Capitolo 3

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Ero felice ma ora non lo sono più, e un pochino mi preoccupo:
Britney è sconvolta, Peter sembra confuso e anche la professoressa Harvey che gli sta accanto.
In più, tutti le persone presenti hanno sentito, perché la loro attenzione è stata attirata dal vetro rotto.
E sicuramente tutta la scuola verrà a conoscenza di questa cosa.
«Okay, Jennifer, ehm... Prova a sollevare Britney con la magia.» dice Peter.
La professoressa Harvey lo guarda stranita. «Ma Peter! Nessuno ci riesce la prima volta!»
«Te lo dico io cosa devi fare Jennifer.»
Chiude la porta della segreteria a chiave. «Prova ad aprirla.»
Mi alzo e mi metto davanti alla porta. Non so neanche come fare. Così lo chiedo.

«Con le mani, beh, puoi fare il gesto che vuoi: ogni mago e strega deve sentirsi il più comodo possibile quando fa degli incantesimi. Per farli funzionare, devi solo avere la forza di volontà.» spiega accuratamente la professoressa Harvey.
Deglutisco e continuo a fissare la serratura della porta come se fosse questione di vita o di morte.
Porto la mano destra sull'anta della porta di legno e chiudo gli occhi.
Peter fa un verso di disapprovazione.
«Cosa c'è? Io ci sto provando!» dico.
Viene dietro di me.
«Non puoi concentrarti troppo. Devi solo pensare che succeda.»
Immagino la porta che si apre, e magicamente si sente il rumore della serratura. Metto la mia mano sulla maniglia e apro la porta.
Sorrido leggermente, e mi giro.
Suona la campanella.
«Devo andare, ci vediamo dopo.» mi dice Britney, andandosene.

Le lezioni. Io come avrei fatto? Non c'era nessuno come me. E di stare nella classe di quelli che erano metà e metà non mi va proprio. Perché ad essere sincera non mi va di far notare a tutti che sono diversa.
«Peter... Come farò per le lezioni?» chiedo con un sorrisetto.
«Beh andrai nella classe Speciale è ovvio.» mi dice «quella con i ragazzi simili a te.»
Sbuffo e metto il broncio.
«E quale sarebbe la tua magnifica idea? Sentiamo.» mi dice.
«Posso stare nella stessa classe di Britney?» chiedo infantilmente.
«E svolgere corsi solo per lupi mannari? Tu sei tutte e tre le cose, Jennifer! Devi sapere tutto su tutte e tre le creature che sei. Non puoi sapere tutto sui lupi e zero sulle streghe, per esempio! O non puoi non sapere nulla sui vampiri! Come farai a controllare la tua sete? No, non puoi. Al massimo trovi un bel modo per frequentare tutte e tre le classi contemporaneamente.» dice.
Stavo per aprire bocca ma lui mi ferma: «E non sparare la solita battutina: "una Giratempo ci sarebbe utile!" Perché credo che tu lo sappia, ma te lo dico per sicurezza: non siamo in Harry Potter.»
E rientra in segreteria sbattendo la porta, come se avessi fatto qualcosa di sbagliato... A parte aver cercato di fare di testa mia.

Comunque, decido di prendere la direzione che aveva preso prima Britney. Però non so in che classe è.
Mi fermo davanti ad un ragazzo dai capelli castano chiaro, quasi biondo, gli occhi neri come la pece e abbastanza mingherlino di corporatura.
«Tu sai in che classe è Britney?» gli chiedo.
Mi scruta per un attimo e poi mi chiede:
«Chi è questa Britney?»
«Capelli castani, le punte bionde però! Abbastanza alta, gli occhi verdi... No eh? È un lupo.» dico facendo dei gesti.
Il ragazzo scuote la testa.
«Okay, grazie lo stesso.» e me ne vado.
Sento lo sguardo del ragazzo addosso. Ma non è lo sguardo affascinato, non mi sta guardando male e non sta neanche cercando di rimorchiare. Sento che mi sta guardando come se gli sembrassi familiare.

Chiedo di Britney ad un po' di gente, la maggior parte non la conosce. Okay forse Britney non è tanto popolare in questa scuola. Ma del resto, è l'ultima arrivata prima di me.
Alla fine la trovo io stessa, che sta fuori da una classe con aria sognante.
«Brit?»
Mi avvicino.
«Oh, Jenny!»
«Cosa stai aspettando ad entrare?» le chiedo.
«Ehm... Sto guardando Matthew, okay.»
Sorrido ed entriamo.
Ci sediamo dietro Matthew e il suo amico, perché così ha deciso Britney.

Poco dopo entra la professoressa: una bella donna bionda, sui 40 anni circa.
Guarda in giro per la classe, sorride e i suoi occhi diventano di un fucsia brillante, e poi tornano grigi.
«Perché i suoi sono fucsia?» sussurro a Britney.
«Ehm... Avevamo studiato gli occhi di un lupo mannaro. Cioè, gli altri. È l'unico argomento che non ho capito.» mi risponde.

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