Confusion

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Alexy's pov

-Pronto?-,-Lexy, tesoro...come stai?-,-Bene.- rispondo distrattamente alla familiare voce di mia madre,-Sono contenta, la scuola? Tutto ok?- inizia con le sue solite domande, alzo gli occhi al cielo sicura che non possa vedermi,- Sì mamma, lo sai che non ho mai avuto problemi con la scuola...-, ma con i ragazzi sì...scuoto la testa per liberarmi dal pensiero, intanto preparo la borsa per uscire con Simone,ultimamente usciamo spesso e mi sento bene con lui, mi fa stare bene, ma niente di piú... -Lexy stai bene? Ti sento distratta...- la voce di mia madre mi riporta alla realtà, -Mmmh sì sto bene, stavo solo preparando la borsa visto che tra poco esco...- rispondo cercando di pende le cuffiette, che sono misteriosamente finite sopra l'armadio, - Oh capisco, salutami Elisa...- dice lei dall'altra parte del telefono, mi blocco -No, non esco con Elisa...- mormoro...in realtà è da tanto che non la sento... -Allora Marco...-tenta di dire,- No mamma, non esco neanche con lui...-dico cercando di trattenere le lacrime...mi manca, mi manca il mio migliore amico...i suoi abbracci, i suoi sorrisi, mi facevano sentire così protetta...al sicuro. Non c'è giorno in cui non mi chieda che cosa possa avergli fatto per farlo allontanare da me. -Oddio...Lexy ti sei fidanzata?!- la voce di mia madre è elettrizzata, quasi mi metto a ridere, voglio bene a Simone certo, ma non sono minimamente attratta da lui, o almeno non come lo sono da una certa persona, è un bravo ragazzo e tutto, ma quello che provo per lui non va al di là di una semplice amicizia ecco...- No, Simone è solo un amico...-,-Ah, va bene tesoro.- la voce poco convinta, cerco di cambiare argomento -Allora... tu e papà quando tornate a casa?- sento un sospiro dall'altra parte,-Presto tesoro...-,-Lo hai detto anche l'ultima volta- borbotto infastidita,-Lo so, ma non è colpa nostra...comunque tuo padre sta ora parlando al telefono con il capo per risolvere la situazione...e c'è la possibilità che questa volta possiamo rimanere a casa un po' più del previsto.-,-Davvero?- dico contenta, odio rimanere da sola, ma il lavoro che fanno i miei genitori li ha spesso portati lontano da casa, lasciando a me il compito di crescere mio fratello...-Sì tesoro...grazie per quello che fai-, dice e sono sicura che stia sorridendo -Di niente mamma...ora vado, chiamami appena sai quando tornate...-,-Certo tesoro, ci sentiamo...ah ti saluta papà.- detto questo chiude la chiamata. Sto per mettere il telefono nella borsa, quando mi viene in mente una cosa, vado all'ultima chat tra me ed Ely...è della settimana scorsa, le mie dita scivolano veloci sulla tastiera:

A: Ely

Ehi ti va di venire da me stasera? Pizza e film? La risposta non tarda ad arrivare, strappandomi un sorriso... Da: Ely

Ci puoi contare...ero tentata di presentarmi di mia spontanea volontà sotto casa tua, ma poi mi avrebbero presa per una stalker o un pazza!! Io porto i film tu occupati della pizza. A stasera.

