La guardai confusa e stordita, non sapevo come conoscesse il mio nome, ma ero determinata a scoprirlo.
"Ciao Eleonora. Come sai il mio nome? Sono appena arrivata. È impossibile, visto che non ci siamo mai incontrate prima d'ora."
"Hai perfettamente ragione, ma ti stai dimenticando che sei in una scuola di spie. In più esistono i condotti dell'aria."
Non capii. Cosa centravano i condotti dell'aria adesso? Mi guardava con un sorrisetto furbo sulle labbra. Stava per scoppiare a ridere, probabilmente per la mia faccia confusa. Ma che centravano i condotti dell'aria? Si diramavano in varie direzioni, ma...
"Aspetta, non mi dire che ti sei infilata nei condotti dell'aria e hai raggiunto l'ufficio della preside!"
Lei scoppiò a ridere e mi disse:
"Esatto Lilla, vedo che sei abbastanza sveglia, anche se un po' lenta. Ma non preoccuparti, sei qui per imparare a ragionare il più velocemente possibile in ogni situazione in cui ti troverai. Adesso muoviti. Posa le valigia, sistema tutto e datti una ripulita. Ti farò conoscere i miei amici stasera a cena."
E andò verso la sua parte di stanza, abbellita da fotografie di paesaggi, persone e alcuni poster. Si girò verso di me e vedendo che ero ancora ferma sulla soglia, con un'espressione a metà fra la confusione e l'incredulità, mi disse:
"Che fai ferma là fuori? Su Lilla, entra. Non abbiamo molto tempo per fare tutto."
Alzai gli occhi al cielo e scossi la testa. Solo a me poteva capitare di finire in una scuola di spie e avere una compagna di stanza così. Presi la valigia, entrai e chiusi la porta.Eleonora mi stava mostrando il percorso per arrivare alla mensa e mi stava spiegando un po' come funzionava l'istituto in generale. Mi trascinava per un braccio con forza per farmi muovere più velocemente. Certo che questa ragazza è minuta, ma è veramente forte. Pensai. Infatti Eleonora era minuta, con lunghi capelli castano chiaro ricci, occhi verdi, contornati da lunghe ciglia nere, e il viso piccolo con una spruzzata di lentiggini sulle guance e sul naso, che le conferivano un'aria più sbarazzina.
"Ed eccoci arrivati. Questa è la mensa. Avrai tempo per osservarla quando ci saremo sedute e avrai conosciuto i miei amici. Adesso muoviti. Andiamo a vedere cosa c'è di buono."
E mi trascinò verso il fondo della sala, dove c'era il cibo. Lei prese del roast beff, accompagnato da purè e piselli. Dopo aver dato un'occhiata e aver scartato il pesce e le altre verdure, optai anche io per del roast beff con patate al forno e piselli. Aspettò che anche io prendessi il cibo, dopodiché ci avviamo verso un tavolo sulla parete destra in fondo. Eleonora salutò varie persone, finché non arrivammo al tavolo, dove mi presentò suoi amici:
"Lilla loro sono Mattia, Lucia, Valeria, Isabella e Luca. Ragazzi, lei è Camilla. Luca, cerca di non traumatizzarla immediatamente."
"Guarda che a quello ci hai pensato tu. Guarda la sua espressione. Secondo me sta pensando che tu sia pazza. Comunque, piacere Camilla, io sono Luca."
Disse il ragazzo moro sorridendomi. Era alto con i capelli scuri e ricci, occhi color caffè e labbra piene. Proprio un bel ragazzo, mi ispirava simpatia.
"Piacere Luca. Non preoccuparti, non mi ha ancora traumatizzata, o almeno non del tutto..." gli risposi sorridendogli.
"Visto, non l'ho ancora traumatizzata!" Rispose Eleonora orgogliosa.
"Già, ma ha detto anche non del tutto." Le rispose Luca. Avevo l'impressione che, a quei due, gli piacesse molto battibeccare.
"Okay ragazzi, adesso basta, non vogliamo renderle disastroso il suo primo giorno qui, vi pare? Comunque, io sono Mattia. Piacere di conoscerti Camilla."
Mi disse Mattia. Era alto quanto Luca, ma aveva i capelli corti e lisci castano chiaro e gli occhi castani. Anche lui era molto bello.
" Piacere mio Mattia. Non penso che questo giorno sia disastroso, o almeno non ancora."
"Spero che non scapperai a gambe levate, appena comprenderai il livello di pazzia e stupidità che c'è in questa scuola."
"Sta tranquillo, non ho la minima intenzione di scappare. Anche perché dubito che potrei. Insomma, siamo in una scuola di spie, mi riacciufferebbero subito."
"Molto probabile."
Mi disse scatenando una breve risata generale. Mi sedette tra Lucia e Isabella, mentre Valeria era a Lucia e Luca e Eleonora tra Isabella e Mattia.
"Ciao io sono Isabella, ma puoi chiamarmi come ti pare, basta che sia un soprannome decente. Ne ho abbastanza di soprannomi stupidi che mi affibiano questi ragazzi."
Disse rivolgendomi un sorriso allegro e uno sguardo fintamente arrabbiato a Luca e Mattia. Mi ispirava fiducia. Aveva i capelli corti color miele scuro, gli occhi color nocciola e le guance paffutelle.
"Io, invece, sono Valeria e lei è Lucia."
Mi disse la ragazza dai capelli corti castano scuro e gli occhi verde nocciola. Lucia mi salutò con un cenno della mano e mi accennò un sorriso. Sembrava molto timida. Era il mio opposto.Aveva lunghi capelli biondi, legati in una coda alta, occhi azzurro intenso e un viso dai tratti dolci e delicati. Io invece avevo i capelli lunghi e castani perennemente sciolti, gli occhi ,leggermente a mandorla, erano castano scurissimo, da sembrare quasi nero. Mi ispirava una grandissima tenerezza, perché mi ricordava come ero io fino a pochi anni fa. Passammo il pranzo a chiacchierare, ridere e scherzare. Mi sentivo a mio agio. Erano molto simpatici e Luca era un vero giocherellone. E poi lui ed Eleonora amavano litigare per finta. Cominciavo a credere che, alla fine, non sarebbe stato così male frequentare una scuola di spie.Spazio autrice
Ciao genteeee❤ lo so, sono un po in ritardo ma alla fine sono riuscita a postare! * me agita il pugno in alto in segno di vittoria* ...disagio
Comunque, come vi pare il capitolo? Come vi sembrano i nuovi amici? È noioso? Penoso? Non lo so, ditemi voi. Mi raccomando non siate timide e commentate :) accetto anche critiche, purché siano costruttive. Ciao genteee
Baci Kikka❤
Ps. Scusate eventuali errori
Pps. Probabilmente posterò meno spesso, perché domani si ricomincia la scuola e questo mi toglierà molto tempo, insieme ai vari impegni. Ma non vi preoccupate, mi dovrete sopportare ancora a lungo. Bye
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Spy
AvventuraCamilla è una ragazza semplice, che frequenta il liceo e ritiene di vivere in una famiglia assolutamente normale. Almeno finché in un assolato giorno d'estate la sua vita cambia e si ritrova catapultata in una realtà che non credeva le appartenesse:...