Alexy' s pov Non riesco a capire quello che sta succedendo finché il calore del corpo di Jamie mi viene portato via, apro di scatto gli occhi e guardo incredula la scena davanti ai miei occhi: Marco ha afferrato Jamie per il collo della maglietta e lo sta fissando come se potesse bruciarlo...penso di non averlo mai visto così. Jamie invece é tranquillo lo guarda impassibile con un sorriso soddisfatto sulle labbra... -CAZZO STAVI PER FARLE EH?! STRONZO!...- le parole di Marco mi fanno sussultare, ora come ora vorrei solo mettermi a piangere ,ma non posso...-NIENTE STAVO SOLO PER BACIARLA...PROBLEMI?!- risponde Jamie urlando e liberandosi dalla presa con uno spintone,-Non la devi toccare capito ?!! La farai soffrire, come sempre!- continua Marco, -Non pensi che questa decisione stia a lei!!?- si fermano entrambi e si girano a guardami...sono ancora in terra frastornata da tutto quello che ho appena visto, ma ho preso una decisione...mi alzo da terra e vado a prendere la mia roba, fortunatamente ero già vestita, vado verso i due ragazzi i quali non hanno mai distolto lo sguardo da me, appoggio una mano sul braccio di Marco e lo guardo, il suo viso si addolcisce e senza che io gli dica niente capisce quello che voglio fare, prende la mia borsa e con una braccio dietro la schiena mi accompagna verso la porta dalla quale era entrato poco fa -Andiamo Alexy...- sento una mano afferrarmi il polso mi giro scontrandomi con l'azzurro degli occhi di Jamie -Tu non la porterai via da me- sibila, il suo sguardo non piú su di me ,ma su Marco il quale sta per controbattere, ma lo blocco rapidamente iniziando a parlare -Infatti...- prendo un respiro profondo prima di pronunciare quelle parole, ma in fondo preferisco reprimere i miei sentimenti piuttosto che vedere tutto questo- sono io che me ne voglio andare...- detto questo mi volto e raggiungo Marco nella sua auto-Non rinuncio a te...- come un sussurro e il mio cuore esplode -Vorrei poter dire lo stesso anch'io..- dico piano ed entro in macchina.
Marco's pov
-NON É POSSIBILE- ripeto sbattendo la mano sul volante, Alexy da quando siamo partiti non ha ancora proferito parola, si é limitata a guardare fuori dal finestrino.
-Me lo spieghi?! Come fai tutte le volte ad essere sempre con lui?! Ti ha fatto male, tu sei stata male per lui! E l'unica occasione per riprenderti e divertirti che hai la passi con lui! - continuo stringendo il volante, -Lo so, scusa...- sussurra continuando a guardare fuori -Non devi scusarti con me, in fondo mi hai solo fatto prendere un' infarto...- dico facendola ridacchiare - devi scusarti con te stessa per esserci ricascata dopo quello che hai sentito...insomma, perché?- domando, lei mi fissa per qualche secondo -Non lo so- sospira, poi continua- il fatto é che ogni cosa che faccio é lí, anche non volendo mi ritrovo a fare qualcosa che mi fa pensare a lui...e ieri sera ero sbronza, ma non tanto quanto l'ultima volta, volevo fargli uno scherzo telefonico, ma evidentemente mi ero dimenticata di scrivere bene il numero, cosí mi é partita la chiamata lui ha risposto e...e io sentendo la sua voce sono crollata...mi mancava nonostante tutto ,ma ho sbagliato lo so...- dice guardando la strada, - Lo ami...- dico, fa spallucce -Sí- dice secca un sorriso amaro nasce sul suo viso per poi svanire, -Ma non accadrá mai piú nulla del genere...- continua, mi volto verso di lei, i capelli lunghi le ricadono morbidi sulle spalle, la carnagione chiara le fa risaltare i suoi occhi marrone-verdi e le sue labbra rosee, nessuna emozione tradisce il suo viso, é come se fosse consapevole dei suoi sentimenti e si sia arresa all'idea di doverli rinnegare , e questo in un certo senso mi sento in colpa per questo...-Marco...- la voce di Alexy mi risveglia dallo stato di trans -Cosa?- domando -Grazie...- dice e poi scende dall'auto lasciandomi interdetto per qualche minuto...Alexy's pov
-Sono a casa!- grido dopodiché salgo velocemente in camera mia per poi buttarmi sul letto e nascondere la testa sotto il cuscino..
Fa male...
penso ricordandomi di quello che ho detto poco fa in macchina con Marco...
La porta della mia camera si apre e dalí entra Vittorio -Alexy dove sei stata...- domanda -Da Marco...ieri sera sono uscita- rispondo, con ancora la testa sotto il cuscino -Hai fame? Vuoi qualcosa...-, -No grazie non ho fame...- rispondo stanca , -Ti serve qualco-....- dice, ma lo blocco -Dio! Vittorio non sono in fin di vita smettila di fare cosí...- dico esasperata -Lo so...é che sono preoccupato per te...- alzo la testa e gli sorrido -Tranquillo, tutto ok...- lui continua a guardarmi con serietá -Insomma...guarda che ce ne vuole per abbattere la tua sorellona sono forte sai?- dico, lui scoppia a ridere -Ma fammi il piacere...tu! Tu sei forte?!! Non scherziamo!- dice per poi scoppiare di nuovo a ridere vedendo la mia faccia offesa -Bene, visto che hai ripreso a sparare le tue cazzate stai molto meglio quindi vado di sotto, ciao mongola-,-Bye nerboruto...-, lui mi guarda -Che parola é?- faccio spallucce -Sinceramente non so nemmeno se si dice cosí...- scuote la testa -Sei un caso disperato e anche analfabeta-, -Ehy non insultarmi con parole che neanche conosco!-dico fintamente arrabbiata -No Maria io esco!- dice per poi uscire -Ciao Tina, ci vediamo domani!- grido e poi mi metto a ridere e nonostante mi senta ancora un po' triste adesso sto decisamente meglio, così mi metto a disegnare ,una delle mie grandi passioni nonché mi grande sfogo...ogni qualvolta sono triste o felice o depressa disegno quello che provo mi aiuta a focalizzare le mie emozioni...quando ho finito il disengno poso la matita sulla scrivania e mi prendo qualche minuto per osservare quello che ho fatto...é un ritratto a mezzo busto , mi metto a ridacchiare per il modo in cui interpreto i miei sentimenti...
Sono davvero una caso disperato...
Il telefono squilla e io quasi mi ammazzo per rispondere...
*Pronto?*, * Alexy, sono Elisa...* risponde la voce della mia migliore amica * Ehy,
dimmi *dico* Ti va di uscire?*domanda *Ovvio, quando?* domando mentre apro l'armadio *Mmmh tipo...ORA! Muovi il culo e vienimi ad aprire si muore di freddo sotto casa tua!* scoppio a ridere per poi chiudere la chiamata ed andare ad aprire alla psicopatica sotto casa mia. -Signorina.- mi sposto di lato facendole segno di entrare -Sei davvero una deficente- dice ridendo- Solo per te- rispondo sorridendole.
-Vado a cambiarmi in bagno e torno...- dico andando in bagno -Non ci mettere tre ore eh!!- mi grida - certo certo-.
Quando esco dal bagno trovo Elisa seduta sul letto con in mano il mio disegno che mi fissa seria...-Lo sai, che io non sono consapevole di ció che disegno finché non lo finisco, quello é come visualizzo i miei sentimenti...- dico stoppando ogni suo tentativo di parlare -Ho capito ma...- tenta di dire , ma poi ci ripensa, lo guarda attentamente come se volesse imprimersi nella mente ogni minimo dettaglio, poi fa una smorfia -Lo hai fatto piú bello dell'originale...- rido -Io l'originale lo vedo cosí- rispondo mentre prendo il giubbotto, Elisa alza la testa e mi fissa - Tu hai seriamente bisogno di un paio di occhiali- alzo gli occhi al cielo -Come vuoi...andiamo?- lei annuisce, ma prima di uscire dice: -Quindi...un angelo eh?- sorrido -Piú un angelo dannato...-, -Viva la pazzia...andiamo su!- detto questo usciamo.
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Stay with me/ Jamie Campbell Bower/
Fanfic"Nella solitudine mi hai trovato,senza forma come un ricordo. Nella prigione dei pensieri ho unito un passato che mi ha promesso la maestositá del dolore. Una vita con uno scopo, un mito prosaico, fin quando sei apparsa leggiadra nella mia visione. ...