Sono su una panchina nel parchetto dietro casa mia e sto aspettando Simone... -Ehi, è da tanto che aspetti?- una voce alle spalle mi fa sobbalzare,- N-no, sono arrivata ora...- dico ,lui mi fa un sorriso e quando mi alzo mi abbraccia, all'inizio sono rigida, ma poi mi rilasso, avvertendo una sorta di fastidio...come se il mio corpo rifiutasse quel contatto...-Allora che cosa vuoi fare?- mi chiede gentile, - Boh, non saprei...tu?- domando,-Una passeggiata?-, -Sì ,certo.- rispondo.
-Così inizia a fare questi versi assurdi e la prof non sapeva che cosa fare...-dice ridendo, -Non ci posso credere...- dico con le lacrime agli occhi per le troppe risate - e lei capiva che era lui?- continuo, - No, nel modo più assoluto...- dice ridendo...è questo che mi piace di lui, mi fa ridere e in momenti come questi mi sento davvero leggera...libera quasi...continuiamo a camminare mentre gli racconto la mia giornata di scuola, -Alla fine l'unica che l'aveva capito ero io, cosa molto strana visto e considerato che le cose, per farmele capire, devi spiegarmele almeno tre volte...- dico guardando l'orizzonte, dove il sole sta piano piano calando,- Non devi meravigliarti Alexy, sei una ragazza davvero speciale...- dice, mi blocco sui miei passi appena sento quella parola, SPECIALE..., me l'aveva detto anche lui una volta...Simone si volta verso di me e mi guarda preoccupato e stranito -Tutto bene?- dice piano, caccio in dietro le lacrime e mi sforzo di sorridere, ma con scarsi risultati -Sì, solo...non sei l'unico ad avermelo detto...- noto la sua espressione rabbuiarsi lentamente...- Lui?- mi chiede mentre ci sediamo sulla stessa panchina di prima,-Mmhm- mormoro annuendo, il mio sguardo vaga per il parchetto dagli alberi spogli fino a soffermarsi su due figure, due bambini stanno giocando tranquillamente, mentre la mamma dietro di loro li osserva con tenerezza...mi si riscalda il cuore mentre un alone di malinconia mi circonda...non mi ricordo di aver mai giocato così, con mia madre o mio padre, erano sempre a lavoro...troppo impegnati per prestare attenzione alla loro unica figlia, poi tutto è degenerato quando è nato mio fratello, in quel momento sono diventata una specie di mamma/sorella per lui, ma rimanevo comunque sola... -Dovresti smetterla di pensare a lui...è solo un bastardo e tu meriti di meglio...meriti qualcuno che ti faccia ridere e ti renda felice- mi volto ritrovandomelo a meno di due centimetri dalla bocca, così vicino che sento il suo cuore battere...questo mi ricorda il quasi bacio che c'è stato tra me e Jamie, eravamo a questa distanza più o meno, ma era diverso...il mio cuore martellava così forte che avevo paura mi bucasse il petto e penso di non aver mai desiderato un bacio così tanto in vita mia...mentre adesso ho una gran voglia di spingerlo via, ma ho paura...paura che mi lasci sola, e anche in lui c'è qualcosa di strano...quel giorno con Jamie eravamo così vicini da sentire i nostri battiti e il suo cuore batteva veloce quanto il mio...se non di più, invece Simone è calmo, tranquillo come se la situazione non lo toccasse...l'improvviso squillo del telefono interrompe questa situazione assai scomoda, mi affretto a rispondere -Pronto?- sussurro,-Alexy, sono Elisa...senti ti va bene se vengo ora?- tiro un sopiro di sollievo e ringrazio mentalmente Elisa per questo suo miracoloso intervento,-Sì, va bene.- dico, -Ok, perfetto, sono da te tra dieci minuti.- e riattacca, mi giro verso Simone che è tornato al suo posto, -Era Elisa , ha bisogno di me e viene a casa mia...devo andare-dico nervosamente e così velocemente che penso che non ci abbia capito niente, -Va bene...ci vediamo domani pomeriggio...sempre qui?- mi domanda titubante, oddio no...non dopo oggi, il mio subconscio cerca in tutti i modi di farmi capire che la risposta che devo dargli è negativa...adesso è passato ai segnali di fumo -S-sì- mormoro e il mio subconscio si butta in mezzo alle fiamme.
Non faccio in tempo ad entrare in casa che subito suona il campanello avvertendomi dell'arrivo di Elisa, apro e lei mi si fionda addosso stritolandomi in un abbraccio...c'è qualcosa che non va...cerca di dirmi il mio subconscio appena resuscitato, -Wow, Elisa vorrei rimanere intera grazie...- dico ironica quando scioglie l'abbraccio vedo nei suoi occhi passare veloce una scintilla di...tristezza, paura, rabbia...non saprei, mi sorride -Ho portato i film...- dice scuotendo i contenitori dei CD davanti agli occhi, -Ok,ordino la pizza te intanto vai a sistemarti...- le dico dolcemente, le mi squadra da capo a piedi, molto probabilmente non si era accorta che ero ancora vestita, e mi sorride maliziosamente...-Duuunque come mai sei vestita così mia cara? Devo forse sapere qualcosa?- domanda alzando e abbassando le sopracciglia in un modo buffissimo e inquietante, sbuffo alzando gli occhi al cielo...qualcosa mi dice che stasera non guarderemo neanche uno di quei film...
Come avevo detto abbiamo passato tutta la serata a parlare del mio "appuntamento", tuttavia sono leggermente preoccupata per Elisa...ha un umore così...altalenante oggi, è strana...all'inizio mi sembrava così entusiasta per questa mia uscita, ma quando ho nominato Simone il suo sguardo si è incupito e ha iniziato a muoversi nervosa nel letto...- Perciò hai baciato Simone...-, sbuffo- No, no e no è stato lui...- dico,-Quindi ti ha baciato lui...- lo sguardo distaccato,perso- No, non c'è stato nessun bacio, o almeno stava per esserci, ma la tua chiamata la fermato grazie a dio!-mi lancio sul letto, -La mia chiamata ti ha salvata?- domanda sorpresa, -Sì, è quello che sto cercando di dirti da tre ore, mi spieghi a cosa stai pensando?- domando esasperata, lei sgrana gli occhi, -A niente. Quindi ti ho salvato il culo eh?!-, -Già- rispondo,-Posso farti una domanda...- alzo lo sguardo su di lei -Dimmi...-,-Perchè non hai...bè non l'hai semplicemente respinto, se non provi niente per lui dovresti dirglielo- mi guarda curiosa, mi stringo nelle spalle,- Non lo so..- mormoro, non posso certo dirle che non l'ho fatto per la paura che mi lasciasse sola come tutti gli altri...mi avrebbe presa per vigliacca o peggio, non potevo correre questo rischio... -Solo...solo cerca di stare il più possibile lontana da lui...- mormora, mi acciglio -E perchè?-, -Non mi piace quel ragazzo...-risponde, - Invece a me sì... è l'unico con cui posso parlare e che non mi lascia sola, visto che i miei migliori amici sembrano avermi dimenticato...- sibilo arrabbiata, lei abbassa la testa - Lo so,mi dispiace è che...ho avuto da fare...- mormora dispiaciuta, mi intenerisco alle sue parole,-Va bene, non ti preoccupare...ora andiamo a letto.- dico e mi metto sotto le coperte, stesso fa lei, ma prima di addormentarsi mi dice...-Alexy, promettimi che proverai a stargli lontana...- e poi si addormenta lasciandomi con mille domande in testa.

Stay with me/ Jamie Campbell Bower/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora