconda parte del piano....te continua quello che devi fare, tienimi aggiornato su ogni cosa, non si è mai troppo prudenti con queste cose...
Sì, e quando arriva il momento opportuno li colpiremo, saranno così occupati con quello che succede a loro che non capiranno neanche da dove arriverà il colpo, ma una cosa è sicura...la pagheranno......e adesso vai e chiamami .- *Fine telefonata*

Stay with me/ Jamie Campbell Bower/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora