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*Audrey *

"sei già sveglia? " chiese la donna aprendo leggermente la porta " oh! Sei anche già pronta! " avrei preferito avesse bussato, per adesso non le dico niente non me la sento adesso di incominciare ad impormi, magari più in là " fai vedere un po' come sei vestita? " " non mi cambierò, sai dov'è l'orario? " stavo impazzendo per cercarlo e non avevo alcuna intenzione di portarmi tutti i libri " si te lo prendo lo dimenticato vicino alla stampante ".

" siamo arrivati" disse fermando la macchina davanti al cancello della scuola "e non tagliare, ok? Se lo scopro perché lo scopro ovvio, ti accompagno tutti i giorni in classe e ti saluto con un bacio sulla guancia" "iniziamo già con le minacce?" come se avessi tempo da perdere "no tesoro, sono promesse" "tranquilla voglio entrare in un college al contrario di come vi immaginate tutti" "lo so, avevi ottimi voti nell'altra scuola e quasi nulla di assenze. Volevo fare la madre severa" mi presi il volto nelle mani scuotendo la testa, "meglio che vada" presi lo zaino e uscì dalla macchina "come torno a casa?" "autobus o fatti dare un passaggio da persone di cui ti fidi. Ok? Ci vediamo sta sera" ok nuova scuola, quindi nuovi giocatori di qualche sport che li renderanno fighi e nuove ragazze stupide o che fanno finta di esserlo poi le via di mezzo e infine i secchioni questa è la piramide delle scuole qui negli Stati Uniti.

Io non so in che posto sia io, ma non mi interessa.
Devo cercare l'armadietto n° 86, partono dal 595, perfetto. Peccato che la campanella è appena suonata. Meglio andare direttamente nella classe di storia, dovrebbero mettere delle frecce per terra con colori diversi, come negli ospedali. Sarebbe più semplice.

Vidi una ragazza e andai da lei "scusa il corso di storia avanzata?" "come scusa? " " sai dov'è la classe del corso di storia avanzata? " " dovrebbe essere infondo poi giri a destra e poi a sinistra sali le scale e vai dritto è la seconda porta a sinistra " " ok grazie".

In realtà non va tanto bene, non mi ricordo già più e quella non mi sembrava molto sicura. Andai fino a dove mi ricordavo e mi fermai quando sentí due ragazzi parlare. Uno sembra quello che abita difronte, Thomas, l'altro non so chi sia. Parlavano di lune piene, controllo e di trasformazione non riuscì o a capire molto di quello che dicevano, sembravano strani.

"devo andare a lezione Alex, ne parliamo a pranzo " " aspetta! " esclamò Alex bloccandolo " c'è qualcuno" mi ritirai indietro e corsi da dove ero venuta per poi ricamminare avanti. Qualche secondo dopo spuntarono i due alla fine del corridoio "ciao, credo di essermi persa" "Audrey!" "ciao Thomas" guardai il ragazzo di fianco a lui come per chiedergli il nome "Alex" "ciao Alex" sorrisi ad entrambi, mi sentivo i loro occhi puntati addosso come se sapessero che io ero lì che ascoltavo.

"sapete dov'è la classe di storia avanzata?" "si ti accompagno io" disse Thomas "ok, grazie" salutai con un cenno della mano Alex e seguí Thomas.
"posso vedere il tuo orario? " gli porsi l'orario " wow molti corsi avanzati, quindi lo ti posso accompagnare ovunque oggi tranne a inglese" "sei stupito che frequenti i corsi avanzati?" "no mi sembri molto intelligente" "menti" " ok hai ragione, ma esistono degli stereotipi" "lo so Tommy" "Tommy?" " posso?" "certo, è solo che nessuno mi chiama così o per nome" "come fai di cognome?" "Gray " "capisco, è corto e orecchiabile" "merito di mio padre".

"siete in ritardo! " " ci scusi e che ho... " " e che sono nuova e non riuscivo a trovare ne l'armadiet... " " sei Audrey Martin? " chiese interrompendo la mia spiegazione " si" "benvenuta nel mio corso, ora sedetevi"

"vuoi venire al tavolo con me" "come vuoi" quanto vorrei chiedergli di cosa stavano parlando, e in questo momento vorrei seguirli per sentire di cosa parlano fanculo a me è alla mia curiosità. Era una conversazione troppo intrigante soprattutto strana.

Nel frattempo feci conoscenza con gli altri ragazzi seduti al tavolo che si chiamano Robert, che sembra un tipo simpatico con scarsi gusti musicali, Carly e Mia, che sono gemelle, e Niall.

Nessuno è antipatico o perlomeno ha fatto qualcosa per finire sulla mia lista nera.
"quindi ti hanno adottato tre giorni fa? " chiese Carly o Mia " si in pratica" "e sei stata in un orfanotrofio?" "chi è stata in un orfanotrofio?" chiese Alex sedendosi difianco a me insieme a Tommy "più che altro una casa-famiglia" "sei stata adottata?" chiese Alex "si tre giorni fa" rispose Niall "che differenza c'è tra orfanotrofio e la casa-famiglia, non sono la stessa cosa?" chiese sta volta Robert "non proprio, la stessa cosa poi gli orfanotrofi non esistono più dal 2001" sta volta rispose Thomas, quindi posso starmene qui zitta "vero?" chiese conferma Tommy , annuì semplicemente.

E un giorno era passato, ora mancava poco per arrivare a casa, solo l'autobus, 6 fermate e, no avevo la psicologa, dopo però si sono stanca voglio solo suonare la mia chitarra e starmene in pace con me stessa.

"Audrey vuoi un passaggio? " distolsi lo sguardo dalla playlist sul cellulare è guardai Thomas, che si sistemava gli occhiali da sole neri, facendo una faccia buffa ed esilarante. Mi avvicinai alla macchina" grazie" e salí "nessun problema".

"hai dei bei cd " frugai un po' nel porta cd" all time low, Green Day, the killer, Tokyo hotel" mi piace sempre di più sto ragazzo, ma non pensate male, mi piace solo come ragazzo. "hai un cd dei noughty boy?" "la mia stima sta scendendo molto rapidamente, bipbiipbiiipbiiiip, scende..." scoppiò a ridere "me l'hanno regalato" "chi è che ti odia così tanto?" "mia nonna" "tua nonna è scusata".

Finalmente posso starmene da sola in pace senza nessuno che rompa, sono le dieci di sera e sto morendo di sonno, ma la mia chitarra mi manca troppo.

Dopo qualche minuto che stavo suonando, mi iniziò a girare la testa iniziai a vedere in modo strano, più sfuocato e sul blu e rosso. Forse sarebbe meglio andare a dormire sono le undici e mezza e domani devo svegliarmi presto, e già non ho voglia.

Continuo a guardare l'ora nella sveglia sul comodino, continuo a ritirarmi da ormai un'ora e quasi mezzanotte ho provato di tutto adesso provo ad ascoltare la musica e chiudere gli occhi forse funzionerà.

Il freddo gelido e e l'erba bagnata mi svegliano, come ci sono finita in giardino?
Guardai il sole coperto un po' dalle nuvole grige coprendomi con la mano gli occhi, mi alzai da terra pulendomi poi le mani sui pantaloncini del pigiama, e si io dormo in pantaloncini e canottiera estate e inverno, rientrai dalla porte sul retro per non farmi notare. Non mi ricordo assolutamente nulla come ci sono finita lì fuori?, non mi ricordo niente da dopo che mi sono messa le cuffie.

Soffrirò di sonnanbulismo, mi ci manca solo questo, la mia psicologa direbbe che è normale un avvenimento del genere in una situazione così stressante, come una nuova famiglia, casa, scuola eccetera. Andai a farmi la doccia nel bagno infondo al corridoio.
Uscita dalla doccia notai delle ferite il fianco che guarirono davanti ai miei occhi, presi una lametta dal mobiletto quelle che probabilmente usa per farsi la barba, e feci un taglio sul braccio, scomparí come se non ci fosse mai stato.

Basta non devo pensarci è molto strano, magari sto ancora sognando, non lo so non riesco a dare una spiegazione razionale a quel che mi è successo.
Fasciai i capelli nell'asciugamano e tornai in camera misi la musica non troppo alta ma abbastanza che io la sentissi senza cuffie, presi degli skinny neri strappati e una canottiera bianca, sopra misi una felpa e nera presi le dr. Martens bordeaux dalla scarpiera, finì di prepararmi poi presi lo zaino e uscì.

Andai a scuola a piedi anche se non sono ancora iniziate le lezioni, devo sapere come sia possibile e se c'è scritto qualcosa, magari i qualche libro che spiegava qualcosa sul sonnanbulsmo e la coagulazione e riemarginazione veloce delle ferite. C'è una grande biblioteca qui a scuola e dei computer magari trovo davvero qualcosa.

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