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Stavo aiutando Siria a scegliere dei vestiti per il suo primo appuntamento, quando sento una vibrazione.
Oh, era il mio cellulare. Avevo ricevuto un messaggio.
"Da: Chiara
A: Elena
Preparati,anche oggi si va a mare e tu verrai. Vero?"

La tachicardia, ero felice. Speravo con tutta me stessa di rivederlo.

"Da: Elena
A: Chiara
Certo! Chi siamo? "
Le risposi ansiosa.
Speravo con tutta me stessa di leggere "Tiziano" tra tutti i nomi che mi avrebbe elencato. Volevo rivederlo. E questo era l'unico modo.
Non passò molto e il telefono vibrò di nuovo.
Un altro messaggio.

"Da: Chiara
A: Elena
Sempre le solite: io, tu, Giulia, Simona e Francesca..
Ah, dimenticavo! C'è anche Rosy, lei non manca mai.. Quanta pazienza!
Ehm, oggi Tommaso non verrà, deve lavorare! Quindi sono tutta vostra!! "

Un colpo al cuore. Cioè, non confondetemi, ero contentissima di passare del tempo con le mie amiche, solo noi ragazze, ma ciò significava che lui.. Lui non sarebbe venuto.
Sarebbe andato da qualcun'altra, l'avrebbe tirata acqua, l'avrebbe baciata e concluso in bellezza la serata.
Oddio. È gelosia?
No, basta. Non posso. Non devo soffrire.
Lui per me non è nulla.

Feci un sorriso forzato, misi un bikini preso a caso tra i tanti e andai a mare.

Mi costava tanto mantenere il sorriso sulle labbra. Ma dovevo. Mi tolsi dalla mente il suo spettacolare sorriso e, nonostante tutto, mi divertii. Si sa, le ragazze ne sanno sempre una più del diavolo. Avevo delle amiche fantastiche e, anche se inconsapevolmente, riuscivano sempre a tirarmi su di morale.
Abbiamo parlato di vestiti, make-up, nails art e ragazzi. Facemmo anche molti apprezzamenti e commenti sull'ultimo argomento. Forse più del dovuto.
Poi smettemmo di parlare e, insieme, contemplammo il paesaggio.

Eravavamo stanche e si notava.
Chiara si era addirittura addormentata, invece noi altre eravamo in bilico tra i pensieri e il sonno.

Pian piano anche i miei occhi iniziarono a chiudersi e caddi in un sonno profondo.

Poi un brivido freddo lungo la schiena. Sentii l'acqua sul mio viso, sulle braccia, da tutte le parti.

Aprii gli occhi di scatto e tra l'azzurro del mare intravidi due guambe e un costume che avevo subito riconosciuto.
Mi alzai e vidi quel sorriso splendido che mi tolse il respiro.
Presi forza, gli saltai addosso sorridendo e lo spinsi sott'acqua.
Ma non avevo abbastanza forza per lui.
Risalì, mi prese e temetti il peggio.
Ma le mie teorie erano al quanto sbagliate.
Mi abbracciò.
Senza dire nulla mi abbracciò.

Perchè?
Però non avevo la forza e nè il coraggio di allontanarlo da me. Così lo abbracciai. I nostri volti si sfiorarono, le nostre labbra erano a una distanza millimetrica.

-Tiziano!-
Una voce stridula interruppe questo momento di pura magia. Era una voce familiare, che stavo iniziando a detestare. Rosy.
Cosa voleva ora quest'oca starnazzante? Poteva avere tutti i pregi di questo mondo, ma i suoi modi di fare non mi sono mai piaciuti, soprattutto in presenza di ragazzi. Era una di quelle tipo 'guardatemi, sono qui! Non sono bellissima?!' oppure 'tanto lo so che ti piaccio'. Detestabile.

Si avvicinò a noi con aria sorpresa
-Che state facendo?- chiese.

Tiziano senza mollare la presa disse con un'espressione abbastanza scocciata
-aveva qualcosa nell'occhio e la stavo aiutando-

E anche questa volta negò, davanti all'evidenza.
Ancora una volta facemmo finta di nulla. Noi eravamo solo amici. Non stava succedendo niente.

Desiderio di averti mio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora