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"Quindi è passato un mese e tu non hai ascoltato i miei consigli" disse la psicologa che sta seduta difronte a me e che sta perdendo la pazienza anche se sta cercando in tutti i modi di non darlo a vedere, ma la sua faccia è una specie di smorfia tra il ti voglio uccidere e lo schifato?, non so il perché di questultima.
"Senta ..." "dammi del tu ti ho detto, dobbiamo instaurare un rapporto" frignò quasi come una bambina che voleva l'ultima barbie uscita "allora non ho bisogno di fare sport do squadra per fare amicizia e credo di essermi fatta abbastanza amici, e non penso di poterne sopportare troppi" si passo una mano tra i capelli, non credevo di poter portare così tanto all'esasperazione qualcuno "Facciamo così tu fa come vuoi puoi o no seguire i miei consigli" sospirai " va bene proverò ad entrare in una squadra di qualcosa ok?!" " magari anche in qualche club se ci sono" disse sorridendo, mi ha fatto sentire in colpa solo per farmi fare quello che voleva, stronza "come vuole signora" dissi molto calma e me ne andai.

Uscì dallo studio di questa tizia sclerata. È già dicembre e sono successe così tante cose in pochi mesi, e non cose da nulla "ed ecco qui la pazza del villaggio" Tommy mi affiancò con in mano due bicchieri di carta con il logo di un bar "il villaggio è pazzo io ero normale" "Ti ho portato una cioccolata calda densa con crema di caffè calda" " c'è già lo zucchero?" "Una bustina" "sei il migliore vicino che si possa avere" "e così sarei solo il tuo vicino eh?!" "così dico" mi trattenni dal ridere per la sua faccia buffa, mi bloccò per le spalle facendomi fermare e poggiò la sua fronte contro la mia mi guardò negli occhi per qualche secondo senza parlare "ridammi la cioccolata" disse cercando di avere un tono di voce arrabbiato, fece un passo indietro e tese la mano "No!"scoppiammo a ridere e Continuammo a camminare.

"Sta sera, usciamo?" Chiese quando fummo davanti a casa mia "mmm..." "ci saranno anche Alex, Loreline, Carly,Niall, Robert.." Sorrisi e gli abbassai le mani sulle quali stava contando tutti "bastava che mi dicessi un tutti " risi   "vengo" " perfetto, per le 22" sorrise e mi diede un abbraccio veloce prima di entrare nel suo giardino.

"Ciao" dissi entrando in casa la mia madre adottiva mi venne in contro, non so ancora se posso chiamarla mamma o continuare a chiamarla per nome, "ciao, com'è andata dalla psicologa" quella pazza?  " bene bene" "perfetto" andai alla spazzatura per buttare il bicchiere della cioccolata "stasera esco con Thomas e gli altri" " ok, basta che non fate troppo tardi" "non so..." alzai  le spalle e andai in camera mia.
Mi buttai sul letto col piumone viola con dei ricami neri e lo abbracciai, sono stanca, non mi tolgo neanche il cappotto, guardo il pacchetto di sigarette sopra la scrivania e decisi di alzarmi e andare in balcone a fumare, in questo periodo sono davvero stressata e il mio cervello è una confusione assoluta, il mio cervello è  praticamente esploso. Prendo il computer e inizio con le mie ricerche, cerco di trovare i miei genitori, magari c'è qualche articolo su quello che è successo quella notte, quando la polizia mi ha ritrovato al confine tra il bosco e l'autostrada, soffio fuori una nuvola di fumo e ne aspiro un altro, !non mi sembra cosa da poco trovare una bambina di tre anni nel bosco e da sola.

La musichetta che esce dal telefono interruppe il mio ragionamento "hey!" "Mh, Tommy" "sono anch'io felice di sentire la tua voce" disse ironico "prima che tu mi inizi ad insultare" si sbrigò ad aggiungere "mi avevo detto di chiamarti o bloccati ogni volta che tirava avessi visto fumare" alzai gli occhi al cielo "vero, ma non sto fumando" "è la sesta nuvola che vedo uscire dal tuo balcone" "starà andando a fuoco qualcosa" "i tuoi polmoni se non la smetti, me lo hai chiesto tu di farti smettere" "vero, ma fa freddo qui in balcone e devo riscaldarmi in qualche modo, quindi o fumo o bevo vodka" "entra dentro"  "voglio stare fuori" mugolai "come vuoi" disse non riuscendo più a controbattere "ci vediamo dopo" chiusi la chiamata.
Appena cliccai per vedere la gazzetta della città,  mi chiamarono per cenare "arrivo" chiusi il portatile, spengo la sigaretta sul balcone, e rientro dentro togliendomi il cappotto, lo butto sul letto e scendo di sotto "hai lavato le mani?" Mi chiese appena spostai la sedia,  presi il sapone dei piatti e me le lavai nel lavandino della cucina, non ho voglia di andare fino al bagno, voglio finire di mangiare il prima possibile e continuare le mie ricerche.

Ricerche inutili, alla fine non ho trovato nulla nella gazzetta della città, c'è solo l'articolo del fatto, ma nulla che mi aiuti.
Ritrovamenti nei boschi  sorrisi e cliccai il link, spero davvero che magari questo sia quello giusto, si apre una pagina che ha come sfondo un bosco generico e al centro uno spazio bianco con su scritto nero nome della persona ritrovata, luogo, bosco e città, in più ci sono tutte le coordinate.
Andando in giù notai che è un blog  su persone che credono a cose sovrannaturali e credono che collegando i punti appaiono dei triangoli che dovrebbero significare qualcosa che in questo momento non mi interessa, scorro la lista finché non trovo la città è il nome del bosco.
Delle mani si posano sulle spalle e prima che possa reagire riconosco il suo odore  "Tommy, non devi arrivarmi alle spalle" si appoggiò alla scrivania difronte a me "tanto con tutti sensi amplificati puoi sentire tutto" " non sto sempre sull'attenti "  "forse dovresti" si spostò e si sedette sul letto, facendolo muovere "perché sei già qui?" Chiesi guardandole l'ora sul PC perché  manca mezz'ora e tu sei ancora qui, e mi hanno mandato perché non vogliono aspettarci come sempre" è  vero sono ritardataria cronica, devo iniziare a fare qualcosa ore prima dell'appuntamento.

Mi alzo dalla sedia girevole e vado in bagno con dei vestiti, velocemente mi metto le calze a rete e i pantaloncini con sopra un top nero e una maglione verde militare scollato i miei amati anfibi e dopo essermi truccata e pettinata esco dal bagno.

"Cosa ci fai col mio computer?" Non mi piace che le persone guardino i fatti miei è una cosa che odio "sai sono molto deluso da te" di sicuro non era la risposta che mi aspettavo " come scusa?" Sono  irritata? Certo che si... "tu vorresti indagare da sola?, senza il mio aiuto? Sai quanto amo indagare... bastava chiederlo" "forse non voglio l'aiuto di nessuno" dissi ovvia con un tono abbastanza acido "fidati tu vuoi il mio aiuto, so molte cose e questa città e tranquilla da troppo tempo".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 27, 2016 ⏰

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