Capitolo 6

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Non so perché è così protettivo nei miei confronti, ma so solo che voglio addormentarmi in un morbidissimo letto, voglio troppo? Non voglio addormentarmi in questa macchina.

Prendo il mio telefono, accendo la connessione dati e mi trovo un messaggio da Harry e dieci da Camila. Prima decido di vedere quello di Harry: 'Scusami, non potevo vederti in quello stato... Perdonami...'

Decido di non rispondergli, prima voglio pensare a tutto quello che è successo perché non ci sto capendo niente. Leggo i dieci messaggi dalla migliore Camila, come si è salvata lei:

1) Come stai?
2) Dove sei?
3) Dove state andando?
4) Ti sta facendo del male?
5) Stai bene?
6) Sono preoccupata per te
7) Se ti fa del male lo uccido, giuro.
8) Scrivimi
9) Sono preoccupata per te
10) Tutto okay?

Odio la sua preoccupazione. Le rispondo solo scrivendo: 'Tutto Okay'.

Spengo la connessione dati e mi giro verso quello che dovrebbe essere mio cugino.

Comincia a parlare:<<Da quando hai il telefono?>>.

Rispondo acida:<<Non t'interessa>>

<<Me lo presti un attimo?>> che vuole fare? Controllarmelo? Non è mio padre.

<<Perché? A che ti serve?>> chiedo.

Mi risponde accostando alla destra della strada, si volta verso di me e mi dice:<<Primo, calmati e secondo dovremmo avvisare tuo padre? E il mio numero non te lo salvi?>> che faccia tosta.

Ora gli rispondo come lui:<<Primo non mi calmo. Sai è strano che un cugino con cui prima si era come migliori amici all'improvviso ti odia. Si mi hai fatto capire che mi odi e non uscirtene dall'argomento della tua ex perché non c'entra un cazzo. Anzi potevo aiutarti. Secondo mio padre non ha un telefo->>.

<<Oh si invece>> ma che cazzo?

<<Da quando? Aspetta, fammi finire il mio discorso e poi rispondi. Terzo io il tuo numero non me lo salvo. Non mi serve>> sono veramente incazzata e finalmente gli ho detto tutto, anzi manca un ultima cosa, per completare a sfogarmi del tutto:<<Io per tutto il tempo che tu mi hai trattata di merda, sono sempre e comunque stata dolce e comprensiva. Bene ora facciamo al contrario. Io ti tratterò come tu hai trattato me. Mi hai odiato? Ora io ti odio e devi sapere che non è bello quando il cugino preferito con cui sei cresciuta, fatto le cazzate migliori, pigiama party, uscite, rotto qualcosa, disturbato qualcuno ti odia.>> detto questo sono ancora più incazzata.

Sento gli occhi pizzicarmi e qualcosa bagnare il mio viso. Vedo lui con una mano a pugno sulla fronte, appoggiandosi nel volante e guardando fuori. Penso che stiamo piangendo. Sta scendendo dalla macchina, perché? Si sta avvicinando al mio sportello, lo apre, mi fa scendere e mi abbraccia. Mi stringe forte. Devo ammettere che i suoi abbracci mi sono mancati.

<<Perdonami...ti...prego...>> mi dice tra vari singhiozzi. Sta piangendo. Come posso perdonarlo se mi ha fatto vivere la vita ancora più difficile di com'era? Riesco solo a ricambiare l'abbraccio e a piangere per tutti quei momenti che mi ha fatto sentire una merda. Adesso come sto? Non lo so.

Dico tra le sue braccia:<<Mi sei mancato>>. Sento solo i nostri singhiozzi tra questo cielo illuminato da tante stelle.

Lui mi risponde:<<Anche tu>>

Ci stacchiamo da quell'abbraccio intenso che sembrava che non finisse mai.

<<Adesso andiamo è tardi>> mi dice con un sorriso piantato in faccio.

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