*Audrey*Stetti in silenzio per tutto il tragitto, mentre Thomas e Alex sono immersi in una conversazione da quando siamo saliti sulla Jeep, ogni tanto mi guardava dallo specchietto e io gli sorridevo per rassicurarlo, non ne so neanche il motivo, tornando ad osservare il paesaggio, che cambiava veloce. "Ci vediamo domani " disse Alex scendendo dalla macchina gli dedicai un semplice cenno con la mano per poi tornare ad ignorare entrambi.
Non è che sia arrabbiata con loro, non è colpa loro, ma non ne posso fare a meno. Sono arrabbiata probabilmente con me stessa perché non riesco a capire e non sono una che accetta un semplice "perché si!".
"Vieni avanti?" Chiese Tommy guardandomi sempre dallo specchietto, mi scorsi tra i due sedili mi buttai sul sedile affianco a lui "sei arrabbiata con me o Alex, non so" scossi la testa, ricordandomi solo dopo che era concentrato sulla strada, tanto valeva parlare anche perché sono troppo logorroica per stare zitta per così tanto tempo "Nono sono solo un po' confusa e incredula e il fatto di non capire, mi fa innervosire e di parecchio, capisci!?"
Si fermò al rosso e si girò verso di me "capisco come ti senti e se vuoi posso aiutarti a capire tutta questa strana cosa su cosa sei e come funziona" ripartì "si! Ci sto" si parcheggiò davanti al garage di casa sua, presi lo zaino da dietro, "se vuoi puoi venire anche adesso?" Indicò la casa con il pollice senza girarsi "magari più tardi, o domani non so, in questo momento dovrei essere dalla psicologa, sai com'è oo no, ma.devo andate a casa" spuntarono due fossette sulle sue guance "ci vediamo sta sera dopo cena" sorrisi scuotendo la testa "come vuoi" "lo faccio per te, non posso lasciarti nell'oblio totale sulla faccenda" "e io che speravo in qualcos'altro" ."Scusate il ritardo ho avuto degli imprevisti iniziai io prima che mi tartassasero di domande a cui non avevo voglia di rispondere " per questo ti abbiamo preso un cellulare, qui qualcuno pensava te ne fossi andata via e che non saresti più tornata" "ma io ho un telefono" " davvero?!" Perché qualsiasi cosa dica tutti si impressionano? "Un po' vecchio" lo tirai fuori dal taschino dello zaino osservandola come se fosse la prima volta che lo vedevo " e più o meno funziona" non era esattamente l'ultimo cellulare uscito sul mercato, ma era pur sempre un cellulare, nel quale se ci mettevi i soldi ti permetteva anche di chiamare qualcuno "mmm, ma è meglio questo, mi fido di più " disse la donna accanto al marito, leggermente schifata dal mio cellulare? Sul serio? Quando loro erano adolescenti c'erano a malapena i cellulari bah, sono troppo strani o sono così tutti i genitori in generale? "Comunque la dottoressa ti aspetta nel mio studio" .
La donna è seduta sulla poltrona in pelle dietro la scrivania che gira su se stessa appena mi nota si ferma mettendosi una ciuffo di capelli dietro l'orecchio e raddrizzandosi "ciao Audrey" " salve" mi sedetti su una delle poltrone intorno al tavolino di vetro con sopra alcuni giornali "di cosa vuoi parlarmi? Cosa ti preme di dirmi ?" Chiese con un sorriso, falso, che va da un orecchio all'altro " mi preme di dirle, che preferirei stare nella mia stanza a suonare che a parlare con lei" imitazione suo sorriso, quando il suo si spense diventando una piccola smorfia che si vede benissimo sta cercando di nasconderla.
"Tra un ora puoi andare, ora i tuoi genitori mi hanno pagato e quindi raccontami qualcosa" girai gli occhi " qualsiasi cosa?" " certo" venne a sedersi sulla poltrona difronte a me " ho fame, non ho fatto merenda" scrisse qualcosa sul tablet "ti vedi grassa? Non è il digiuno il modo giusto per dimagrire, magari un dietologo specializzato" sorrise forse felice del fatto che io le abbia raccontato chissà che segreto "perché?, secondo lei sono grassa devo mettermi a dieta, non ci avevo mai pensato prima d'ora " mi guardai la pancia e le gambe "e no certo che no sei stupenda non hai bisogno di dimagrire, ho frainteso " si affrettò a dire molto agitata e cancellando quello che aveva scritto sul tablet "pratichi qualche sport?" "No, non sono una da sport, non amo tutto quel sudore e odio correre" "però potresti fare qualche sacrificio e iniziare qualche sport di squadra come basket o volleyball, sei alta e..." eee ma nooo non mi "oppure lacrosse qui è uno sport che prendono molto seriamente in questa città" " io pensavo come qualcosa tipo lo sleep all time" " divertente" guardò l'ora e si alzò " pensaci su e pensa a qualcosa da raccontarmi per il prossimo appuntamento" "ok sisi" " Buona serata Audrey " ."Cosa c'è per cena?" Chiesi entrando in cucina "spaghetti col sugo e le polpette" "buoni" sorrise continuando a girare il sugo " hai un piatto preferito?" Ci pensai su, non penso visto che per quasi 14 della mia vita ho mangiato zuppe di verdure e cose vegetariane perché la miss e suo marito sono vegetariani ero riuscita a mangiare carne solo a scuola cioè hamburger e alette di pollo. "Non esattamente, non ho sperimentato molti cibi la padrona della baracca era vegetariana" "capisco, allora cercherò di fare cibi diversi ogni sera finché non troverai il tuo preferito" "grazie". Stetti ancora li a parlare con lei di quando andava al liceo poi all'università e delle cavolate che aveva fatto con i suoi amici che scoprì essere i nostri vicini di casa, cioè i genitori di Tommy.
Alle 8.30 p.m andai da Tommy per ricevere delle spiegazioni mi aprì la porta un Tommy in pantaloncini della tutta è senza maglietta lo squadrai bene prima di fare un passo avanti "ti sei già portato avanti?!" Si grattò la nuca evidentemente imbarazzato "non volevo farti.." Non finì la frase poiché la madre comparse affianco a lui "si scusa e che si è rotto il termostato e qui dentro ci saranno 40° "Buona sera signora Gray " "ciao tu devi essere Audrey, io sono Ann" " esatto" "di mamma, ora devo farle vedere alcune cose sulla scuola , sul corso di inglese e le altre cose, quindi va a guardare la TV" " Ti pare il modo di parlare a tua madre? Bah! Volete che vi porti qualcosa, magari del gelato!" "Vuoi del gelato Audrey?" " emmm si volentieri grazie" sorrisi cortesemente "andate pure di sopra ve lo porto io" .
"Vieni andiamo..." mi trascinò praticamente su per le scale "Heyy con calma magari!?" Si chiuse la porta alle spalle "si scusa e che le voglio un bene dell'anima, ma è un impicciona ed è meglio che non sappia tutto questo casino" bussò alla porta " ragazzi sto entrando" entro con due ciotole piene di gelato e se ne andò sempre sorridendo. Mentre cercava dei qualcosa sul PC preso la prima cucchiaiata, è buonissimo "Tommy" " si?" Si girò a guardarmi, " lo sai che non ho mai mangiato il gelato in vita mia" " vivevi rinchiusa in uno sgabuzzino ?" "magari! Vivevo con persone che sono contro i dolci" "mi spiace davvero tanto " non capisco se la sua espressione sia davvero da dispiaciuto o ironica.
" Che gusto è?" "Biscotto" ho trovato il mio dolce preferito.
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The Wolf Girl
Random*Dal capitolo 2* La rabbia in quel momento era più forte di me, strinsi i pugni e le unghie si conficcarono nella carne facendo uscire del sangue, subito Tommy mi prese dal polso e mi trascinò fuori dalla mensa seguita da Loreline e dallo sguardo in...