Capitolo 7

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<<Allora ragazzi, siamo pronti?>> chiese Bruno, il papà di Alex.
Io e Alex annuimmo tremando.
<<Bene, si va allora! Salutate tutti e dirigiamoci verso questa nuova avventura>> disse trionfante salendo in macchina.
Avevamo passato un mese nella sua cantina, a lavorare come dei pazzi sul brano da portare all'audizione, "No Church in the Wild".
Avevamo ascoltato tante opinioni, dei familiari, amici, i nostri discografici, di Celeste e Ortensia, e tutti dicevano che era una bomba, che spaccavamo e facevamo venire i brividi.
Ascoltammo anche noi, e più o meno eravamo soddisfatti del nostro lavoro, anche se a noi non bastava mai, non ci accontentavamo mai, aspiravamo sempre a fare di meglio.
E ora mi ritrovavo a pregare tutti i santi del mondo perché non ci succedesse nulla almeno in quella esibizione, visto che ci capitava sempre di tutto.
Abbracciai la mia famiglia, che mi fece gli auguri e la mamma di Alex, e insieme a Occhi Cielo salimmo nei sedili nel bagagliaio.
Eravamo una bella truppa: Bruno, Nando, Alex, Orty, io e Celeste.
Le 2 ragazze avevano insistito davvero tanto per venire, ci tenevano a sostenerci e ad ascoltarci in un momento così importante, nonostante dovessimo partire molto presto.
Le cose tra Alex e Orty si erano un po' sistemate.
Dopo la scenata di Eleonora, avevo convinto Alex a lasciarla perdere, anche se si sentiva in colpa.
Non era degna di lui e di quello che facevamo.
Così aveva riallacciato i rapporti con Ortensia un po' più seriamente, e sembrava tornata la pace.
Stavano insieme, più o meno.
E ora si ritrovavano seduti uno accanto all'altra con le mani intrecciate.
Come me e Occhi Cielo.
Erano le 5 del mattino, ed era stanchissima.
Stava dormendo con la testa sulla mia spalla, mano nella mano.
Era così tenera quando dormiva.
Giocai con i suoi capelli fino ad addormentarmi a mia volta.

<<Ehy, Genn>> mi sussurrò lei un po' di tempo dopo per svegliarmi.
<<Eh? Siamo arrivati?>> dissi io con il cuore che di colpo prese a battere all'impazzata.
<<No no, tranquillo. Siamo in sosta, vuoi scendere?>> chiese dolce.
<<Ehm... No, non ho bisogno>>
Annuì.
<<Orty vai tranquilla, sto qua con Genn>>
La portiera si chiuse e si girò verso di me.
Mi accarezzò la guancia.
<<Come ti senti?>>
<<Nervoso. Da matti>> risi.
<<Andrà tutto bene vedrai>> mi strinse la mano sicura.
Sospirai.
<<Credo che se ci rifiutano, io lascerò la musica, sarebbe un colpo che non riuscirei a sopportare>>
<<Voi ce la farete>> disse seria.
<<Come fai ad esserne così sicura?>>
<<Perché lo so. Non ti rendi conto del vostro valore e talento. E SE nel caso non ce la doveste fare, visto che non ti piace che io creda in voi, io ci sarò sempre, a sostenervi. Non vi lascerò mai un attimo>> rise.
La presi e la baciai.
<<Andrà tutto bene>> sussurrò.
Annuii, un po' più rilassato.

<<È assolutamente impossibile, non ce la faremo mai!>> gridai in preda a una crisi di panico, dopo una fantastica esibizione di una ragazzina di 16 anni.
Occhi Cielo mi tirò uno schiaffo.
La fissai allibito, mentre quelli intorno a noi ridevano.
<<Sorridi, respira e vai piano>>
Poi si rivolse ad Alex.
<<Voi ce la farete. Date il meglio di voi e spaccate. Chiaro?>>
Annuimmo intimoriti.
Una ragazza dello staff si avvicinò a noi, dicendo che dovevamo salire sul palco.
Tremavo come una foglia.
Guardai un'ultima volta la mia Celeste sicura, sorrisi, respirai e salii la scaletta con Alex.
Il pubblico ci accolse applaudendo.
<<Buonasera>> disse Alex.
<<Buonasera>> lo seguii io dubbioso.
<<Ciao! Voi siete?>> disse Fedez allegro.
<<Io sono Genn>>
<<Io sono Alex>> balbettò insicuro.
<<E il gruppo come si chiama?>>
<<Urban Strangers>> dissi io.
<<Che genere fate?>>
Panico più totale.
Guardai Alex un secondo terrorizzato, per poi spararne una delle mie.
<<Non lo so>> risi nervosamente.
Fedez fece una faccia della serie "messi bene".
Alex serrò le labbra.
Potevo anche dire pop a questo punto.
<<Cosa cantate?>> continuò Fedez.
<<No Church in the Wild, di Kanye West>>
Fece una faccia dubbiosa, poi ci fece cenno di cantare.
Prendemmo un respiro profondo, ci guardammo e Alex iniziò a suonare.
Dopo solo le prime 5 note il pubblico iniziò ad applaudire, ma non mi distrassi, non dovevo proprio in quel momento.
I giudici parlavano e gesticolavano, ma non sapevo definire cosa pensassero, non capivo niente, ero esageratamente preso dalla canzone.
Fu la prima volta che rimasi davvero soddisfatto di una nostra esibizione.
Avevamo dato più di tutto, non avevamo sbagliato di una virgola e sentivo i miei occhi e la mia voce bucare il cuore di ognuno dei presenti.
Quando finimmo avevamo la testa bassa, e quando la rialzammo era un casino.
Tutto il pubblico in piedi, tutti i giudici in piedi a parte Mika, ma poco importava.
Alex scoppiò a piangere, e io ridevo come un ebete incredulo.
Non potevo davvero crederci.
Tutta quella gente, quegli esperti di musica in piedi per noi...
Gli avevamo fatto amare qualcosa fatto da noi, ed era una sensazione impagabile.
Ringraziai un milione di volte.
<<Negli anni 60' Simon and Garfunkel hanno venduto centinaia di milioni di dischi con una formula che è esattamente questa qua: una chitarra e 2 voci e io mi sono sempre chiesto perché non l'ha fatto nessun altro dopo>> disse Elio.
Il pubblico applaudì e noi ringraziammo.
<<Sorry I will speak in english, inglese un poco. You have something very special, completely different than I've seen, mi piace, I like you a lot, I like the fact that you both do each other's job>> disse Skin.
<<Noi siamo stati un po' tranzportati nel vostro mondo, e io non posso immaginare uno senza l'altro, e questo è un grandissimo complimento per una band. Con voi c'è ancora più la possibilità che la categoria dei gruppi può diventare una cosa seria che può anche avere una... Un percorso dopo... La finale di X Factor>> disse Mika.
Alex ringraziò.
<<Questo è un brano a cui sono molto legato perché l'anno scorso l'ho assegnato a Madh... Quindi appena vi ho visto con la chitarra, la mia paura era quella che voi potevate togliere un velo di aggressività al brano. E in realtà ho scoperto la capacità di ricostruire un pezzo in chiave pop e catchy... C'è che ti risucchia e che ti prende... Che mai avrei immaginato io personalmente di fare, perché mi sono ritrovato tra le mani quel brano e non mi è venuto di rifarlo come lo avete fatto voi. Siete giovani, avete la creatività dalla vostra, avete delle voci, armonizzate in una maniera incredibile e vi doppiate con una precisione assoluta>> disse Fedez.
Ringraziammo anche quella volta.
Alex era sempre sul punto di piangere.
<<Passiamo ai giudizi?>> chiese Mika.
Io annuii, Alex disse "magari".
Va bene il panico, ma cosa dici "magari"?
Mi venne da ridere.
<<Che ne pensate?>> chiese Mika.
<<Formula ottima, esecuzione perfetta, quindi sì>> disse Elio.
Ringraziammo.
<<Per il mercato discografico voi siete qualcosa di nuovo. Per me è sì>> disse Skin.
Ringraziammo ancora.
<<Ragazzi, da noi...>> iniziò Mika.
<<Aspetta... Dobbiamo armonizzare...>> lo interruppe Fedez.
Si schiarì la voce.
<<Sei pronto?>> chiese Mika.
<<Ma cosa fai alzati in piedi>> rise Fedez.
<<Ma io sono pronto>>
<<Dobbiamo armonizzare>>
<<1 2 3...>>
<<SÌ!!!>> gridarono insieme.
<<Grazie>> ridemmo io e Alex.
Salutammo e scendemmo dal palco, correndo dietro le quinte.
Non riuscimmo neanche a girare l'angolo che Orty e Occhi Cielo ci saltarono addosso gridando.
Celeste stava piangendo come una fontana.
<<Ce l'avete fatta hai visto?! Cazzo avete spaccato!>> gridò.
La strinsi ancora più forte.
<<Dio non ci credo>> cominciai a singhiozzare leggermente.
Si separò da me e ci fissò tutti e 2.
<<Voi adesso continuate e spaccate il culo a tutti quelli che non hanno creduto in voi! Sfonderete nella musica italiana e di tutto il mondo. Siete pazzeschi ragazzi oddio>> pianse abbracciandoci tutti.
Un altro di quegli abbracci che indicavano un nuovo futuro per tutti e 4.
E sembrava che finalmente qualcuno avesse riposto un po' di fiducia in noi e nella nostra musica, nel nostro futuro.

Per capire la storia leggete la prima parte "White Wood", trovate tutto sul mio profilo.
Incredibile, per scrivere questo capitolo ho dovuto rivedermi tutta l'audizione e mi sono messa a piangere come una scema.
Ero davvero emozionatissima ricordando quel bellissimo momento che mi hanno regalato e tutti quelli che sono venuti dopo con la loro musica.
Davvero, grazie a loro ora ho tantissimo.
Ho iniziato a scrivere questa storia che mi sta dando così tante soddisfazioni, ho conosciuto delle persone bellissime e whatsagennaro , che ultimamente mi sta facendo divertire e mi tiene compagnia, facendomi sentire meno sola.
E tra una settimana ci incontriamo, non ci posso credere.
Quindi grazie, Urban Strangers.
Grazie di tutto.
E grazie a voi per farmi sentire così apprezzata.
Grazie❤️

Should Envy Us~TRILOGY |2|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora