Asia

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Sono le nove e mezza di sera e io non riesco a prendere sonno.

Mi ha turbata vedere Hemmings che cercava di scusarsi con me.

Non capisco a che gioco stia giocando e dove vuole arrivare comportandosi così.

Quando sono così confusa, c'è solo una cosa che posso fare per schiarirmi le idee.

Mi alzo di scatto dal letto, tanto non mi sono ancora messa il pigiama, quindi prendo una borsa nera con le frangie, che uso quando vado fuori.
Ci butto dentro chiavi, cuffiette e cellulare.

Mi guardo allo specchio prima di uscire e mi ripasso un po' di rossetto rosa sulle labbra che, nel corso della giornata, se n'è andato.

Prima di uscire dalla porta del resto della casa lascio un biglietto a mia zia:

* Sono andata a fare un giro per prendere un po' di aria, non ti preoccupare, tornerò a un'ora fattibile tu vai pure a letto tranquilla. Ci vediamo domattina; un bacio, ti voglio bene zia, grazie per tutto, veramente. Light. *

Dopo aver scritto le ultime parole sorrido.

Le voglio veramente bene, non a tutti viene la voglia di accogliersi a casa una nipote sbandata piena di problemi, con dei fatti accadut da poco che la segneranno, sicuramente, per tutta la sua vita; per giunta che viene dall'altra parte del mondo.

Anche se esco di sera so che non si arrabbierà, nè che mi metterà in punizione; in primo luogo perché sà che ho superato il periodo in cui facevo cazzate veramente dannose in modo grave, e poi perché sà che comunque non setvirebbe a nulla.

Se mi sono messa in mente una determinata cosa niente e nessuno mi può piegare in modo che non la faccia o che non la raggiunga, ora.

Ma una volta era diverso, con la vecchia me era tutto diverso.

Lei aveva paura del periocolo, di ciò che non rientrava nella sua idea di normalità.

Eppure si è lasciata piegare come niente, si è lasciata manipolare e modellare, facendosi del male da sola, per cosa poi?

Per inseguire una sua idea, fantasia, in cui le hanno fatto credere.
Rovinandosi e facendosi marcire dentro, nel profondo, in modo irreparabile.

Purtroppo per inseguire e assecondare tutto ciò non ha fatto soltanto male a se stessa.

Ha deciso di essere egoista e trascinarsi dietro una persona innocente.

Noi siamo così diverse.

Anche se a volte, con alcuni miei atteggiamenti, modi di comportarmi e di agire, sembro ancora un po' lei, piccola bambina inesperta e curiosa del mondo che la circonda.

Solo che lei, era incosciente dei disastri che provocava su se stessa e intorno a lei, mentre io ne sono stata, e continuo a esserlo, consapevole.

O, perlomeno, ne è stata incosapevole fino a quella notte.

Immersa nei miei pensieri e persa dietro alle tracce della mia playlist che si susseguono senza che io ci dia particolare peso non mi sono nemmeno accorta che, dopo aver preso l'Underground, mi ha portato nel centro di Londra.

Infatti anche se si è fatto tardi ci sono tantissimi ragazzi della mia età e più grandi che si spostano felicemente in gruppo ridendo e scherzando.

Decido di buttarmi nella mischia di 'London by nignt'.

Vedo altri ragazzi, che stanno nei bar, che si avviano alle discoteche sempre affollatissime del centro.

Altri fidanzatini che camminano lungo il Tamigi, mano nella mano.

Over and Out || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora