Chapter 7

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Prima di iniziare a leggere il capitolo volevo chiedervi se potevate passare sul mio profilo e guardare anche "indicted hearts", è su Harry e mi farebbe piacere sapere la vostra opinione, grazie. xx

Prossimo capitolo: 20 stelline - 5 commenti

HO CAMBIATO IL NOME DELLA PROTAGONISTA, ORA È: Avalon Walker.

Buona Lettura! xx

Purtroppo quelle ore di scuola erano giunte al termine e questo voleva sottintendere solo una cosa: cheerleading.

Mentre ci dirigevamo verso la casa Hood il mio subconscio continuava a consigliarmi di scappare e non farmi più vedere.

La cosa più strana è che stavo seriamente prendendo in considerazione quell'ipotesi.

L'ansia continuava a crescere in me ad ogni minuto che passava, poiché sapevo già che una volta iniziata la prova avrei solamente fatto la figura della stupida.

Non avevo le capacità fisiche necessarie per poter fare quelle "acrobazie" come saltare in aria o fare giravolte e robe varie. Avevo solo 17 anni e mi servivano ancora tutte le ossa per sopravvivere.

Non potevo e non avrei mai affidato la mia salute nelle mani di ragazzi tutto muscoli e niente cervello che non sapevano fare altro che mirarsi allo specchio complimentandosi da soli del loro aspetto. Metti caso che, mentre mi sostenevano in aria, la loro stupida attenzione veniva catturata da una ragazza che gli metteva il culo in faccia? Avevo davanti a me ancora una lunga vita che avrei voluto continuare.

Inoltre il fatto di aver scoperto che la fidanzata di Luke, la cosiddetta Kate, fosse il capo delle cheerleader mi intimoriva ancora di più. Avevo un brutto presentimento su di lei. Poteva sembrare tanto carina ma qualcosa nel suo sguardo mi faceva intendere che non fosse così.

Forse istinto femminile? chiamatelo come volete ma non mi fidavo di quei sorrisini presenti sul suo viso e quegli sguardi tanto gentili che donava a tutti come se dovesse regalarli in beneficenza.

All'apparenza sembravo davvero troppo negativa ma tutto nella mia testa si specchiava come qualcosa di brutto dal quale stare lontana, ed io avevo sempre avuto il vizio di usare troppo il cervello e mai lasciarmi andare.

Se dovevo fare qualcosa prima ci dovevo pensare per un buon periodo di tempo in modo tale da essere sicura al cento percento di aver rivisto attentamente tutti i lati positivi e negativi di quell'azione.

Ero troppo meccanica.

La fiducia che davo agli altri era davvero minima e con questo mio piccolo difetto tutti cercavano di starmi lontani considerandomi strana.

Credetemi quando dico che non era colpa mia. Okay, in teoria, solo in parte, dovrebbe esserlo ma anche se mi sforzavo proprio non ce la facevo a fare le cose d'istinto e fidarmi per una volta di qualcuno che non fosse me stessa.

A furia di meditare avevo consumato le mie unghie per la troppa agitazione.

Arrivammo davanti ad un'accogliente villetta che presumevo fosse, appunto, la dimora degli Hood.

Era davvero molto carina dipinta di quel rosa antico che la faceva apparire calda ai miei occhi. Inoltre, il piccolo giardino decorato da una moltitudine di fiori sembrava un'ottima cornice fatta apposta per quella piccola abitazione.

Sorrisi senza accorgermene davanti a quella vista «è davvero bella» confermai annuendo.

«già, tutto il lavoro l'ha fatto nostra madre, di solito è sempre lei a svolgere queste manifatture, è ossessionata con la perfezione quindi non ci lamentiamo mai quando non ci vuole far toccare nulla mentre lei "lavora"» disse Calum guardando anche lui casa sua.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 29, 2016 ⏰

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