Capitolo 2

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Nuovo giorno, nuove cose.

Oggi andrò da mia zia Lucy per fare la babysitter a mio cugino di 3 anni. Ovviamente ci andrò a piedi e per fortuna non abita lontano. Mia zia lavora da una signora anziana e io dovrò occuparmi del piccolo Andrea. Mi piace stare con lui, mi fa sempre sorridere e solo questo, oltre alla danza non mi fa pensare a tutto quello che mi circonda.

Andrea è troppo bello, è un bimbo giocherellone e ogni volta che ci vado mi fa sempre delle sorprese, è troppo dolce!

Suono il campanello, mia zia mi apre la porta e mi saluta con un bacio in guancia per poi andare via a lavoro.

Poco dopo vedo una sagoma avvicinarsi a me e saltarmi addosso.

<<Andreaa! Che bello rivederti! Dov'è Luca?>> domando.

Lui mi risponde:<<Con i suoi amici!>>

Luca è il fratello di Andrea, ha la mia stessa età, ma sua mamma non lascia Andrea con lui perché da quando si è lasciato con la ragazza beve e si droga. Abbiamo un legame stretto ma da quando beve ci siamo allontanati. Sa che non sopporto quando beve.

Ormai non ci parliamo da un bel po’ e vorrei tantissimo che non si drogasse più e tornasse quello di prima, ma non mi ascolta mai.
Mi viene un’idea!

Chiamo Andrea e gli domando:<<Giochiamo a batti mani?>>

<<Si>> mi risponde contentissimo.

Giro 3 volte, lui si nasconde e dico:<<Batti mani>>

Sento un rumore che proviene dalla cucina e ci vado con gli occhi chiusi. Ridico quello che ho detto prima e lo sento vicino a me.
Mi abbasso e tocco una sua gamba, apro gli occhi e vedo il suo bel faccino e gli comincio a fare il solletico.
Il suo sorriso fa ridere anche me ecco perché non penso a niente.

<<Di nuovo! Di nuovo! Nasconditi!>> mi dice felice.

<<Okay! Tu gira 3 volte!>> e mi vado a nascondere sopra il divano.

<<Batti mani!>> batto le mani e lo vedo avvicinarsi verso me.

<<Hai aperto gli occhi!>> dico ridendo.

<<Non è vero!>> dice e riprendiamo a giocare, fin quando non sento il campanello suonare. Chi poteva essere?
Guardo dalla fessura della porta e vedo, Luca!?

<<Ciao.>> mi limito a dire mentre entra, facendomi un segno con la testa per poi correre in bagno e lo sento vomitare.

<<Andrea vai in cucina, arrivo>> detto questo va in cucina e io vado da Luca.

<<Tutto bene?>> chiedo

Luca mi risponde:<<Secondo te>>

Odio questo comportamento, ormai poche persone mi rispettano.

Io:<<Tu vuoi stare così. La prossima volta bevi di più mi raccomando!>> dico con il suo stesso comportamento.

<<Secondo te perché lo faccio? Tu non sai niente su di me, non mi devi giudicare>> mi dice

<<Sappi che non risolvi nulla bevendo>> mi giro e vado verso il mio cuginetto. Ecco perché non siamo più come prima, lui fa solo schifo.

<<Virginia, sei arrabbiata? Che ti ha fatto Luca?>> Ma quanto è dolce, alle sue parole non riesco a non sorridergli.

<<No, non mi ha fatto niente e non sono arrabbiata. Vuoi pane e nutella?>> domando con un finto sorriso.

<<Siiii!>> risponde e vedo Luca andare verso il lavandino per bagnare una pezza e appoggiarla sulla fronte.

<<Tu ne vuoi?>> chiede Andrea al fratello.

<<No, grazie Andrea>> Gli risponde accarezzandolo.

Perché con lui è così e tratta di merda a me? Cosa gli ho fatto? Mi fa venire un nervoso.
Comunque se rispondeva di si non glielo preparavo.
Io non mi comporto bene con le persone che non mi rispettano.

Prendo il barattolo di nutella, il coltello e il pane. Spalmo la nutella e dico a Andrea:<<Tu mi vuoi bene?>>

Lui mi sorride e mi risponde:<<Tu sei la mia fidanzata>> Ricambio il sorriso, almeno lui mi vuole bene.

Luca chiede a suo fratello:<<A me, mi vuoi bene?>>

Andrea risponde:<<Se mi fai giocare con il pallone con te, si>>

Luca si prende in braccio a suo fratello e lo porta fuori. Ecco, questo mi è piaciuto, quando vuole può essere buono.
Il panino di Andrea è pronto, però non voglio disturbarlo.
Vado nello studio di mio zio, prendo un libro e li raggiungo in giardino e mi siedo sul prato a leggerlo e poggio il pane sulla mia coscia.
Poco dopo vedo Andrea prendersi il panino pronto per mangiarlo, quando il primo morso glielo da Luca.

<<Hey!>> oh, sempre il solito Luca!

<<Virginia mi fai un thè e me lo porti nella stanza, grazie.>> Mi dice Luca e si dai lo faccio però a modo mio.
Gli preparo il tè e invece di mettergli lo zucchero gli metto il sale, tanto sale.

<<Tieni!>> Gli dico dandogli la tazza e uscendo dalla porta.

Trattengo la risata, per non farglielo capire. Lo beve piano piano e fa una faccia strana.

<<Hai scambiato lo zucchero con il sale?>> grida

<<ops>> Dico ridendo.

<<Non posso mai fidarmi di te>> Colpita!

<<Mi dispiace, non volevo>> Mi scusa e Andrea scoppia a ridere.

<<Io esco>> Posa il bicchiere sulla scrivania per poi uscire.

Mi siedo a terra con Andrea.
Forse ho esagerato. Non volevo rovinare quel momento. Sono una cretina ma lui non se la doveva prendere, alla fine era uno scherzo.

Andrea mi chiede:<<Giochi tu?>>

Io gli sorrido e dico:<<Okay, ma non sono brava come tuo fratello>>

Mi alzo e gli faccio fare 2 goal e mi dice:<<Uff! Tu sei una schiappa>>

A queste parole rido per poi sentire la porta di casa chiudersi, credo che sia Luca. Invece no, sua mamma.
Ma perché urla? Non riesco a capire, mi avvicino di più.

<<Sei andato di nuovo con i tuoi amici a drogarti?>> la sento chiedere disperatamente.lo prendo Andrea per mano e lo porto nella sua cameretta tappandogli le orecchie. Già la sento da qua!

<<Virginia cosa vuol dire droga? Drogarsi?>>

Non gli rispondo, lo stringo di più a me.È da quasi mezz'ora e ancora discutono. Povera zia!
Quando non sento più le urla di mia zia, dico ad Andrea:<<Devi ascoltare sempre la mamma me lo prometti?>>

Mi guarda confuso e mi dice:<<Ovvio. Ma cosa significa...>>

Lo interrompo dicendo:<<non preoccuparti>>

Lo prendo in braccio, anche se pesa un po’ tanto per me, e vado da mia zia che mi ringrazia.
Anche se non mi dà niente di soldi, sono felice di fare la babysitter ad Andrea.

Esco da quella casa e finalmente posso andare a casa per ballare.

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