Capitolo 12

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Rientrammo in albergo alle tre di notte.
Il collo mi pulsava per i morsi, e gli occhi mi si chiudevano da soli dal sonno.
Gettai a casaccio la borsa su una sedia e mi stravaccai sul letto.
<<Ce'?>> mi richiamò Orty.
<<Mh?>> mugugnai sul cuscino.
<<Mi devi raccontare qualcosa?>> sogghignò.
<<Sei tu che mi devi raccontare qualcosa>> mi rabbuiai.
<<Oh... Già...>> balbettò <<però prima tu. Dai, che avete fatto?>> chiese sedendosi.
<<Nulla, davvero. Ci siamo solo fatti due coccole. Forse abbiamo anche un po' esagerato>> risi senza entusiasmo <<e tu?>>
<<Uguale. Più che altro abbiamo parlato tanto, mi ha raccontato come va ad X Factor. A te nulla?>> si corrucciò.
<<No... Praticamente nulla...>> risposi entrando nel bagno e iniziando a struccarmi.
<<Stai bene?>> mi chiese preoccupata.
<<No>> sospirai, aprendo il rubinetto per lavarmi i denti.
<<Dai, dimmi>>
<<È quando l'ho abbracciato, l'ho baciato. Non era più il mio Genn. C'è, non so come spiegartelo... Non lo sentivo più, sentivo che era cambiato, che non provava trasporto... Non lo sentivo rabbrividire. Voglio dire, di solito è così. Rabbrividiamo quando ci tocchiamo, ci baciamo con voglia, il cuore ci scoppia nel petto anche per le più minime cose, e non è successo. E i suoi occhi, erano così spenti. Io non so cosa avesse, ma mi fa tanta paura...>> sospirai, indossando il pigiama.
<<Sarà stato stanco, non ti preoccupare>> mentì.
Scossi la testa, sorridendo senza entusiasmo.
<<Anche se fosse stato stanco, un po' d'amore avrebbe potuto provarlo. Non ci si stanca mai di una persona se la si ama davvero. Almeno, questo è quello che penso io. Poi chi lo capirà mai quello...>>
sospirai ad occhi bassi.

Mi appostai davanti allo specchio.
I segni violacei che mi erano spuntati sul collo erano quasi tutti uguali.
Memorizzai la loro forma, come se potesse essere l'ultima volta che li vedevo.

"Tu sei mia"

Quelle parole mi rimbombavano in testa con insistenza.

Certo, io ero sua, ma lui era mio?
O qualcuno mi aveva rubato il mio più grande avere?
Era il maggiore sospetto.
Non sapevo altrimenti cosa sarebbe potuto essere.
La fama?
Non ci credeva quando gli avevo detto che avevano un successo a dir poco imbarazzante fuori dal loft.
Il suo viso era così tormentato, io volevo quasi piangere.
Avrei dovuto parlargli, fargli domande, ma pensavo che restare a guardare fosse più conveniente.
O forse sarebbe stata la mia condanna.
Non mi era mai capitata una situazione simile ed ero piuttosto confusa.
Avrei dovuto chiedere aiuto ad Ortensia, ma avevo paura di sentire cose che non avrei voluto sentire.
Quel sospiro emesso prima di sentirli cantare, mi aveva fatto entrare nel panico.
Quella canzone nascondeva più di quello che mi potessi immaginare, e lei sapeva tutto, ma era quasi come se non volessi ascoltare le spiegazioni.

Ero quasi sicura che quello che mi avrebbe detto avrebbe distrutto ogni mia certezza, ogni mia sicurezza.
Genn era il mio punto fermo, e ora che oscillava, avevo il terrore di cadere.
Speravo che non le passasse per la mente di raccontarmi ciò che era successo o che succedeva di cui ero all'oscuro, preferivo menzogne a cadute nel nulla.

<<Ce', devo parlarti assolutamente>>

Te pareva.

Mi sedetti sul letto con le coperte sulle gambe, respirando a fondo.
Mi raggiunse sedendosi davanti a me.
Strinsi il più forte possibile le coperte per allentare la tensione senza successo, il battito del mio cuore mi rimbombava nelle orecchie facendomi venire il mal di testa.
Che ansia.
<<Comincio?>> chiese dubbiosa.
Non dissi nulla, la guardai e basta.
Sospirò.
<<Tutto risale ad ancora prima di Roberta. Genn era fidanzato da un po' di tempo, non mi ricordo quanto, con una ragazza di nome Claudia. Un'autentica troia, te lo assicuro, però diciamo che lo soddisfava, in quel senso soprattutto. Erano tutti e due molto presi, lei è una delle maggiori cause per cui Genn è sempre stato un grande bastardo. Poi è arrivata Roberta. Genn se ne è innamorato quasi subito, era una sorta di luce, la vedeva così, ma non avrebbe mai rinunciato alla sua relazione appagante. Con questo innamoramento verso Roberta però, vi è stata la conseguente resa dei conti. Genn si è accorto di che cazzo di puttana fosse Claudia, e durante una litigata a dir poco spaventosa si sono spiattellati in faccia tutto, si sono insultati in maniere indicibili. Da lì è rimasto un po' scosso, e in un periodo di dispersione ha scritto "Runaway">>
<<Ok, questa è l'origine della canzone. Non c'è nulla di strano direi, il testo richiama perfettamente la situazione. Dilemma risolto, buonanotte!>> quasi gridai in preda al nervoso, stendendomi e spegnendo la luce.
Ortensia sospirò.
<<Non ho finito>> riaccese la luce.
Mi rimisi a sedere, con gli occhi che minacciavano di far uscire lacrime su lacrime da un momento all'altro.
Il mio sesto senso si era impossessato di me facendomi entrare in una bolla di panico da cui difficilmente sarei riuscita ad uscire.
Orty mi prese una mano, con uno sguardo quasi di scuse.
<<Respira>> sospirò <<credo che il motivo per cui abbia deciso di cantare questa canzone sia che lei si sia ripresentata>>
L'unica cosa che non avrei voluto sentire.
Ingoiai la saliva a fatica, trattenendo con tutte le mie forze il pianto.
<<Non ho idea del perché abbia ceduto così, ma sai anche tu che è un ragazzo debole>> tentò di difenderlo.
<<Questo non lo giustifica>> mormorai a fatica, senza emozioni.
Mi abbracciò, non ricambiai.
Ero come bloccata, il crollo di tutto quello che avevo era avvenuto davanti ai miei occhi, anche se non ufficialmente.
<<Non ho chiesto niente ad Alex, di solito Genn non si confida su queste cose, non conosco i dettagli non posso dirteli>>
Sapevo che mentiva.
Lei sapeva tutto, ma faceva bene a non dirmi niente.
<<Lo so che non è vero. Sai tutto, ma fai bene a non dirmelo. Non ce n'è bisogno direi>> sistemai il cuscino e mi distesi nuovamente.
Deglutì.
<<Cosa hai intenzione di fare?>> chiese, entrando anche lei nel suo letto.
<<Niente. Resterò a guardare>> spensi la luce.

Per capire la storia leggete la prima parte "White Wood", trovate tutto sul mio profilo.
Leggete "Come un bel momento" di madataraxy , è la storia più bella di Wattpad, non fate smettere di scrivere questa scrittrice nata. Grazie.
{Leggete anche le mie "Baell Shots", trovate tutto sul mio profilo}
Bacio, Sof🌙

Should Envy Us~TRILOGY |2|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora